Dal nuovo disco di Alfredo Golino storico chitarrista della signora Mazzini e di tante altre una perla dove Mina si fa sentire e non si fa sentire, parla con la sua voce roca da 74enne (eh già!) e poi armonizza coretti (è solo un diminutivo) che nemmeno quelli del vocoder.
E capisci che a 49 anni è iniziata la terza fase della tua vita quella che ti porterà verso una possibilmente il più lontano possibile serena morte.
Allora ricominciamo a esserci anche nelle pagine di questo blog deserto e disertato.
Se è un calvario possiamo esserci anche noi.
Come? Volete sentire il pezzo?
Eccolo, magia della rete!
12 novembre 2014
17 luglio 2014
Perfetta triangolazione
Esci dal negozio mentre io entro.
Sei giovanissimo
la t-shirt attillata
il pantaloncino audace
che ti fascia pacco e sedere.
Mi son fermato per farti passare
non ti accorgi nemmeno
che ti guardo con desiderio.
Hai occhi solo per una giovane donna abbronzata
che ti è appena passata accanto.
Non si è accorta nemmeno
che la guardavi con desiderio.
Triangolazione perfetta
mossi dal desiderio
io per te
tu per lei
fratelli d'amore
o di foja.
Poi son già dentro il bar
e tu sei già fuori
dal mio campo visivo.
Sei giovanissimo
la t-shirt attillata
il pantaloncino audace
che ti fascia pacco e sedere.
Mi son fermato per farti passare
non ti accorgi nemmeno
che ti guardo con desiderio.
Hai occhi solo per una giovane donna abbronzata
che ti è appena passata accanto.
Non si è accorta nemmeno
che la guardavi con desiderio.
Triangolazione perfetta
mossi dal desiderio
io per te
tu per lei
fratelli d'amore
o di foja.
Poi son già dentro il bar
e tu sei già fuori
dal mio campo visivo.
3 giugno 2014
25 aprile 2014
25 Aprile 1945
La Resistenza e la sua luce
Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l' Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.
Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.
Nella soffitta del casolare mia madre
guardava sempre perdutamente quei monti,
già conscia del destino: ed era pura luce.
Coi pochi contadini intorno
vivevo una gloriosa vita di perseguitato
dagli atroci editti: ed era pura luce.
Venne il giorno della morte
e della libertà, il mondo martoriato
si riconobbe nuovo nella luce......
Quella luce era speranza di giustizia:
non sapevo quale: la Giustizia.
La luce è sempre uguale ad altra luce.
Poi variò: da luce diventò incerta alba,
un'alba che cresceva, si allargava
sopra i campi friulani, sulle rogge.
Illuminava i braccianti che lottavano.
Così l'alba nascente fu una luce
fuori dall'eternità dello stile....
Nella storia la giustizia fu coscienza
d'una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l' Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.
Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.
Nella soffitta del casolare mia madre
guardava sempre perdutamente quei monti,
già conscia del destino: ed era pura luce.
Coi pochi contadini intorno
vivevo una gloriosa vita di perseguitato
dagli atroci editti: ed era pura luce.
Venne il giorno della morte
e della libertà, il mondo martoriato
si riconobbe nuovo nella luce......
Quella luce era speranza di giustizia:
non sapevo quale: la Giustizia.
La luce è sempre uguale ad altra luce.
Poi variò: da luce diventò incerta alba,
un'alba che cresceva, si allargava
sopra i campi friulani, sulle rogge.
Illuminava i braccianti che lottavano.
Così l'alba nascente fu una luce
fuori dall'eternità dello stile....
Nella storia la giustizia fu coscienza
d'una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce
Pier Paolo Pasolini
Tutte le poesie vol. I, Garzanti, Milano 1993.
11 aprile 2014
Le parole per dirlo. Quando per la stampa continui ad essere illegittimo anche se la legge non lo consente più. Sul presunto assassino di Yara Gambirasio.
