3 ottobre 2012

Roma Fiction Fest giorno 3 (1)

E dopo i blackout di ieri, causa sciopero Atac, che mi ha impedito di vedere anche l'ultimo film tv in programma lunedì sera, sono di nuovo all'Auditorium a scrivere per Voi.

Due le anteprime che ho visto stamane.
Lylyhammer, una coproduzione Norvegese - Statunitense che vede Frank "The Fixer" Tagliano (Steven Van Zandt, alias Little Steven), un boss mafioso di New York rifugiarsi in un paesino della Norvegia (che l'uomo conosce dalle olimpiadi del 95) per sottrarsi alla vendetta del suo clan che lo voleva fare fuori (e l'uomo si è rivolto ala polizia...).
Uno scontro di differenti culture dove però ogni posto è paese i una produzione interessante con degli attori (e attrici) in stato di grazia.

Chloe Sevigny è Mia, la protagoita di Hit & Miss  serie british creata da Paul Abbott.
Mia è una giovane trans (e non UN trans come è transfobicamente scritto nel programma ufficiale) non operata (le vediamo il pipolo nel teaser) che fa di professione la killer per un boss.
Una lettera la informa che Wendy la compagna che ha amato quando era ancora Ryan ha avuto un figlio da lui che ora ha 11 anni e che sta morendo di cancro.

Mia deve dunque avere a che fare non solo con suo figlio che ha lo stesso suo nome da uomo, ma anche con Ravi, Leoni e Levy di 16 15 e 8 anni altri tre figi della donna appena morta.

Se soprassediamo al fatto che una trans sia una killer e che la novità del personaggio scaturisce dallo slittamento derivante dagli stereotipi di genere - la giovane esile che atterra un uomo grosso il doppio di lei e dal fatto che il personaggio sia interpretato da una donna biologica... - la serie è interessante nel mostrare il rapporto tra Mia e la sua nuova famiglia (Mia risponde alle domande disarmanti di Ryan  e di Levy con una sincerità deliziosa) e sa farsi vedere...

Grand Hotel, serie di produzione spagnola ambientata agli inizi del secolo scorso è un cocktail di storia e giallo con attori e attrici bellissime e quasi sempre troppo moderni per essere credibili che però sa incuriosire, se ti piace il genere  anche se affronta i soliti argomenti: amori, segreti inconfessabili, omicidi, matrimoni di interesse, mamme cattive, figlie ambiziose... La regia è però di qualità cinematografica.
Ancora inedita in Italia.


Molto interessante  Suskunlar serie turca che ricorda molto Sleepers di Barry Levinson: quattro  ragazzini in un istituto di correzione per aver ferito un uomo guidando un camioncino che hanno rubato (per i dolci che conteneva). Subiscono violenze dai guardiani e dagli altri ospiti de centro (anche sessuali). Da adulti si rivedono per caso (avevano deciso di dimenticare e non vedersi più) e sono decisi  a vendicarsi.
Interessante per la provenienza  perché a produrla e scriverla è una dona, per conoscere l'autonomia narrativa turca in un prodotto sicuramente pensato per il mercato internazionale.

In Argentina  c'è una serie di fiction Televisión x la Inclusión   dedicata all'inclusione, contro ogni forma di discriminazione che si rifà a casi davvero accaduti e trasformandoli in fiction ne propone una versione spettacolarizzata ma che si impone anche come documento. Matonaje Escolar L'episodio proposto alla festa è quello contro il bullismo. Un ragazzo vittima del bullo della classe che ha il vizio di spogliare nudi tutti i compagni e prendere come trofeo le loro mutande, fa in modo che i  complici del bullo si autodenuncino facendo credere a tutti che lui, la vittima, a compiuto un gesto insano contro il bullo...
Un episodio nel quale gli adulti sono rimessi alle proprie responsabilità e i bulli snidati da una mossa intelligente di un ragazzo e una ragazza che sono fidanzati.

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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