26 febbraio 2008

in attesa di San(d)remo ...gli Oscar



Parlare degli Oscar è proprio come parlare di Sanremo. Il rapporto qualità-premio assegnato è la stessa per la competizione canora italiana e quella cinematografica statunitense cioè nulla. Solo una naïveté provinciale può ancora dare importanza intrinseca ai premi Oscar, proprio come a quelli di Sanremo. In entrambi le competizioni dietro il voto di categoria ci sono le major (cinematografiche e discografiche); in entrambi gli eventi si parla di gossip, della qualità della conduzione, delle stecche dei cantanti (cantano anche agli Oscar e, di solito, molto meglio dei cantanti sanremesi) enormemente importanti come fenomeno di costume non lasceranno alcun segno nella storia della cultura. E siccome il cinema, come le canzonette sono cultura, non è in questi ambiti che la si può cercare.

Certo a volte gli Oscar, come Sanremo, ci azzeccano e premiano film (canzoni) meritevoli, ma sono proprio i criteri di scelta dei premi a differire da quelli della storia della cultura da cui andrebbero visti (per storia della cultura intendo per il cinema la capacità di cogliere in maniera adeguata e pertinente la complessità della realtà che il cinema ricostruisce, evoca, interpreta, ipotizza, ma mai coglie come un'istantanea fotografica).

Insomma ricordiamoci degli Oscar presi dal polpettone Ben-Hur e dalla canzone Let the River Run di Carly Simon per il film di Mike Nichols Una donna in carriera che vinse l'Oscar di categoria nel 1989 surclassando l'imbattibile Calling You cantata da Jevetta Steel (reinterpretata da allora da tutte le più grandi artiste americane e non mentre di Let the River Run di non si ricorda più nessuno...

Giudicate da voi quale tra le due canzoni è più degna di vincere un premio...





Non mi fraintendete non ho nulla da ridire su chi sta sveglio tutta la notte (qui in Italia, data la differenza del fuso orario) per vedersi gli Oscar (io lo faccio per Sanremo... razzolerei davvero male...) ma vi prego risparmiatemi le reprimende perchè ha vinto quel film piuttosto che quell'altro e che quel film offende l'importanza degli Oscar (sic!).

meditate gente meditate!

Tutti gli Oscar 2008

Ecco la lista dei vincitori dei premi Oscar, giunti alla 80/a edizione e che sono stati consegnati in nottata nel corso di una cerimonia svoltasi al Kodak Theatre di Hollywood.
- Miglior film: Non è un paese per vecchi, di Joel Coen ed Ethan Coen.
- Regia: Joel Coen, Ethan Coen (Non è un paese per vecchi).
- Attore: Daniel Day Lewis (Il petroliere).
- Attrice: Marion Cotillard (La vie en rose).
- Attore non protagonista: Javier Bardem (Non è un paese per vecchi).
- Attrice non protagonista: Tilda Swinton (Michael Clayton).
- Film straniero: Il falsario, di Stefan Ruzowitzky (Austria),
- Sceneggiatura originale: Diablo Cody (Juno).
- Sceneggiatura non originale (adattamento): Joel Coen ed Ethan Coen (Non è un paese per vecchi).
- Fotografia: Robert Elswit (Il petroliere)
- Montaggio: Christopher Rouse (The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo)
- Scenografia: Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo (Sweeney Todd).
- Costumi: Alexandra Byrne (Elizabeth: The Golden Age).
- Trucco: Didier Lavergne, Jan Archibald (La vie en rose).
- Effetti visivi: Michael Fink, Bill Westenhofer, Ben Morris, Trevor Wood (The Golden Compass).
- Sonoro (mixaggio): Scott Millan, David Parker, Kirk Francis (The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo).
- Sonoro (montaggio): Karen Baker Landers, Per Hallberg (The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo).
- Colonna sonora: Dario Marianelli (Espiazione).
- Canzone: Falling Slowly, di Glen Hansard e Marketa Irglova (Once).
- Film d’animazione: Ratatouille, di Brad Bird.
- Documentario: Taxi to the Dark Side, di Alex Gibney e Eva Orner.
- Documentario cortometraggio: Freeheld, di Cynthia Wade e Vanessa Roth.
- Cortometraggio: Le Mozart des pickpockets, di Philippe Pollet-Villard.
- Cortometraggio d’animazione: Peter and the Wolf, di Suzie Templeton e Hugh Welchman.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao
il 30 marzo 2008 a Milano verrà inaugurata una mostra permanente dedicata ai 50 anni di cariera di MINA,l'iniziativa non è a scopo di lucro ma l'ideatrice ha voluto così regalare ai fan un luogo di ritovo e di svago.

grazie per lo spazio concesso

per maggiori informazioni

http://blog.libero.it/mania

fabio

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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