Si legge oggi sui giornali e sulla rete chel'assassino di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa il 26 novembre 2010
il cui cadavere fu ritrovato solo tre mesi dopo il 26 febbraio 2011, potrebbe essere il figlio di Giuseppe Guerinoni, morto nel 1999. A Guerinoni si è arrivati nel corso delle indagini partendo dall'unica traccia dell'assassino ana macchia di sangue trovata sugli slip di Yara.
Durante le indagini gli investigatori indagano su un uomo la madre del quale aveva lavorato a casa Gambirasio come domestica. Il test del dna sul sospettato dà un risultato non coincidente, ma solo compatibile. L'assasiono è un parente dell'uomo. Si scopre così che il padre, deceduto, è originario di Gorno. Il padre aveva 12 fratelli. Si ariva così a Giuseppe Guerinoni (morto nel 1999), il cui riscontro del dna è quasi coincidente. L'uomo vine e ora considerato ufficialmente il padre biologico dell'assassino di Yara Gambirasio. Questo figlio rimane ancora anonimo e quindi non è un figlio legalemnte riconosciuto. Un figlio segreto, nato fuori dal matrimonio (se mai Guerinoni si è sposato, non lo so e non mi interessa).
Una volta la prole nata fuori dal matrimonio venivano idicati come figli illegittimi (figlie illegittime) con un termine discriminatorio (quella mancanza di legittimità) di cui certo loro non hanno responsabilità.
La distinzione oltre che morale era anche legale visto che la prole naturale, con un termine meno giudicante di illegittima, non avevano gli stessi diritti della prole legittima quella nata nel matrimonio.
La Legge n. 210 del 10 dicembre 2012, pubblicata in Gazzetta Ufficiale 17 dicembre 2012, n. 293.
ha cancellato qualunque distinzione legale ricosncoendo lo stesso status legale ai figli legittimi come a quelli naturali e a queli adottivi. Il legame di sangue e la natura del legame dei genitori non influenzano più lo status legale della prole.
Eppure molti giornali di oggi, gr1 compreso, che mi ha dato, appena sveglio, la pulce nel'orecchio, sottolineano il fatto che l'assassino sia il figlio illegittimo (usando un termine desueto sostituito da figlio naturale) di Guerinoni.
Così uno, una, legge o sente che l'assassino è un figlio illeggittimo e automaticamente si convince che questo assassino di una tredicenne è un poco di buono anche perchè era un figlio illeggittimo, usando un termine che non ha più ragione di essere visto che la distinzione è legalmente decaduta da quasi un anno e mezzo e che la specifica non serve certo a spiegare che il figlio, non essendo stato legalmente riconosciuto, è persona ignota.
Non tutti i giornali usano questo aggettivo nel titolo.
Non lo fanno
il fatto quotidiano
La Repubblica (edizione di Milano)
Corriere della sera edizione di Bergamo
Usano l'agettivo illeggittimo
Il giornale (nel sottotiolo)
la home page di Repubblica
il GR1
il web (Today), e le agenzie stampa (TM news)
Ed ecco come la stampa ci nutre a pregiudizi senza nemmeno che ce ne rendiamo conto.
Durante le indagini gli investigatori indagano su un uomo la madre del quale aveva lavorato a casa Gambirasio come domestica. Il test del dna sul sospettato dà un risultato non coincidente, ma solo compatibile. L'assasiono è un parente dell'uomo. Si scopre così che il padre, deceduto, è originario di Gorno. Il padre aveva 12 fratelli. Si ariva così a Giuseppe Guerinoni (morto nel 1999), il cui riscontro del dna è quasi coincidente. L'uomo vine e ora considerato ufficialmente il padre biologico dell'assassino di Yara Gambirasio. Questo figlio rimane ancora anonimo e quindi non è un figlio legalemnte riconosciuto. Un figlio segreto, nato fuori dal matrimonio (se mai Guerinoni si è sposato, non lo so e non mi interessa).
Una volta la prole nata fuori dal matrimonio venivano idicati come figli illegittimi (figlie illegittime) con un termine discriminatorio (quella mancanza di legittimità) di cui certo loro non hanno responsabilità.
