4 dicembre 2012

Mina, 72 anni, come gli One Direction (96 anni, in cinque). A propostio dell'uscita di 12 (american song book)

Mina è sicuramente un animale strano nel mercato discografico.

Niente foto ufficiali, niente video, niente concerti, niente comparizioni in programmi televisivi e radiofonici per promuovere l'album.

Sempre più aleatorie (Fino a una settimana fa, nemmeno Mina sapeva con precisione se il suo nuovo disco avrebbe visto la luce entro Natale, e non a caso anche nelle anticipazioni contenute nella nuova fanzine, non potendone noi rinviare la stampa alle calende greche, abbiamo prudenzialmente preferito rimanere sul vago*) le previsioni di uscita dei suoi album (Ci eravamo persino decisi a non accettare più iscrizioni biennali, tale era il clima di incertezza e di scarsa fiducia nel futuro che si respirava fino a poche settimane fa nel quartier generale di Lugano (e, quindi, di rimando, anche nella nostra piccola redazione aostana **) almeno a leggere il mina fan club sempre più basse le vendite di dischi: Piccolino, criticato per la lentezza nelle vendite e per il basso posto raggranellato in classifica (6°) è stato disco d'oro (30 mila copie vendute). 

Se pensiamo che Del mio meglio (1970), ha superato il milione di copie e, subito dopo Frutta e verdura (1973) e Attila (1979), e che, nell'ormai lontano 98, Mina Celentano supera il milione e 600 mila copie, si capisce quando il mercato di oggi sia la pallida ombra di quello che fu.

Così la Sony non sa che pesci pigliare e cerca di piegare Mina alle odierne strategie di mercato.

L'anno scorso Piccolino esce in due versioni quella ufficiale con 10 canzoni quella de luxe con 14 brani.

Nella discografia ufficiale sul sito della cantante Piccolino compare solamente in una edizione con 14 brani, la specifica de Luxe non c'è così come manca la versione ufficiale con soli 10 brani. Un bene per i collezionisti (?) che possono sfoggiare l'esistenza di un album fantasma ma che dimostrano come la forma album non esiste più nemmeno per le cantanti di una volta.


Per fare un confronto con un puro progetto di marketing di un gruppo contemporaneo prendiamo l'ultimo disco degli One Direction.

Il paragone ha un suo perchè se avrete la pazienza di leggere il post fino in fondo.


Il nuovo album degli One Direction Take Me Home uscito il 12 novembre scorso è presente sul mercato italiano in 13 versioni diverse, nel booklet, nelel copertine e nella tracklist.

Standard version

13 canzoni + booklet di 12 pagine.

Yearbook Italian version

esclusiva per GAME STOP legata al concorso BRING ME TO 1D


17 brani + booklet di 24 pagine con 4 pagine esclusive dedicate a foto delle fans italiane, testi delle canzoni e i profili di ogni membro della band
              

Yearbook version

esclusiva per AMAZON  
17 canzoni
+ booklet di 24 pagine con i testi delle canzoni e i profili di ogni membro della band


ne esiste una versione per iTunes a 12.99€ con 15 brani invece dei 17 del disco fisico
             

Versione con 5 cartoline

esclusiva per Mediaworld   
13 canzoni
+ booklet di 12 pagine con i testi delle canzoni e 5 cartoline esclusive
                     

Versione con poster

esclusiva per Feltrinelli  
13 canzoni
+ poster esclusivo  (e il booklet?)
                        

Versione con slip case

esclusiva per FNAC      
13 canzoni
+ booklet di 12 pagine con i testi delle canzoni e slip case esclusivo
                         

US VERSION (con 5 tracce inedite)

esclusiva per Saturn   
13 tracce
+ 5 tracce esclusive (non specificate)
 

• “Take Me Home” con copertina dedicata ad ogni singolo elemento della band

In tutti i negozi di musica sarà possibile acquistare “Take Me Home” in 5 versioni, ognuna delle quali con la copertina dedicata ad un componente dei One Direction.



Ah-ha!

Capito perchè ho scelto questa Band?

5 componenti (membri mi apre troppo allusivo) 5 copertine

Nel caso di Mina il suo ultimo disco 12 (american song book) contenente 12 canzoni esce con 12 copertine diverse.



Una pura idea di marketing che aveva tratto in inganno noi normali estimatori, che tutti, anche quelli più informati del mina fan club, avevano pensato che le 12 copertine sarebbero state incluse tutte in una lussuosa prima versione speciale dell'album (Dodici classici della grande tradizione musicale americana. Nel dodicesimo mese del 2012. E dodici splendide copertine. Racchiuse in un’unica, sontuosa confezione nella prima tiratura del CD ***).

Invece no!

L'album sarà nei negozi con le 12 copertine differenti...

Certo Mina ha sempre lavorato molto con l'aspetto fisico dei suoi album
da quando fece uscire il primo doppio, in realtà due lp diversi, ognuno con una sua copertina e un titolo autonomi (Altro e Alla Bussola dal vivo) nel 1972,  ognuno contenente un booklet, il primo di disegni (magnifici) il secondo con le foto del concerto, album infilati in una doppia copertina bianca, senza scritta alcuna eccetto Mina e 1 + 1 stampati in rilievo, alla busta di similstoffa in cui contenne Mina quasi Janancci e Mina con Bignè (ultime copertine fisicamente tangibili nelle quali infilava due album ognuno con un titolo e una copertina propri).

Poi si limitò a mettere un poster della copertina dell'album veramente doppio (due dischi con lo stesso titolo e stessa copertina) fino al 1995 quando la tradizione del doppio album finì con il glorioso Pappa di Latte (causa le vendite calanti e il costo insostenibile di un disco doppio, oggi costerebbe sui 44 euro, per contro 20 anni fa Sorelle Lumière costava 44 mila lire...).


Però trovo questa idea delle 12 copertine smaccatamente commerciale  e poco di MIna (o del suo staff) e molto della Sony.

Adesso se nemmeno Mina con tutti i soldi che ha può decidere in autonomia come quando fare uscire i suoi album...

Questo sarà il primo album di Mina che non comprerò da tanto tempo (smisi tra il 1988 e il 1990 ma lì me ne penti e corsi ai ripari). Stavolta invece mi limiterò a scaricare l'album dalla rete.  

Gli arrangiamenti sembrano interessanti (ad ascoltare i 30 secondi di preview sul sito di Minona) ma sentire cantare I've Got You Under My Skin  a un terzo della velocità di come dovrebbe essere cantato mi fa venire voglia di menare qualcuno... e di schiaffi in faccia alla Tigre quest'anno ne ho dato già uno di troppo...


 



bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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