31 dicembre 2008

Nugae

e mentre riprendevo tutti quei (pochi) chili faticosamente perduti da ottobre in poi grazie (grazie?) al pantagruelico pranzo di Natale a casa (nuova) di mia sorella e il suo (futuro) marito Ivo (tutto il natale minuto per minuto? NO! Tutto il natale che ho avuto...) ascolto una canzone di Michael Bolton (messa da mia sorella) e rimango basito.
La canzone è Love Is the Power (dall'album This Is the Time The Christas Album del 1996).

Il ritornello è stranamente simile (o identico?) a quello di una nota (e fortunata) canzone della ex cicciona.

La canzone è Brivido felino dall'album Mina Celentano (del 1998...).

Niente di nuovo sul fronte occidentale: di esempi simili ne potrei citare almeno altri tre ma questo mi era sfuggito!

E come un vecchio amanuense che continua imperterrito a scrivere lentamente sul prezioso incunabolo col suo pennino scricchiolante, ignorando che i lanzichenecchi intorno a lui stuprano uccidono e saccheggiano, traghetto il mio blog nel 2009.

Dalla mia laparocolicistectomia in poi (o dalla morte di Frances?) questo blog non è stato più lo stesso. Come un negozio di un centro commerciale che prima frequentavi spesso ma che poi ti sei reso conto non essere così fondamentale ho disertato, latitato, rimandato.
Ho provato un po' a vivere anche se le persone continuano a mancare nell'indifferenza generale e io faccio sempre più fatica a trovare una ragione per rimanerci, in questo mondo.

Chi si scomoda a contraddirmi?

22 dicembre 2008

Nessun Natale

Tendenzialmente sono un estremista. Se mi piace uno scrittore devo avare TUTTI i suoi libri. Se una cosa non mi piace mal sopporto che amici e amanti se ne circondino o ne usino... Ma proprio perché estremista so anche amare senza condizione e tollero in chi ama cose che altrimenti non perdonerei.
Così pur non sopportando l'iconografia e l'iconologia del presepe (le sue immagini e quel che rappresenta) rispettavo Frances che ne faceva di ipertrofici, accompagnavo mia madre a vederli persino in mostra. Ora che entrambe non ci sono più posso essere davvero me stesso e dichiarare che provo orrore a vedere i presepi, che non sopporto più nulla che abbia a che fare col natale e non come presa di posizione politica, non come proclama antipapale, come denuncia del delirio vaticano, ma semplicemente perché mal sopporto questi simboli vuoti e conformisti.

Quest'anno non ho messo nessun addobbo natalizio e mi sembra normale.
Per cui non sentitevi offesi se quest'anno non farò gli auguri di Natale a nessuno, a nessuno tranne le persone cui voglio bene ma la poca confidenza non mi permette di ignorare quello che, per educazione, è d'uopo ottemperare.

D'altronde non vedo cosa ci sia di bello nel festeggiare l'immolazione di un bambino al dio mostruoso che speriamo di domare mangiando le carni del figlio...

Io non ho paura della mia morte ma solo di quella della persone cui voglio bene e che stimo.

E il peggio deve ancora venire!

13 dicembre 2008

Ultimatum a Hollywood


Ho appena visto Ultimatum alla terra il remake dell'omonimo film di Robert Wise, del 1951 uscito in tutto il mondo oggi, 12 dicembre.
Girato con pochi soldi, con una sceneggiatura sceneggiatura che cattura ed è priva di buchi, un film con l'astronave di Klatoo a forma di disco volante e il robot alto due metri con la fessura al posto degli occhi e dentro un punto luminoso When the Earth Stood Still questo il titolo originale del film di Wise è una pietra miliare della fantascienza statunitense, un film pacifista punto di riferimento imprescindibile per tutto gli appassionati del genere e anche di chi studia cinema all'università. Un film pulito e semplice i cui personaggi trasmettevano un più efficace senso di umanità (Helen e suo figlio Jacob).


