Testualmente:
Una donna bellissima, amata e odiata. Chi la definiva attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriere per un ideale di militanza politica totalizzante e chi invece la vedeva come la pasionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione; finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione.
Quello stupro fu uno stupro punitivo come ricorda Marginalia sul suo blog:
i mandanti del sequestro e dello stupro furono alcuni ufficiali dei carabinieri della Divisione Pastrengo di Milano e che a compierlo furono cinque esponenti di estrema destra.
Ma nel servizio del tg2 si omette la natura politica e punitiva dello sturo. Così come il colore politico dei mandanti e degli esecutori.
C'è di più. Nel servizio di Carulli si dice
Chi la definiva attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriere per un ideale di militanza politica totalizzante e chi invece la vedeva come la pasionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione; finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata.Finché.
Essendo una donna che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione beh da quest'attenzione ricercata è arrivato anche lo stupro.
Siamo alle solite.
Lo stupro in qualche modo è cercato, è provocato, come fosse una opzione lecita, una possibilità giustificabile.
Sarò ingenuo ma mi chiedo come sia umanamente possibile che una donna, CAROLA CARULLI ricordate il suo nome, si presti a un gioco politico così criminale, maschilista, misogino e disumano.
Mi piacerebbe che non lavorasse più in Rai e che le fosse impedito di fare la giornalista visto che è totalmente incapace di farlo.
Dopo la marea di proteste, nella edizione delle 20.30 si è ricordata la matrice fascista dello stupro ma si è anche ribadita la bellezza e poi il giornalista conduttore ha chiesto scusa per il servizio di Carulli dicendo che il servizio era stato frainteso:
Nel Tg2 delle 13 del 29 maggio, un passaggio del servizio sulla morte di Franca Rame è stato interpretato da alcuni in modo lontanissimo dalle nostre intenzioni, un modo che offenderebbe la dignità di tutte le donne, ma anche dello stesso Tg2. In ogni caso ci scusiamo con tutti coloro che hanno letto in quelle parole un'offesa a Franca Rame. Verso di lei l'intera redazione del Tg2 prova profonda stima, riconoscenza e affetto
Le scuse, un po' a mezza bocca, ci sono state ma non hanno certo dato soddisfazione a quanti e quante hanno notate l'allusione maschista e fascista come Ivana Bonfilgio che su Faccialibro ha creato una pagina di protesta.
Il direttore del tg2 Marcello Masi è intervenuto soffiando sul fuoco con un'affermazione infelice
Mi rammarico per il fatto che qualcuno possa solo immaginare che ci sia qualsiasi giustificazione a ogni forma di violenza nei confronti delle donne e in particolare di Franca Rame, che ha segnato la mia crescita umana. Mi vergogno per quelli che pensano una cosa del genere.che invece di dare soddisfazione hanno fato ulteriormente indignare il sito
zeroviolenzadonne che già aveva scritto una lettera di potrtesta induecndolo inviare una seconda lettera a Masi come riporta oggi Repubblica.
Tra le altre proteste, non ultima un intervento di Roberto Fico, deputato M5S, alla camera.
Fossimo in un paese civile Carulli sarebbe almeno stata sospesa e Masi destituito. Ma siamo in Italia paese fascista che mai cambierà e ci becchiamo quella e questo.
Che razza di persone vivono in questo paese...