17 luglio 2011

Il razzismo di merda del Corriere della sera

Leggo sul Corsera questo articolo firmato da Erika Dellacasa:

I cuccioli venduti a 100 euro tra i turisti sulla spiaggia

Portati dall'Est, fermati e multati due rumeni
GENOVA - La coppia, un uomo di trentasei anni e una ragazza di ventitrè, gironzolano su un tratto di spiaggia libera di Voltri, nel ponente di Genova, poi avvicinano i bagnanti e offrono la loro «merce».
Con un rapido movimento socchiudono
Sic! Voleva dire Dischiudere, Schiudere, socchiudere vuol dire chiudere non completamente...Potevano aver lasciato la borsa socchiusa prima di farla vedere ai clienti ma non per mostrare loro i cani perchè in quel caso apri non chiudi...
il borsone di plastica per far vedere il campionario: vivo e uggiolante, cuccioletti, di venti, venticinque giorni, con gli occhi semichiusi, debilitati dal caldo e dalla sete. Stretti l'uno all'altro sul fondo della borsa, un volpino bianco, uno spinone con il manto focato, un altro con il musetto bianco e nero di poco più grande degli altri. Se qualcuno manifesta interesse la ragazza stende un cartone per terra e espone un cuccioletto: «Li vendo a cento euro l'uno, scegli tu quale» è la prima richiesta, scesa rapidamente a cinquanta euro,
che scende non scesa... ma si sa l'italiano è un'opinione...
trattabili: «Sono di razza. Nel negozio li paghi più di duecento euro».
È successo giovedì scorso. Alcuni ragazzi hanno chiamato i carabinieri, sono arrivate le guardie zoofile e hanno sequestrato i cuccioli. I piccoli
ehm "cuccioli" o "piccoli animali", piccoli come sostantivo significa bambini di pochi anni

sono ricoverati nel canile comunale, sono stati fortunati, se la caveranno. I rumeni, identificati, si sono allontanati.
Così, d'amblè, si specifica la nazionalità dei due venditori abusivi, detto solo nell'occhiello non nell'articolo, quasi come se rumeni ne fosse un sinonimo.
In base al nuovo regolamento municipale rischiano una multa da 166 euro
rischiano o la avranno?
che non pagheranno mai: «I cuccioli sono nostri - hanno detto - li vendiamo perché non abbiamo lavoro e dobbiamo pur mangiare».
non pagheranno mai perchè non gliela fanno o perchè non la pagano loro?  Nel nostro paese nel 2009  una multa automobilistica su tre non è stata pagata. Mmm che siano stati i rumeni?
Due giorni dopo erano sulla spiaggia di Cogoleto, piccolo comune della riviera di Ponente, fra sdraio e ombrelloni, con altri cagnolini fantasia.
Stesso copione, stesse richieste, stessa borsa semiaperta,
ah ecco, vedi che adesso la borsa la aprono...
ancora una volta le guardie zoofile si sono precipitate: «Questa volta non siamo arrivati in tempo» dice Gian Lorenzo Termanini. I rumeni si erano dileguati con la loro mercanzia chiusa nella borsa. «Chi compra i cagnolini - spiega Termanini - lo fa più per pietà verso gli animali, pensando di salvarli, che per l'idea di concludere un affare. Sono animali senza documenti, tolti troppo presto alle madri, spesso muoiono dopo pochi giorni. Vederli così, schiacciati in uno zaino, in una borsa di plastica dove respirano a stento, desta compassione ma comprarli è un errore. Si incoraggia questo commercio».
Comprarli è un reato. Se è vietato venderli è anche vietato comperarli e nemmeno la buona fede è una scusante dato che esiste il reato di incauto acquisto.
L'unica cosa da fare in questi casi è di chiamare la guardia zoofila, come hanno fatto i ragazzi a inizio articolo.
Perché la giornalista non lo ha spiegato bene puntando invece il dito solo sui delinquenti venditori e non sugli altrettanto delinquenti compratori?
Come per le merci vendute abusivamente, la colpa è solo di chi le vende, non di chi le compra (senessuno le comprasse, nessun le venderebbe...)
Così cinquanta euro passano di mano e il cuccioletto cambia padrone. Gli animali vengono dall'Est, dalla Romania, viaggiano nascosti nel solito borsone, hanno tre, quattro settimane di vita, quelli che sopravvivono al viaggio finiscono nel «campionario» mostrato in spiaggia, se stanno troppo male, non sono più abbastanza «carini» diventando invendibili e il loro destino si conclude in un cassonetto della spazzatura.
Invece noi italiani che d'estate abbandoniamo in media 135mila animali siamo buoni...