In quel film l'alieno Klaatu usava la forza per distruggere solo la tecnologia e non gli esseri umani (spariva il carrarmato ma non il soldato che c'era dentro). E, in mondo visione, dopo aver avvertito della dimostrazione di forza che avrebbe fatto, faceva mancare l'elettricità su tutto il pianeta (tranne le situazioni in cui avrebbe messo a repentaglio vite umane, tipo aerei di linea, ospedali, etc.).
L'idea era, come spiega Klaatu a una donna (e siamo negli anni 50!!) che, visto che la Terra sta per sperimentare i missili nucleari rischiando quindi di inquinare lo spazio esterno, l'esperimento deve essere fermato. Finché l'essere umano inquinava il proprio pianeta, cazzi nostri, ma lo spazio è di tutti e quindi di qui l'ultimatum o cambiamo rotta o addio genere umano.
Poi Klaatu, dopo aver confessato alla donna che morirà, perché non si è salvato dal colpo di fucile ricevuto a inizio film ma ha solo procrastinato la sua morte (beh Dio negli anni 50 era ancora l'unico a poter dispensare vita o morte...) se ne va lasciando sulla Terra una spada di Damocle... O cambiamo o la prossima volta qualcuno tornerà per distruggerci.

Nel film di Scott Derrickson (chi???) le cose sono molto diverse.
Intanto Klatoo uccide. Fa collidere elicotteri, schiacciare poliziotti sotto le lamiere di un'automobile, insomma non è molto dissimile da noi. E poi il motivo per cui vole cancellare il genere umano dalla faccia della terra senza darci un ultimatum e senza provare a parlare con i capi del pianeta (desiste appena un capo di stato qualunque (un'altra donna) gli dice che no l'Onu no. Parla con noi...) non è che iniziamo a inquinare anche lo spazio ma che stiamo uccidendo le altre forme di vita sul pianeta (che non è "nostro").
Se viviamo la terra muore, se moriamo noi la Terra vive. Ecco allora che una miriade di piccoli insettini metallici capaci di erodere tutto quel che incontrano inizia a distruggere ogni cosa. Ma poi Klaatu capisce che c'è del buono in noi, richiama a sé gli insettini e se ne va.

Ora, capisco che il confronto con il film di Wise è duro, ma chi è quell'irresponsabile e incompetente che ha approvato questo progetto?
Chi ha deciso di sprecare i soldi in un film che ti dimentichi quando sei ancora nella sala appena iniziano i titoli di coda?
Ma chi c'è oggi a Hollywood? Una scimmia, un pesce? Un'ameba? A guardare i film prodotti oggi negli States si dubita che si tratti della stessa Hollywood di 20 anni fa.

Paesanini fucilerebbe sulla pubblica piazza regista, sceneggiatore (David Scarpa nomen omen ecco con che cosa ha scritto la sceneggiatura, coi piedi!) e produttori del film (la Fox).
Perché questa merda di film, questo vomito, questa scoreggia yankee è un insulto al cinema, alla fantascienza e a Hollywood.


E che Keanu Reeves (espressivo come lo scopino di un water) ne sia il protagonista
è un'offesa anche alla sua carriera e ai personaggi precedentemente interpretati (Neo in primis).

Ultimatum alla terra è un film reazionario, capace di capovolgere il più autentico, ingenuo, naif ma efficace film pacifista in un film malsano perverso, violento, nel quale gli alieni sono mostri e vanno uccisi (detto per bocca di un bambino, nero... ) salvo cambiare idea quando ti salvano la vita (poco importa dei militari morti nella collisione dei due elicotteri...), la diversità è sempre una minaccia per gli unici portatori di normalità cioè gli americani wasp (il piccolo è l'unico nero presente nel film in un ruolo di rilievo). Un film mal prodotto, peggio girato, con effetti speciali da telefilm (da pochi soldi) un product placement sfacciato e irritante (LG, Mc Donalds e Microsoft i più evidenti...) un cancro che distrugge tutto quel che tocca.

E le due ore di tempo perse a vederlo non te le restituisce nessuno...

6 dicembre 2008

sabato 6 dicembre: il sit in



E poi ci sono andato, al sit in intendo.

