22 gennaio 2008

Il cineclub Labirinto sfrattato

(grazie al blog False Percezioni per la foto)

Apprendo con ritardo che il 9 gennaio u.s. il Cineclub Il Labirinto, storica (tri) sala romana del Circuito Cinema è stato sfrattato per finita locazione nella sede di Via Pompeo Magno, 27 a Roma. Lo stabile, di proprietà dell'Ordine religioso dei Redentoristi, sarà adibito ad attività commerciali a più alta redditività nonostante si trovi sotto l'edificio di culto della Chiesa di San Gioacchino.

I dirigenti del Labirinto fanno sapere che l'Ente religioso si è dimostrato «completamente insensibile» alle loro ragioni («non potevamo sopportare un aumento del canone di locazione, arrivato alla cifra di 5.500 euro mensili») e commentano: «il quartiere Prati perde un'altra opportunità di cultura e di aggregazione sociale, contribuendo ad una pericolosa spirale inflazionistica dei valori immobiliari: chiudono i circoli culturali e cambiano le destinazioni d'uso da abitazione a servizi commerciali e finanziari. La città di Roma perde un importante punto di riferimento nel panorama culturale e associativo. Dal 1979 al 2007 sono stati almeno centomila i romani che si sono associati al Labirinto per conoscere i classici e le avanguardie del cinema internazionale, o per seguire le innumerevoli Rassegne e Festival organizzati dal Cine Club in collaborazione con Enti ed Istituzioni»(fonte: Il Messaggero)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Gesù trovò nel tempio
gente che vendeva buoi,
pecore e colombe, e
cambiavalute...
Fatta una sferza di
cordicelle, cacciò tutti
fuori... e disse: «Non
fate della casa del Padre
mio un luogo di
mercato».Gv (2,13-25)
...
Mi sembra che potrei aggiungere solo parole superflue.
Herm

Alessandro Paesano ha detto...

Guarda, io non ce l'ho coi padri Redentoristi. Per quel che mi riguarda sono liberi di disporre dei loro beni come meglio credono. Ci mancherebbe altro!
Trovo scandaloso che le istituzioni (Comune, Provincia, Regione, Stato) non intervengano per aiutare un cineclub in difficoltà.

Anonimo ha detto...

E' un vero schifo...

Anonimo ha detto...

No Ale, io ce l'ho proprio con loro. Non si può essere un "ente" morale/religioso e disporre di beni immobili, anche se separati da quelli per il culto, senza nessuna considerazione all'uso di tali immobili. E non mi venissero a dire che l'affitto più alto verrà utilizzato per altri scopi benefici...
"Non di solo pane vive l'uomo..."
Quanto alle istituzioni probabilmente risponderanno che è sufficiente spostare il cineclub in una sede meno cara magari in periferia ottenendo il vantaggio di portare lì la cultura...
Insomma uno schifo su tutti i fronti!!!
Herm

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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