Tanto saranno presto rimpiazzati non soltanto dai nuovi arrivi dalla Romania ma anche dalle cucciolate «clandestine»:
E mo te pareva che pure le cucciolate so' clandestine! Pardon «clandestine». Però bisogna ammettere in quanto a razzismo la giornalista (sic!) ha fantasia!
«Abbiamo trovato già diverse fattrici - spiega la guardia zoofila - in alcuni appartamenti del centro storico o nelle baracche dei campi abusivi,
come a dire che i rumeni siano essi signori o pezzenti sempre delinquenti sono...
sono povere bestie che sfornano una cucciolata dietro l'altra finché sono sfinite e non servono più per la riproduzione, così vengono abbandonate».
Adesso con l'abbandono di animali nel periodo estivo, fatto da italiani e non da rumeni, con lo sfruttamento, tutto occidentale, degli animali per test farmacologici o per le pellicce, il cibo (dalle uova alla carne), trasportati in condizioni non igieniche e non animaliste tra tutte queste cose su cui ci poteva informare (informandosi prima lei proprio come ho fatto io per scrivere questo post anche se non viene certo pubblicato nel primo quotidiano nazionale) la giornalista preferisce insistere invece nel torbido della provenienza straniera di questi venditori abusivi facendo dire (sicuramente estrapolando il discorso da chissà quale contesto) alla guardia zoofila che chi compra questi cani commette un errore e non un reato!
Quel che conta è il gossip, la nuova moda, gli animali che vengono dalla Romania, no, sono allevati nelle case del centro o nelle baracche...
Stazioni ferroviarie, piazzali e parcheggi davanti ai supermercati e ai grandi centri commerciali sono i luoghi preferiti per questo commercio, con l'estate i venditori si sono spostati sulle spiagge, preferibilmente quelle libere dove ci sono meno controlli. E dove si può convincere qualche bagnante a comprare un cagnolino magari con l'ultima minaccia: «Io non lo posso tenere, se non lo compra nessuno lo butto via».
E di nuovo io chiamo la polizia e questo dovrebbe consigliare la giornalista se fosse davvero tale, se valesse la pena leggere il suo articolo, se il suo scritto avesse un contenuto informativo invece di confermare la solita percezione razzista e xenofoba che caratterizza noi italiani dell'ultimo trentennio (consiglio a proposito l'ottimo Facce da straniero. 30 anni di fotografia e giornalismo sull’immigrazione in Italia che è sia una splendida mostra che un libro a cura di Luigi Gariglio, Andrea Pogliano e Riccardo Zanini Bruno Mondadori, Milano-Torino 2010).
Quindi non è l'essere umano a fare schifo ma sono i cattivi rumeni che si approfittano della bontà degli acquirenti italiani.
La pagina del corsera su cui è stampato questo articolo non è degna nemmeno di finire nel fondo di una gabbia per uccelli. Capisco che l'attesta ci sono meno notizie da pubblicare ma questa notizia fa schifo per il razzismo con cui è stata data.

Erika Dellacasa un nome da ricordare per vedere quali altri capolavori del giornalismo italiano firmerà.



bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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