Dopo aver chiesto ad amici (no non complici né amanti) parenti e conoscenti se venivano al sit in ("vieni al sit-in?" "Quale sit-in?!") dopo aver dato appuntamento a mezza Roma a piazza Pio XII sono andato (anche di Sabato, oltre ad andarci tutti i giorni per lavoro...) a San Pietro (ehm lavoro vicino San Pietro non lì... altrimenti ne avrei già approfittato, non credete?).


Poca gente, eppure la giornata ci aveva graziato, risparmiandoci pioggia e freddo, tra turisti ignari (anche perché l'unico cartello che ho visto inneggiava al gruppo pesce o era la bandiera rainbow che però è anche quella pacifista...) facce incuriosite da quel capannello di persone con fiaccole in mano e tanti turisti.

Ho visto facce conosciute "Quello ha un profilo su internet..." "Anche quello") la mia amica Roberta, amica dei tempi di università, che incontro solo in occasioni come questa e ci limitiamo a salutarci ma almeno siamo vivi tutti e due e tutti e due felici.

E mentre Vladimir (che non ho visto) si faceva fotografare col cappio collo, mentre Aldo Busi rispondeva alle domande dei tantissimi giornalisti giunti in loco a vedere i froci ho incontrato tanti amici, gay, lesbiche, etero, anche se per il sito del Corsera eravamo tutti gay (la didascalia di una foto dice testualmente: Gay in San Pietro contro le posizioni del Vaticano e di tutti quei paesi che ostacolano in sede Onu la depenalizzazione dell'omosessualità) e tutti ci siamo lanciati sguardi di intesa, "Anche tu qui?" "E come facevo a non venire?" abbracciati, baciati. Ho rivisto Luigi che non vedevo dal suo compleanno (dell'anno scorso) e Antonio (col quale sono andato ierisera a teatro), Paolino (e il suo ragazzo) sempre più rancoroso nei confronti di Binetti (che pena!).

Ho incontrato Andrea, scenografo e costumista, che non vedevo da almeno 10 anni, Gloria, attrice, che non vedevo (nemmeno a teatro) da almeno altrettanto, Marco (autore teatrale), Sabrina (assistente di laboratorio d'analisi presso un ospedale pubblico), Anna (maestra) e poi tanti militanti delle varie associazioni gay, lesbiche, trans, bisex ed etero che sono scese in piazza per questo sit in. Insomma un bel pezzo di società che fossimo cittadini di altri paesi saremmo morti o in carcere o lapidati o impiccati o deportati o rieducati o...


Un Sit in più per noi, per chi dissente, per contarci, vedere come stiamo, se siamo invecchiati, ingrassati (e Andrea che stentava a riconoscermi perché 10 anni fa io ero 30 chili di meno...), se siamo spaventati o incazzati o delusi o impauriti...


Un po' meno per quel boia del Papa (con cappuccio nero e ascia) che vorrebbe uccidere tutti quelli che non la pensano come lui (cioè come dio) come la chiesa ha fatto per secoli...
Siamo arrivati fin sotto la sua dimora noi cittadini e cittadine italiane per dirgli che non scomodasse dio nessun dio per le sue crociate omofobe cattofasciste, naziste, sadiche e ciniche e che si prendesse la piena responsabilità per l'istigazione all'odio, alla morte, alla lapidazione fisica e morale di tanti gay e lesbiche.

La mia amica Sabrina è contenta perché la chiesa ha finalmente mostrato il suo vero volto ed è apparsa per quel che è: il male assoluto il caos totale il delirio dell'ignoranza.


E stasera abbiamo portato noi un po' di amore testimoniando che siamo molto più famiglia noi, uomini e donne diversi, che quel gruppo di ipocriti assassini che scomodano un dio inesistente per puri giochi di potere.

La storia giudica tutti e questo Papa passerà alla storia come l'anticristo, la bestia immonda. Il vero abominio è lui e il suo entourage...