La distinzione oltre che morale era anche legale visto che la prole naturale, con un termine meno giudicante di illegittima, non avevano gli stessi diritti della prole legittima quella nata nel matrimonio.
La Legge n. 210 del 10 dicembre 2012, pubblicata in Gazzetta Ufficiale 17 dicembre 2012, n. 293.
ha cancellato qualunque distinzione legale ricosncoendo lo stesso status legale ai figli legittimi come a quelli naturali e a queli adottivi. Il legame di sangue e la natura del legame dei genitori non influenzano più lo status legale della prole.
Eppure molti giornali di oggi, gr1 compreso, che mi ha dato, appena sveglio, la pulce nel'orecchio, sottolineano il fatto che l'assassino sia il figlio illegittimo (usando un termine desueto sostituito da figlio naturale) di Guerinoni.
Così uno, una, legge o sente che l'assassino è un figlio illeggittimo e automaticamente si convince che questo assassino di una tredicenne è un poco di buono anche perchè era un figlio illeggittimo, usando un termine che non ha più ragione di essere visto che la distinzione è legalmente decaduta da quasi un anno e mezzo e che la specifica non serve certo a spiegare che il figlio, non essendo stato legalmente riconosciuto, è persona ignota.
Non tutti i giornali usano questo aggettivo nel titolo.
Non lo fanno
il fatto quotidiano
La Repubblica (edizione di Milano)
Corriere della sera edizione di Bergamo
Usano l'agettivo illeggittimo
Il giornale (nel sottotiolo)
la home page di Repubblica
il GR1
il web (Today), e le agenzie stampa (TM news)
Ed ecco come la stampa ci nutre a pregiudizi senza nemmeno che ce ne rendiamo conto.
5 aprile 2014
Gli animali che mangiamo.
Da qualche giorno le stazioni della metro di Roma (e non solo) sono tappezzate da questi manifesti.
Non sono un vegetariano e non credo nel vegetarianesmo come rinuncia totale alla carne e agli altri derivati animali anche se rispetto chi fa questa scelta.
Credo nel rispetto di ogni froma di vita e là dove non si può non recare danno o dolore credo all'obbligo di dargliene meno possibile.
Un conto è boicottare il consumo delle uova perchè povere le galline cui vengono sottratti i figli, un conto è boicottare le uova che provengono da allevamenti industriali dove le galline sono tenute in stie ccosì piccole che non possono nemmeno dispiegare le ali.
Credo che confondere questi due livelli, il vegetarianesimo duro e puro e la denincia della crudeltà inutile (ciè facilmente evitabile) contro gli animali sia controproducente e ambiguo.
Controproducnte perchè imponendo quella che è a tutti gli effetti una forma di ascetismo si finisce col sostituire con un motivo idealistico il motivo vero per cui, per esempio, non si devono allevare galline nelle stie di cui sopra.
Ambiguo perchè per sostenere la scelta ascetica e idealistica si forniscono prove e dati privi di alcun fondamento scientifico e che sminuiscono questa scelta etica (non quella scetica) alla sua base.
Un po' come se chi crede in dio mi portasse una prova scientifica della sua esistenza in base alla quale devo credere.
Se io non voglio nutrirmi di carne dianimali perchè rispetto ogni forma di vita lo faccio anche se la carne fa bene. Se fa male non lo faccio per altruismo ma per egoismo.
Se poi leggo su faccialibro di tante persone vegetariane o vegane le loro di chiarazioni di odio omicida per gli esseri umani che usano gli animali nel circo... non è che queste persone si comportano davvero in amniera non violenta.
Tornando a questa pubblicità progresso la trovo grottesca per l'etnocentrismo ingenuo e fuori tempo massimo che la caratterizza.
Intanto quell'equazione animale carne di animale.
Noi non mangiamo l'agnello (cioè con tutto il vello e le interiora) ma solo la sua carne dopo essere stata tratta in un certo modo.
