19 gennaio 2008

Le uova del nonno...

...le fa lui, cagando negli stessi prati dove cagano le mucche, mentre le galline sono talmente sprovvedute da lasciare le uova là dove viene loro di farle...



Capisco che molti bambini non hanno la gioia di vedere la campagna e le fattorie o le case di chi pur non avendo vacche, tiene qualche gallina, qualche coniglio...
Ma ingannarli così!!! Mai sentito parlare di stie? Ma che immagine diamo della natura ai nostri figli?

E poi chi ha la fortuna di consumare cibi non adulterati, di mangiare polli allevati non industrialmente? O la Mulino Bianco può dimostrare di fare uso di uova provenienti da allevamenti dove le galline non vengono tenute in gabbia (come prevede una direttiva della comunità europea che sarà in vigore dal 2012) ma allevate a terra?

Ormai i pubblicitari (e gli industriali che se ne servono) danno un'immagine totalmente distorta non solo dei veri sistemi industriali, ma anche dei naturali processi del mondo animale, perché anche le galline allevate a terra si cercano dei nidi e non lasciano certo le uova così in vista, all'aperto, sparpagliate come cacche di mucche...

Una volta le pubblicità del mulino bianco erano ridicole per la retorica della vita agreste oggi sono altamente diseducative e dunque da censurare.

Tra l'altro la pubblicità si fa beffe di tutte le galline allevate in batteria che vivono imprigionate a vita in una gabbia di pochi cm di lato (per saperne di più cliccate qui

Cosa fare concretamente senza diventare santoni che si sentono superiori perché rinunciano alle uova come i vegan?

Per esempio comperare solo le uova giuste:

Oggi il 90% delle uova in Italia è ottenuto da galline IMPRIGIONATE A "VITA" negli allevamenti in batteria, in gabbie di metallo, così PICCOLE DA NON RIUSCIRE NEANCHE A MUOVERE LE ALI, che dovrebbero essere eliminate o notevolmente ampliate e modificate a partire dal 2012, secondo quanto stabilito da una normativa dell'Unione Europea. Un codice alfa numerico identifica ogni uovo:
il primo numero indica la tipologia di allevamento

0 = biologico (1 gallina per 10 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)

1 = all'aperto (1 gallina per 2,5 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)

2 = a terra (7 galline per 1 metro quadrato su terreno COPERTO di PAGLIA O SABBIA) -CAPANNONI PRIVI DI FINESTRE!-

3 = IN GABBIA (25 GALLINE PER 1 METRO QUADRATO IN POSATOI CHE OFFRONO 15 CM . PER GALLINA) -UNA SCATOLA DI SCARPE PER TUTTA LA "VITA"!-

Le seconde due lettere indicano il paese di provenienza o codice dello stato ("IT" = Italia).
Le tre cifre successive indicano il codice ISTAT del comune dove è ubicato l'allevamento e le due lettere vicine la provincia di produzione.
Un numero progressivo di tre cifre consente di identificare in modo univoco l'allevamento di provenienza in cui la gallina ha deposto l'uovo
Può essere, inoltre, aggiunta una lettera (A...Z) in coda al numero distintivo per l'identificazione dei singoli branchi di galline ovaiole o dei diversi locali dell'allevamento nei quali esse "soggiornano".
Alcune ricerche hanno evidenziato un maggiore contenuto di acido folico e di vitamina B2 nelle uova provenienti da galline allevate all'aperto, rispetto a quelle ottenute in allevamenti intensivi.
NON ACQUISTATE UOVA CODICE 2 E 3 !!!!!!!
(fonte: Civiltà del gusto)


Io intanto smetto di comperare anche i tarallucci (che mi fa anche bene alla dieta...)...
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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