Taccio sull'approssimazione dei giornali nel rilasciare notizie...

un esempio fra i tanti
Oggi a Roma in Piazza Pio XII, al confine tra ll Repubblica Italiana e lo Stato della Città del Vaticano è in corso fiaccolata sit-in "sulla grave posizione decisa dal Vaticano che, non firmando il documento che la Francia ha proposto all'Onu per chiedere la depenalizzazione dell'omosessualita', di fatto, sostiene gli oltre 80 paesi del mondo che perseguitano gli omosessuali" (in 9 di questi è prevista la pena di morte).
(fonte Rainews24)


1 Il vaticano non deve firmare un bel niente perché non fa parte della comunità europea...

2 La Francia presenterà la proposta il prossimo 10 Dicembre (in occasione del 50mo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani...)

Se volete leggere il testo in italiano della proposta tanto vituperata cliccate qui

5 dicembre 2008

La somara unica su Youtube

FIRMA LA PETIZIONE



L'APPELLO SU FACEBOOK

Stop Vatican Attack - Support Homosexuality Decriminalization

Carissimi e carissime,
iscrivetevi alla causa!
Dite un laico basta alle politiche del Vaticano e sostenete la proposta francese di depenalizzazione dell'omosessualità, avanzata all'ONU.

Girate l'invito a sostenere questa causa a tutti i vostri amici e a tutte le vostre amiche, aggiungendo un breve messaggio personale come questo.
Il messaggio personale di accompagnamento è un'azione gentile, alle persone fa piacere riceverlo e più volentieri ci sosterranno.

Entro il 10 dicembre, giorno in cui la Francia depositerà la proposta all'ONU, questa causa farà bene alle nostre ragioni se si diffonderà a macchia d'olio sulla più grande community in Italia e nel mondo.

C'è bisogno del vostro aiuto, per riuscirci.

***

FIRMA PER LA DEPENALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL'OMOSESSUALITA' clicca qui
(dal sito Arcigay)

sabato 6 dicembre

(foto tratta dal sito Arcigay)

SIT IN DI PROTESTA IN VATICANO


MAI PIU´ UCCISI PERCHE´ GAY

SIT IN DI PROTESTA IN VATICANO

piazza Pio XII - nei pressi di piazza San Pietro -
Sabato 6 dicembre - ore 17.00


PER ADERIRE: invia una e-mail a: partecipa@arcigayroma.it o telefona al 347.9578585


L´osservatore permanente del Vaticano presso le Nazioni Unite, Celestino Migliore, ha chiesto all´ONU di non impegnarsi per la depenalizzazione universale dell´omosessualità, una proposta promossa dal Governo francese. Questa posizione ha turbato fortemente la nostra comunità, e non solo. Il Vaticano continua a offendere la vita di milioni di persone criminalizzandone l´orientamento sessuale. Una posizione contraria a qualsiasi concetto evangelico di amore e fratellanza.
Nel mondo ci sono 88 paesi che condannano con il carcere, la tortura e i lavori forzati le persone in quanto lesbiche, gay e trans. In 7 di questi - Iran, Arabia Saudita, Yemen, Emirati Arabi Uniti, Sudan, Nigeria, Mauritania - è prevista la pena capitale.
Ci rivolgiamo anche ai fedeli cattolici, offesi da parole che negano la vita della persona. A loro chiediamo di riflettere e di dire con forza che nessun credo religioso può giustificare l´opposizione alla cancellazione di una barbarie che ogni anno produce incarcerazioni e sentenze di morte.


Promotori: Arcigay Roma, ArciLesbica Roma, Certi Diritti

Hanno aderito: GayLib, Di´Gay Project, NPS, Maria Gigliola Toniollo- CGIL Nazionale - Settore Nuovi Diritti, Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni, Gianluca Santilli, consiglere Pd Municipio Roma VI, Chiara Lalli, filosofa, Bebo Storti, consigliere regionale del PdCI in regione Lombardia
(dal sito Arcigayroma)


Iniziative in tutta Italia contro la presa di posizione CRIMINALE del Vaticano che ha espresso parere contrario all'eventualità di una depenalizzazione dell'omosessualità, reato punito con la morte ancora in molti stati del mondo.
Le iniziative di protesta sfociano nel sit-in di domani alle 17 davanti il Vaticano.