E comunqune la carne di cane la si mangia in molti posti del mondo e il fatto che le perosne che la mangiano vengano considerate più incivili o crudeli perchè da noi il cane è un animale da compagnia la dice lunga sul razzismo e la xenofobia con cui si approccia la questione.
La carne di gatto la si mangia anche in italia, e non solo durante la guerra, anche se in Europa ci sono leggi di tutela per gli animali d'affezione.
Per cui di che diavolo parlano questi?
Fanno parte della nuova campagna dell'OIPA che difende gli animali da tutta una serie di absui ed usi umani.
Nel sito dell'OIPA si legge
Nel sito dell'OIPA si legge
Si parla tanto di antropocentrismo ma l'antropomorfizzazione degli animali mi pare l'altra faccia della stessa medaglia.Ogni anno in Italia sono circa 4 milioni gli agnelli uccisi, cuccioli di circa due mesi di vita, separati forzatamente dalle loro madri, maltrattati, marchiati e trasportati verso una fine crudele e violenta. Circa 800.000 muoiono esclusivamente nel periodo di Pasqua.Ma perché il cane corre nei prati con il suo compagno umano, il gatto sonnecchia sul divano e risponde alle carezze con le fusa, mentre l’agnello piange perché è stato strappato dalla mamma e si trova appeso a testa in giù e sgozzato?
Non sono un vegetariano e non credo nel vegetarianesmo come rinuncia totale alla carne e agli altri derivati animali anche se rispetto chi fa questa scelta.
Credo nel rispetto di ogni froma di vita e là dove non si può non recare danno o dolore credo all'obbligo di dargliene meno possibile.
Un conto è boicottare il consumo delle uova perchè povere le galline cui vengono sottratti i figli, un conto è boicottare le uova che provengono da allevamenti industriali dove le galline sono tenute in stie ccosì piccole che non possono nemmeno dispiegare le ali.
Credo che confondere questi due livelli, il vegetarianesimo duro e puro e la denincia della crudeltà inutile (ciè facilmente evitabile) contro gli animali sia controproducente e ambiguo.
Controproducnte perchè imponendo quella che è a tutti gli effetti una forma di ascetismo si finisce col sostituire con un motivo idealistico il motivo vero per cui, per esempio, non si devono allevare galline nelle stie di cui sopra.
Ambiguo perchè per sostenere la scelta ascetica e idealistica si forniscono prove e dati privi di alcun fondamento scientifico e che sminuiscono questa scelta etica (non quella scetica) alla sua base.
Un po' come se chi crede in dio mi portasse una prova scientifica della sua esistenza in base alla quale devo credere.
Se io non voglio nutrirmi di carne dianimali perchè rispetto ogni forma di vita lo faccio anche se la carne fa bene. Se fa male non lo faccio per altruismo ma per egoismo.
Se poi leggo su faccialibro di tante persone vegetariane o vegane le loro di chiarazioni di odio omicida per gli esseri umani che usano gli animali nel circo... non è che queste persone si comportano davvero in amniera non violenta.
Tornando a questa pubblicità progresso la trovo grottesca per l'etnocentrismo ingenuo e fuori tempo massimo che la caratterizza.
Intanto quell'equazione animale carne di animale.
Noi non mangiamo l'agnello (cioè con tutto il vello e le interiora) ma solo la sua carne dopo essere stata tratta in un certo modo.
E comunqune la carne di cane la si mangia in molti posti del mondo e il fatto che le perosne che la mangiano vengano considerate più incivili o crudeli perchè da noi il cane è un animale da compagnia la dice lunga sul razzismo e la xenofobia con cui si approccia la questione.
La carne di gatto la si mangia anche in italia, e non solo durante la guerra, anche se in Europa ci sono leggi di tutela per gli animali d'affezione.
Per cui di che diavolo parlano questi?
31 marzo 2014
L'appello fondamentale di Libertà e giustizia contro la cancellazione del bicameralismo perfetto.
Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra
Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato
dalla sentenza della Corte costituzionale n.1 del 2014, per creare un
sistema autoritario che dà al Presidente del Consiglio poteri padronali.
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.
Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.
