30 ottobre 2007

Orientamento sessuale?



Costretto a tornare ancora a parlare di ...froceria per il recente dépliant\manifesto del comune di Firenze (che non smette mai di stupirci) devo togliermi qualche sassolino dalla scarpa e dire la mia.

Intanto, una volta tanto, vorrei dire che sono stufo di vedere associati trans e omosessuali.
I trans non sono gay (o lesbiche). Sono etero nel corpo sbagliato.
Sono uomini (donne) che si sentono donne (uomini) e in quanto (suddette) donne (uomini) sono attratte dal sesso opposto.

Se vengono accomunati ai gay e alle lesbiche è perché ancora oggi c'è chi (come Alessandra Mussolini ma il transgederismo è di moda anche nella comunità gay e lesbica) sussume l'omosessualità a un terzo sesso.
Come al solito si usa male la lingua italiana e la logica.
Ci si dimentica che una lesbica è una donna (e non qualcosa di diverso) che, in quanto donna, ama le donne.
Così come il gay è un uomo che, in quanto uomo, si sente attratto da un uomo. Nessun gay si sognerebbe di voler essere donna per fare l'amore con un uomo, fa l'amore con un uomo col suo corpo da uomo, proprio come le lesbiche non si sognano di avere un corpo maschile per andare a letto con le donne.
Quindi i sessi rimangono due, sono le possibilità di accoppiamento che aumentano.

D'altronde a che serve aumentare il numero dei sessi se non a scippare l'omosessualità agli uomini e alle donne (a tutti gli uomini e a tutte le donne anche quelli\e etero...) e relegarla solamente agli omosessuali?

L'omosessualità è percepita come una minoranza e questo la rende di per sé "diversa"; ma che, a partire da questa diversità, ci si debba interrogare circa le sue "origini" è un indebito corto circuito linguistico.

Il termine omosessualità cambia da cultura a cultura, da società a società, da epoca a epoca (non fatemi fare l'esempio dei soliti greci...). Di quale origine andiamo a parlare se il concetto stesso cambia nel tempo (e il concetto di "omosessualità" così come lo si intende oggi, cioè di attrazione prevalente ed esclusiva per persone dello stesso sesso, vale a dire o sei etero o sei omosex tertium non datur è del 1800...) ?
Ma pensiamo ad un altro gusto minoritario. Per esempio il vegetarianesimo. Ha senso per voi parlare di una origine del vegetarianesimo?
No, sono scelte che uno fa.
Certo quando ti scopri gay o lesbica non lo scegli ti accorgi che ti piacciono persone del tuo stesso seso.
Ma io credo che a un vero vegetariano la carne non piaccia...
non è che dice mi piacerebbe la mangerei ma non posso perché è male...
No, i vegetariani dicono la carne non mi piace, non la voglio mangiare, preferiscono mangiare altro. Ecco, appunto, gli e le omosessuali preferiscono altro, ma rimangono nell'alveo del genere umano.
Quando si parla di fattori genetici e di fattori ambientali sembra che quelli ambientali siano una sorta di ideologia che, insomma, le influenze dell'ambiente si possono scegliere come si sceglie di essere comunisti o fascisti. (a proposito fascisti si nasce o si diventa?). Invece le determinazioni ambientali sono determinanti e assolutamente inevitabili proprio come quelle (presunte) genetiche.
Quindi ai fini del discorso del volantino, sdoganare l'omosessualità, combattere l'omofobia, dire che omosex si nasce o ci si diventa non cambia di molto lo scopo...

a meno che...
a meno che, non si voglia sottrarre alle lesbiche e ai gay il libero arbitrio e dire che (poverini...) non è colpa loro se sono così... Mica lo scelgono... perché quale pazzo sceglierebbe l'omosessualità.
Se fossimo liberi di scegliere sceglieremmo tutti l'eterosessualità...

E' come con i down... Se qualche genitore scopre che il figlio vi è affetto abortisce (e Watson giustifica le madri che abortiscono se il figlio è gay... solo che voglio vedere come diagnistichi l'omosessualità in un feto...). I down sono tanto carini, intelligenti, non sporcano, sembrano proprio umani.
E li si accetta nonostante la loro diversità, non è colpa loro dopo tutto se sono nati così.

Bel discorso nazista, fascista, qualunquista, schiavista.

I down sono belli proprio perché down non sono una versione difettosa del modello standard sono un altra versione con la stessa dignità umana dell'altra.
Lo stesso vale per i gay e le lesbiche.
Non sono versioni difettose dell'uomo etero.
Non sono un'altra versioni sono la stessa versione perché l'omosessualità e l'eterosessualità convivono in tutti noi, è solo una questione di percentuale (come hanno detto Kinsey negli anni 40...). Sono rari i gay e gli etero puri... e in fasi diverse della nostra vita possiamo variare la nostra attrazione, il nostro gusto, quel che ci piace.

Cosa è ce non mi piace del volantino del comune di Firenze?
Che invece di riconoscere nell'omofobia la stessa radice che riguarda il razzismo, il maschilismo, si crea un'avversione ad hoc l'omofobia e la si esacra perché va a colpire un genere, una condizione oggettivamente determinata (dai geni o dall'ambiente poco importa). Omosessuali si nasce e quindi come i malati di polio si hanno dei diritti particolari (perché poi è lì che i gay che accettano questo discorso per avere dei diritti ad hoc solo per loro... invece di chiedere più diritti per tutti...).

Invece di dire che bello a quell'uomo piacciono gli uomini si dice "su, e dai, poverino non è colpa sua se gli piacciono gli uomini".
E' come vogliono i cattolici che i gay vivano, in castità e sublimando l'amore che non deve essere mai sessuato.
E' come mostrano i personaggi gay i film di oggi, sfigati, morenti, o solitari che al limite posso avere sesso promiscuo ma amore corrisposto mai.

Chi può in coscienza sostenere che per contrastare queste posizioni il riconoscimento dell'origine (sic!) dell'omosessualità sia un metodo efficace o è un deficiente (nel solito senso letterale) o una persona in malafede.

Invece di rimanere indifferenti nei confronti dell'omosessualità così come lo si è nei confronti dell'eterosessualità (a proposito perché non ci si chiede se etero "si nasce?") si continua a meravigliarci, a determinare cause (e se ci sono cause qualcuno cercherà una cura...) confermando la norma e negando all'eccezione pari dignità facendo i magnanimi concedendo il beneficio del dubbio.

Ecco perché cari Biagi e Gaber c'è ancora bisogno dell'orgoglio gay, perchè gay non si nasce, nè si diventa, ma, semplicemente, si è.
Perché anche se esistesse una cura per l'omosessualità nessun gay e nessuna lesbica che sono degni di questi aggettivi vorrebbero farsi curare ma resterebbero esattamente quel che sono, persone felici (nonostante la società cerchi tanto di renderli altro...).

Nessun commento:

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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