IL VATICANO VA FERMATO, RIDIMENSIONATO, CENSURATO, ESPOSTO AL PUBBLICO LUDIBRIO, SPOGLIATO DELLA SUA (INESISTENTE) SACRALITA' E MOSTRATO PER QUEL CHE E': NAZISTA, TERRORISTA, FASCISTA, MISONEISTA, OSCURANTISTA, OMOFOBO, MISOGINO, TEOCRATICO, TEOFAGO, SADICO E MALATO DI MENTE.

DOBBIAMO ESSERE IN TANTI A RICORDARGLIELO.

IO DOMANI AL SIT-IN CI VADO, E TU?

3 dicembre 2008

Il vaticano, l'arcigay e la pericolosa follia

Avrete letto tutti la reazione del Vaticano alla notizia che la Franciapotrebbe, "potrebbe", perché ancora non lo ha fatto, presentare all'Onu a nome e per conto della Comunità Europea una richiesta sulla depenalizzazione dell'omosessualità.
A parte le semplificazioni di alcuni quotidiani a sentire i quali la proposta di depenalizzazione sarebbe già stata presentata e rifiutata dal Vaticano (che non fa parte dell'Onu e quindi non ha voce in capitolo...)
E' scontro tra Onu e Vaticano. La Santa Sede boccia, con decisione, il progetto di una depenalizzazione universale dell'omosessualità. Un' iniziativa presa dalla presidenza di turno francese dell'Unione europea, e accolta da tutti i 27 Paesi della Ue.
(La repubblica 1/12/08)

tra i commenti mi ha colpito quello dell'Arcigay che, come al solito, non capisce un cazzo.

Un passaggio in particolare mi ha fatto trasalire:
La scusa per cui la richiesta francese non dovrebbe passare perché da quel momento gli stati che non riconoscono le unioni gay sarebbero messi all’indice, non solo non ha alcun senso, ma è una studiata e cinica bugia per nascondere ciò che realmente il Vaticano vuole: mantenere la pena di morte e il carcere per le persone omosessuali.
(fonte www.Arcigay.it)

Accusare il Vaticano di volere davvero la pena di morte per chicchessia è davvero un'ingenuità, una semplificazione nel vedere le cose che non aiuta a farsi capire e, soprattutto, non denuncia il vero pericolo, la mente contorta, il sadismo connaturato di un credo religioso che per assicurarsi la resurrezione su questa terra nello spirito e nel corpo arriva a far mangiare ai suoi accoliti il corpo (e il sangue) del figlio di dio...

Procediamo con ordine.

La proposta che la Francia deve ancora presentare chiede la depenalizzazione universale del reato di omosessualità.

Celestino Migliore, osservatore permanente della santa sede presso l'Onu, ha commentato così la richiesta di depenalizzazione (che, ribadisco, ancora non è stata presentata...).

«Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale» (...) «Il catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un`altra». «Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi (...) si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».
(fonte Corsera del 1/12/08)

Ecco cosa dà fastidio al Vaticano. Non che si salvino i gay da torture e morte ma che si arrivi a una legittimazione politica dell'omosessualità che non può che condurre al riconoscimento dei diritti civili e quindi al matrimonio.

AL VATICANO NON FREGA UN CAZZO SEI I GAY E LE LESBICHE VENGONO TORTURATI O UCCISI.

Il Vaticano nemmeno li prende in considerazione i gay perché la solo loro esistenza contraddice tutto ciò in cui il Vaticano crede, centralità etero sessista, supremazia dell'uomo sulla donna (solo i preti posson dire messa mentre tra i protestanti e anche i valdesi possono diventare pastori anche le donne...) sganciamento del sesso al piacere fine a se stesso e agganciamento totale alla procreazione e quindi no a profilattici, ma anche no all'aborto, fosse per la chiesa mai, nemmeno se il feto è privo di cervello e quindi nascerebbe morto...

Il Vaticano è ossessionato dal rispetto della vita e in nome di tale rispetto arriva a negare l'uso dei profilattici anche in Africa dove ci sono 22 milioni di sieropositivi e ogni anno due milioni muoiono di aids.
Il Vaticano è davvero convinto che le idee che propaga non siano sue ma divine per questo non può ammetterne la mutabilità storica (di qua il rifiuto a ogni relativismo culturale), o il semplice pluralismo di idee, se dio c'è c'è per tutti (e infatti i cristiani ti dicono che dio ti ama anche se tu non lo vuoi...).