Primi firmatari:
Nadia Urbinati
Gustavo Zagrebelsky
Sandra Bonsanti
Stefano Rodotà
Lorenza Carlassare
Alessandro Pace
Roberta De Monticelli
Salvatore Settis
Rosetta Loy
Corrado Stajano
Giovanna Borgese
Alberto Vannucci
Elisabetta Rubini
Gaetano Azzariti
Costanza Firrao
Alessandro Bruni
Simona Peverelli
Sergio Materia
Nando dalla Chiesa
Adriano Prosperi
Fabio Evangelisti
Barbara Spinelli
Paul Ginsborg
Maurizio Landini
Marco Revelli
per leggere l'appello sul sito di Libertà e giustizia cliccate qui
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.
Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.
Primi firmatari:
Nadia Urbinati
Gustavo Zagrebelsky
Sandra Bonsanti
Stefano Rodotà
Lorenza Carlassare
Alessandro Pace
Roberta De Monticelli
Salvatore Settis
Rosetta Loy
Corrado Stajano
Giovanna Borgese
Alberto Vannucci
Elisabetta Rubini
Gaetano Azzariti
Costanza Firrao
Alessandro Bruni
Simona Peverelli
Sergio Materia
Nando dalla Chiesa
Adriano Prosperi
Fabio Evangelisti
Barbara Spinelli
Paul Ginsborg
Maurizio Landini
Marco Revelli
per leggere l'appello sul sito di Libertà e giustizia cliccate qui
19 marzo 2014
Il maschilismo va sempre rifiutato. Sulle discutibili affermazioni di Vladimr Luxuria in riferimento alle indagini per sfruttamento della prostituzione minorile a carico del marito di Alessandra Mussolini.
Il maschilismo io lo rispedisco sempre al mittente, anche se viene da un'amica come Vladimir.
Le sue dichiarazioni riportate da RaiNews se risultassero vere sarebbero inutilmente e inopportunamente paternaliste e maschiliste.
Vladimir ha ragione nel dire che
Su quale famiglia deve riflettere Mussolini?
Sulla sua?
O sulla familgia etero in generale?
Di cosa rimprovera Vladimir Alessandra Mussolini?
Di essere stata incauta come moglie?
Oppure che visto che esiste una famiglia con uno sfruttatore della prostituzione minorile non si può portare la famiglia etero come esempio?
Siccome non è la prima volta che un uomo sposato con una donna paga per fare sesso con una minorenne - un nome a caso, Berlusconi - mi chiedo perchè questa considerazione non sia già stata sollevata ad Alessandra Mussolini illo tempore.
Perchè non si è ricordato a Mussolini quando ha difeso Berlusconi dalla sentenza della Cassazione che Berlsuconi andava con le minorenni e le pagava?
Quelli mi sembrano segni effettivi di incoerenza politica.
Sfruttare invece una vicenda personale, dalla quale la politica Mussolini esce indenne perchè non solo Mussolini non ha insabbiato né ha difeso il marito ma è proprio grazie alla legge che ha contributo a ratificare anche lei che il marito verrà condannato, se riconosciuto colpevole, significa solo approfittarsi di una vicenda privata per umiliare non tanto l'avversaria politica quanto la donna.
Ricordo a Vladimir che le discriminazioni per identità di genere riguardano tutte le donne non solo quelle trans o transgender.
E che il marito di Mussolini non è accusato del reato di pedofilia.
Chi non sa resistere a queste becere e facili tentazioni non mi sembra umanamente tanto migliore di Mussolini.
Sopratutto quando si arriva a sminuire con malcelato cinismo il portato esistenziale di un fatto come questo e a leggerne esclusivamente i vantaggi politici (sempre se quanto riporta Rai News sia vero):
Io continuo a credere che alla donna bisogna portare rispetto anche se si chiama Alessandra Mussolini.
Le sue dichiarazioni riportate da RaiNews se risultassero vere sarebbero inutilmente e inopportunamente paternaliste e maschiliste.
