Il 20 luglio 2000 il Parlamento italiano promulga la legge n° 211 aderendo così alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio giornata mondiale per commemorare le vittime del nazionalsocialismo e della Shoa erroneamente, detto
olocausto.
Ecco il testo della legge:
Legge 20 luglio 2000, n. 211
"Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000
Art. 1.
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2.
1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, mentre marciavano verso Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (Auschwitz in tedesco) scoprendo il campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti.
La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista (fonte Wikipedia)
Purtroppo i nazisti non si limitarono a uccidere gli ebrei ma uccisero anche:
omosessuali,
zingari (Rom e Sinti) (che ricordano lo sterminio col termine Porrjamos (fonte: blog di Franco Rotondi, che vale una visita, andatelo a leggere!)
testimoni di Geova,
malati di mente,
portatori di handicap,
tutte vittime dimenticate (e taciute) della stessa shoah che purtroppo non vengono minimamente menzionati dalla legge.
Invece di fare della (delle?) shoah il simbolo di tutte le persecuzioni dell'uomo sull'uomo dell'epoca moderna (sic!) si istituiscono altre giornate della memoria (come il "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe istituita con la legge 30 marzo 2004 n.92, e dell'esodo giuliano dalmata) diminuendo sempre di più lo spazio per ulteriori giornate della memoria e suddividendo sempre di più l'orrore subito dall'uomo per mano dell'uomo in tanti piccoli mali invece di denunciarne l'origine comune, il sopruso, la presunzione, il delirio.
Allora, invece di commemorare le vittime della shoah preferisco ricordare altre vittime, anche quelle taciute, dimenticate, non commemorate, come le ricorda Ken Loach nel suo bellissimo cortometraggio contentuo nel film collettaneo
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