Il Vaticano pur di non ammettere cambiamenti alal propria dottrina è disposta a fare dei martiri: i 2 milioni di africani , i gay e gli omosessuali, le donne e chi più ne ha più ne metta.

Vi propongo il commento a Philadelphia di Jomnathan Demme che secondo l'Acec, l'associazione di cinematografari cristiana (dietro c'è la Cei) è criticabile perché
l'atteggiamento fin troppo esemplare della famiglia, tutta schierata a favore di Andrew e del suo modo di essere e di agire, [costutuisce] un invito rivolto a riconsiderare, ovvero a normalizzare, il suo atteggiamento verso l'omosessualità come se si trattasse del colore della pelle: l'alludere della moglie di Miller ad una zia lesbica con bonaria naturalezza e la sequenza della festa gay sembrano particolarmente indicative in questo senso. In clima di legalizzazione delle coppie gay il film lancia quindi un messaggio da valutare pastoralmente, nell'ovvia comprensione per i problemi delle singole persone, con molta attenzione.
(fonte Acec).

Capita l'antifona?

Per piegare la verità a quella che considera (poco conta se in buona o cattiva fede) verità divina incontrovertibile il Vaticano non si ferma davanti a nulla.
Lo ha sempre fatto e continua a farlo e nessuno potrà fermarlo nemmeno si decidesse di spazzare via la chiesa dal pianeta Terra.
Il Vaticano è il cancro dell'umanità, un delirio maschilista, sadico, contrario alla vita anche se nominalmente per la vita.
Gli omosessuali si aggiungono al lunghissimo numero di vittime uccisi dal Vaticano lo stato con più delitti a suo carico basta andare a studiare la storia.

Su una cosa l'arcigay ha ragione. IL VATICANO E' COME L'IRAN.

E come tali vanno trattati, dei pericolosi fanatici, dei malati di mente (con tutto il rispetto per i matti) che vanno isolati, e va impedito loro di fare male.

(foto tratta dal sito dell'arcigay)

2 dicembre 2008

Il governo, Sky e l'informazione inesistente

E mentre organizzazioni dei consumatori denunciano i comportamenti sleali di Sky e giudici di pace e agcm deliberano provvedimenti contro Sky per abuso di posizione dominante, mentre lo Stato italiano regala a Sky ogni anno 25 milioni di euro come rimborso per la spedizione a casa degli abbonati del magazine con i programmi mensili tv (servizio che sky fa già pagare ai propri abbonati) come ricorda il mitico Report quegli idioti dei giornalisti imbastiscono una bagarre sul raddoppio dell'Iva per Murdoch (che è un privato) parlando di conflitto di interessi per Berlusconi.
Invece di pensare a dare le giuste informazioni complete su quel mafiosi di Murdoch che in Italia fa quello che cazzo gli pare se la prendono con un adeguamento all'iva ordinaria che mi sembra sacrosanto visto che Sky è un bene di lusso (e una volta per quei beni l'aliquota era al 38%...).


Certo il conflitto di interessi c'è e rimane (come ben nota il blog Cattiva maestra

Ma far passare Murdoch per una vittima del cattivo Berlusconi è francamente disonesto!

Io credo che con i profitto che Murdoch fa potrebbero accollarsi lui il raddoppio dell'Iva e non caricarlo sugli abbonati... D'altra parte così tutti capiscono di che pasta è fatta Sky...

Molto interessanti le ricostruzioni del blog Non ne so abbastanza che dà una spiegazione più organica e meno semplificatoria di quella addotta dall'amministratore delegato di Sky italia sulle tariffazioni agevolate IVA.



La sera uscite invece di rimanere incollati davanti la tv!!!

1 dicembre 2008

primo dicembre giornata mondiale per la lotta aids...

Leggo sul blog di Snapshot che la cifra di sieropositivi in Italia è di 150.000 persone. Trasecolo.
Così poche?
Sarà che la mia migliore amica (etero) è sieropositiva, o che mia mare è morta di aids in seguito a una trasfusione di sangue non ancora monitorata (avrebbero iniziato il monitoraggio sei mesi più tardi...) per tacer dei miei tanti amici (gay) che lo sono...