Vladimir ha ragione nel dire che
La Mussolini (...) ha sempre sputato insulti contro le famiglie dello stesso sesso, confondendo tra omosessualità e pedofilia.Però la frase successiva riportata dal sito della Rai
Con quello che è successo al marito adesso faccia una bella riflessione sulla famiglia.Non ha ragione di essere.
Su quale famiglia deve riflettere Mussolini?
Sulla sua?
O sulla familgia etero in generale?
Di cosa rimprovera Vladimir Alessandra Mussolini?
Di essere stata incauta come moglie?
Oppure che visto che esiste una famiglia con uno sfruttatore della prostituzione minorile non si può portare la famiglia etero come esempio?
Siccome non è la prima volta che un uomo sposato con una donna paga per fare sesso con una minorenne - un nome a caso, Berlusconi - mi chiedo perchè questa considerazione non sia già stata sollevata ad Alessandra Mussolini illo tempore.
Perchè non si è ricordato a Mussolini quando ha difeso Berlusconi dalla sentenza della Cassazione che Berlsuconi andava con le minorenni e le pagava?
Quelli mi sembrano segni effettivi di incoerenza politica.
Sfruttare invece una vicenda personale, dalla quale la politica Mussolini esce indenne perchè non solo Mussolini non ha insabbiato né ha difeso il marito ma è proprio grazie alla legge che ha contributo a ratificare anche lei che il marito verrà condannato, se riconosciuto colpevole, significa solo approfittarsi di una vicenda privata per umiliare non tanto l'avversaria politica quanto la donna.
Ricordo a Vladimir che le discriminazioni per identità di genere riguardano tutte le donne non solo quelle trans o transgender.
E che il marito di Mussolini non è accusato del reato di pedofilia.
Chi non sa resistere a queste becere e facili tentazioni non mi sembra umanamente tanto migliore di Mussolini.
Sopratutto quando si arriva a sminuire con malcelato cinismo il portato esistenziale di un fatto come questo e a leggerne esclusivamente i vantaggi politici (sempre se quanto riporta Rai News sia vero):
“Cavalcherà questa cosa come ha fatto Hillary Clinton. Il marito sporcaccione e la donna vittima. Alla fine avrà anche più consenso. Lei andrà in tv, parlerà di questo e tutti si immedesimeranno in questa povera vittima"
Io continuo a credere che alla donna bisogna portare rispetto anche se si chiama Alessandra Mussolini.
17 marzo 2014
L'talia di Facebook che non ha niente da invidiare a Mussolini, Benito.
Del ludibrio facile e inconsistente, ma non per questo meno irritante, offensivo e maschilista, nei confronti di Alessandra Mussolini per le colpe del marito ho già avuto modo di parlare.
Voglio tornarci per sturare dal mio computer la fogna che ci scorre da stamane da quando ho letto e, ahimè, commentato, alcuni commenti al post di un mio amico che si era divertito a ripostare una foto.
Questa.
La scritta originale è tutt'altra.
Questa.
La senatrice Mussolini l'ha mostrata lo scorso 3 agosto in segno di protesta per la sentenza della Cassazione che ha condannato Silvio Berlusconi a 4 anni per Frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita.
Per togliermi il dubbio se anche questa maglietta fosse modificata ho trovato un video che conferma l'originalità della scritta.
Il riferimento alla famiglia del mulino bianco nella foto modificata non mi risulta che si colleghi a qualcosa di specifico oltre all'equazione famiglia tradizionale (quella difesa da Alessandra Mussolini) = famiglia del mulino bianco.
Se qualcuna è a conoscenza di un collegamento più preciso mi evinca. Gliene sarò grato.
Il vero scopo della maglietta è il dileggio.
Tu cara Mussolini, tu che inneggi tanto alla famiglia normale ti sei beccata in casa il pedofilo. Di questo concetto mi sono già occupato e non ci voglio tornare.
A me questa foto non fa ridere perchè è discriminatoria.
Fa sembrare più importante la responsabilità della moglie che quella del del marito che va a puttane.
