4 settembre 2009

Notizie ritornate

Esattamente il 20 giugno di due anni fa iniziava il processo agli agenti di polizia Enzo Pontani, Monica Segatto, Paolo Forlani e Luca Pollastri, imputati per la morte di Federico Aldrovandi.


















Federico prima e dopo avere incontrato gli agenti di polizia

Ebbene lo scorso 6 Luglio sono stati condannati.
La sentenza ha accolto le richieste dell'accusa (3 anni 8 mesi), condannando tutti e quattro i membri della pattuglia e riconoscendo che Federico non è morto perché "drogato", ma perché è stato colpito su tutto il corpo con mani, piedi e manganelli. Federico è morto perché è stato ammanettato in una posizione che lo ha soffocato, e perché alle sue grida di aiuto i quattro poliziotti non hanno palesato un briciolo di umana pietà, continuando invece a colpirlo fino a provocarne il soffocamento1.

Bene, penserete.
Invece no.
Purtroppo nonostante la condanna i 4 assassini (è ufficiale) sono ancora a piede libero. Come ci informano i genitori di Federico dal loro blog:
Noi abbiamo esultato alla sentenza di condanna per chi ha causato la morte di Federico. In quel momento pensavo che i carabinieri presenti in aula li avrebbero ammanettati e trasportati direttamente in carcere a scontare i loro 3 anni e mezzo. Invece no.

Poi ho pensato che li avrebbero immediatamente sospesi dal lavoro. Sono condannati per omicidio quindi sono persone socialmente pericolose, non si può rischiare la “reiterazione del reato”. Invece no.

I 4 condannati dormono sonni tranquilli. Lavorano e sono pagati dallo Stato, solo spostati di sede. Vorrei la che loro destinazione fosse pubblica, e in quelle città circolasse la loro foto. Giusto per precauzione. Invece no.

Tutte queste tutele non esistono per i delinquenti comuni. L’anziano che ruba la scatola di biscotti viene trasferito direttamente al carcere in attesa di giudizio. Poi viene condannato per direttissima a 3 anni di reclusione. E’ nella cronaca del mese scorso.

Non c’è proporzione. Non è giusto.




1 fonti: Carmilla

teatrodellacooperativa

Le foto sono tratte dai siti: www.indicius.it, Carmilla Online e Giavie's Blog.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Temo che per disquisire sulla differenza tra "giusto" e "legale", in particolare poi con riferimenti pratici alle leggi di uno specifico Paese ed ancora più in particolare dell'Italia, occorrano hanni e competenze enciclopediche in materia di giurisprudenza e filosofia...
:-(((
Herm

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Etichette

altri blog (41) arte (32) astronomia (1) bollettino ufficiale sullo stato del mio umore (58) capitalismo (1) celentano (1) chez moi (1) chez Tam (3) chez Tam (sans Tam) (1) chiesa (4) cinema (138) classismo (1) co (1) comunicazioni di servizio (26) controinformazione (7) cultura (76) diario (92) dieta (3) diritti (1) dischi di Mina (1) ecologia (30) elezioni (6) eventi (78) femminile dei nomi (1) femminismo (1) festival del film di roma 2009 (3) festival di cinema (1) festival internazionale del fil di Roma 2010 (4) festival internazionale del film di Roma 2009 (9) Festival internazionale del film di Roma 2011 (10) festival internazionale del film di Roma 2012 (2) festival internazionale del film di Roma 2013 (1) Fiction Fest 2009 (2) Fiction Fest 2010 (2) Fiction Fest 2011 (1) Fiction Fest 2012 (1) Ficton Fest 2012 (2) fiilm (2) film (1) foto (5) giornalismo (1) informazione (135) internet (1) kate bush (1) La tigre di Cremona (1) letture (4) libri (12) lingua (1) maschilismo (18) mina (2) Mina Cassiopea (1) mina da 1 a 50 (97) Mina Fan club (1) Mina Mazzini (1) Mina Orione (1) misoginia (5) musica (246) neofascismo (56) netiquette (6) omofobia (6) parigi chez moi (1) patriarcato (2) politica (318) politiche del corpo (202) pregiudizi (1) pubblicità (29) radio (3) razzismo (3) referendum 2011 (1) ricordi (21) ricorrenze (54) sanremo (3) sanremo 2010 (2) scienza (60) scuola (43) sessismo (60) sessismo nella lingua italiana (1) Sony (1) spot (3) star trek (1) storia (126) teatro (36) tecnologia (7) traduzioni (1) transfobia (1) tv (82) video (183) Warner (1) X-factor (1) X-factor 5 (2)