Decido allora di documentarmi e vedo che le cose anche se sono meno chiare di come sembri stanno proprio così.

Sono stime che si ottengono con modelli matematici come si dice nel sito help aids perchè, come spiega il sito del Cassero

Non esiste, infatti, un sistema di rilevazione nazionale così come avviene per i casi di AIDS. Solo poche regioni/province hanno autonomamente deciso di registrare questo dato essenziale per comprendere l’andamento dell’epidemia.


Di aids si muore sempre meno come dimostra il grafico del sito help aids


anche se il numero dei contagiati è in aumento soprattutto fra i giovanissimi e non solo.

L'informazione e la prevenzione sono ancora l'arma migliore per far diminuire il numero dei contagiati che non riesce a far scendere sotto una certa soglia.

La Chiesa e quanti altri pretendano che l'unica strada sia la castità ignorando che la realtà è ben altra hanno la loro responsabilità morale, senza tralasciare la stampa che ancora oggi distingue pratiche di trasmissione sessuale etero e gay col risultato di aver fatto contagiare tante donne perché si credeva che l'aids fosse la malattia dei froci (leggete questo incredibile articolo sul corriere della sera...)
Nei blog si parla soprattutto delle dimensioni della malattia, a livello nazionale e internazionale, e della sua progressiva trasformazione dal punto di vista delle modalità e delle vittime del contagio. I rapporti non protetti vengono rappresentati come una delle principali vie di trasmissione del virus e gli eterosessuali emergono come le principali vittime del contagio. Si stempera nella percezione comune il concetto di categorie a rischio, non si parla quasi più di tossicodipendenti e gli omosessuali non sono rappresentati come i soggetti più esposti. Ampio spazio lessicale ottiene l’utilizzo del preservativo. Quasi assente nei forum, nei blog è molto alta la visibilità dell’Aids associata a campagne di solidarietà e di raccolta fondi,
.


Purtroppo cure per l'imbecillità (e il fascismo) ancora non ci sono....




Per chi vuole saperne di più clicchi qui e qui
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Etichette

altri blog (41) arte (32) astronomia (1) bollettino ufficiale sullo stato del mio umore (58) capitalismo (1) celentano (1) chez moi (1) chez Tam (3) chez Tam (sans Tam) (1) chiesa (4) cinema (138) classismo (1) co (1) comunicazioni di servizio (26) controinformazione (7) cultura (76) diario (92) dieta (3) diritti (1) dischi di Mina (1) ecologia (30) elezioni (6) eventi (78) femminile dei nomi (1) femminismo (1) festival del film di roma 2009 (3) festival di cinema (1) festival internazionale del fil di Roma 2010 (4) festival internazionale del film di Roma 2009 (9) Festival internazionale del film di Roma 2011 (10) festival internazionale del film di Roma 2012 (2) festival internazionale del film di Roma 2013 (1) Fiction Fest 2009 (2) Fiction Fest 2010 (2) Fiction Fest 2011 (1) Fiction Fest 2012 (1) Ficton Fest 2012 (2) fiilm (2) film (1) foto (5) giornalismo (1) informazione (135) internet (1) kate bush (1) La tigre di Cremona (1) letture (4) libri (12) lingua (1) maschilismo (18) mina (2) Mina Cassiopea (1) mina da 1 a 50 (97) Mina Fan club (1) Mina Mazzini (1) Mina Orione (1) misoginia (5) musica (246) neofascismo (56) netiquette (6) omofobia (6) parigi chez moi (1) patriarcato (2) politica (318) politiche del corpo (202) pregiudizi (1) pubblicità (29) radio (3) razzismo (3) referendum 2011 (1) ricordi (21) ricorrenze (54) sanremo (3) sanremo 2010 (2) scienza (60) scuola (43) sessismo (60) sessismo nella lingua italiana (1) Sony (1) spot (3) star trek (1) storia (126) teatro (36) tecnologia (7) traduzioni (1) transfobia (1) tv (82) video (183) Warner (1) X-factor (1) X-factor 5 (2)