Dileggia su un fatto molto grave (istigazione alla prostituzione minorile) che un uomo ha fatto ai danni di due ragazze minorenni.
E invece di ribadire solidarietà per le due minori, invece di criticare il marito per quel che ha fatto, si insulta l'uomo con accuse ridicole (pedofilo) e si ride di questop reato come può ridere una tredicenne cretina che vede la prof rompersi l'osso del collo pensando ben le sta!
Potrei capire, ma non giustificare, l'odio che facesse festeggiare la morte improvvisa di Mussolini ma che si festeggi un crimine che lei non ha commesso del quale è accusato il marito e che per questo, in qualche modo, ricade su di lei, lo trovo davvero meschino e politicamente piccolo.
Ci si accontenta di poco.
Tutto qui che che abbiamo da dire dei discorsi discriminatori di Alessandra Mussolini?
C'hai il marito pedofilo bentistà?
Ripeto nemmeno le ragazzine delle medie.
D'altronde basta leggere a casa qualche commento su facebook.
Lui è un pedofilo, lei cornuta, e ora devo (sic) solo chiudere quel cesso di bocca. Baci a tutti.
Chiudi quel cesso di Bocca. Un fraseggio degno di Mussolini, Benito però.
ma nessuno ricorda che prima di entrare in politica interpretava filmetti hard?Veramente Alessandra Mussolini ha fatto anche film con Ettore Scola e Bertolucci... E non ha fatto nessun film hard, solo un film con un nudo integrale...
dopo aver fatto film porno è andata a sindacare sulla vita innanzi tutto affettiva di altri definendoli "depravati", che ha preteso di esprimere giudizi offensivi e violenti su cosa fosse giusto o sbagliato e che ha portato arrogantemente avanti battaglie a difesa della famiglia borghese falsa e ipocrita... beh... prenderla a ridere è davvero il minimo.La famiglia falsa e borghese. Come se le famiglie omogenitoriali fossero famiglie proletarie...
E poi il delirio feroce e nazista di un maschietto (di merda)
Se se ne stava a casa e si dedicava un po' più a quel che si dice famiglia tradizionale visto che lei è così dedita a quest'hobbyes [sic!] e ogni volta che apre quel forno di bocca lo ripete a pappardella ai quattro venti di sicuro il marito si godeva quello che aveva e non se lo andava a cercare altrove,capito il ragionamento no? Se gli uomini vanno a mignotte la colpa è delle mogli che non fanno le mogli
per quel che riguarda il vittimismo femminile la gente ne ha abbastanza di sentirsi giudicata per il proprio credo politico, religioso, sessuale e di pensiero, quando nei tempi passati gli faceva comodo far carriera dandola a destra e a manca andava bene perché lo faceva lei,perchè Alessandra Mussolini in quanto donna se ha un posto di potere, si sa, l'ha data.
mi siccome sempre per comodo sta in politica fa l'acidal'acida? non l'omofoba? La razzista? la fascista? L'acida?
con il mondo intero la preferivo quando aveva quel non so che di diva del porno oggi la trovo stucchevole con quei tratti da uomo e atteggiamenti da camionista del peggior quartiere di Roma, che sindaca su tutti e tutti quelli che non la pensano come lei se io fossi stato suo marito che forse dei due (e non dico che ciò che ha fatto va bene)è il più "giustificabile" dei due perché è semplicemente umano e l'uomo sbaglia se poi stai a fianco ad un donnine del genere come minimo mi sarei drogatoMi chiedo di che si è drogato questo qui prima di scrivere questo commento che oltre a essere mostruoso sfiora il capolavoro negativo perchè scavalcare Alessandra Mussolini a destra giusto Hitler c'è riuscito col nonno!
Di esempi ce ne sarebbero miliardi ma questo mi ha davvero scassato o' cazz.
E da oggi in poi allora SOLIDARIETA' AD ALESSANDRA MUSSOLINI contro tutte quelle persone che si credono tolleranti e aperte e si dimostrano maschiliste patriarcali e piu fasciste di suo nonno.
Che vi inghiotta l'oblio!
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