28 gennaio 2009

Una ragione di più...

Non ci si crede che un personaggio come lui abbia scritto una delle più belle canzoni del repertorio di Ornella...




Mino Reitano, 1945-2009

20 gennaio 2009

19 gennaio 2009

Ricordando Pietrangeli

Un altro dimenticato dai media, dalle università, poco conosciuto dai giovani, il grande Antonio Pietrangeli, morto annegato durante le riprese di un suo film nel 1968, ha diretto dei film memorabili, attualismi, dal sottile gusto per l'inquadratura, con raffinata sensibilità per la società, le psicologie dei personaggi, grande conoscitore degli italiani e dell'Italietta...


Da Fantasmi a Roma a Io la conoscevo bene da Adua e le compagne< a Il magnifico cornuto Pietrangeli è uno degli esempi più alti di un altro cinema capace, pur rimanendo nelle maglie dei generi cinematografici, di ritrarre l'Italia e gli italiani come se non meglio dei suoi colleghi più famosi.
Fosse ancora vivo oggi avrebbe compiuto 90 anni. E chissà cosa ci avrebbe fatto capire dell'Italia di oggi...




Non dimenticate di leggere anche il bel post su Pietrangeli di Tamcra...

15 gennaio 2009

Ciao Ricardo!

Ricardo Montalban
(Città del Messico 25 novembre 1920 - Los Angeles 14 gennaio 2009)







Filmografia essenziale

Bastogne di William A. Wellman (Usa, 1949)
Il messicano di John Sturges (Usa, 1950)
Il cacciatore del Missouri di William A. Wellman (Usa, 1951)
Sayonara di Joshua Logan (Usa, 1957)
Il grande sentiero di John Ford (Usa, 1964)
Fuga dal pianeta delle scimmie Don Taylor (Usa, 1971)
1999 - Conquista della Terra di J. Lee Thompson (Usa, 1972)
Star Trek II: L'ira di Khan di Nicholas Meyer (Usa, 1982)
Una pallottola spuntata di David Zucker (Usa, 1988)
Spy Kids 2 - L'isola dei sogni perduti di Robert Rodriguez (Usa, 2002)
Missione 3-D: Game Over di Robert Rodriguez (Usa, 2003)

Rinascita e Babele?


Entro in libreria da quando avevo 12 anni.

Ai tempi del liceo conoscevo a memoria gli scaffali di Rinascita, Feltrinelli (prima della gestione del management di Esselunga e di Declathlon... che l'ha fatta diventare La Feltrinelli), Croce, Gremese, Mondandori, Bulzoni, Anicia e tante altre...

Capii la prima volta che differenza c'era tra un libraio e un venditore di libri quando andai alla cartolibreiria dietro casa alla ricerca dei Dialoghi di Luciano e mi sentii rispondere e chi è, scusa?!?!. Capii allora (avevo 14 anni, andavo in prima Liceo e avevo sentito parlare di Luciano come riferimento alle avventure del barone di Munchausen...) che vendere libri non significa solo avere tanti libri ma conoscere almeno l'abc della letteratura, saper aiutare un giovane cliente timido, capirne i gusti e tendenze letterarie e saperlo aiutare a camminare con le proprie gambe come fece la libreria Anicia il cui LIBRAIO mi fece conoscere Isherwood.

Da ottobre Rinascita è chiusa, e non aprirà più.

Anche Babele, mitica libreria GLBT di Roma, sta per seguire la stessa sorte. I motivi sono bene espressi dal comunicato stanpa rilasciato dalla libreria e che potete leggere qui
Quella di Milano, ha già chiuso.

E pensare che in rete c'è chi si permette di dire:

Trovo inutile spaccare mezza Roma per comprare un libro lì se posso trovare lo stesso alla Feltrinelli sotto casa ed a meno prezzo. Il senso della Babele poteva essere necessario alla comunità anni fa, ma ora non più.
(dal blog pinkandthecity)


Ecco se c'è chi scrive così senza rendersi nemmeno conto di quel che sta scrivendo (tant'è che aggiunge subito dopo La realtà è che forse neanche io so cosa pensare al riguardo, ma sicuramente non credo che questa sia un’enorme perdita, almeno a livello commerciale. e se non sai cosa pensare taci no?!?!) vuol dire che gli effetti dell'assenza di questi piccoli centri di cultura sono già evidenti.

I giovani di oggi trovano Antonioni superato (vero Tomassacci?), e non hanno mai visto un suo film, e si limitano a comperare tutto da Feltrinelli (quel che non trovano lì non esiste...).

Io ho deciso che smetterò di comperare libri da Feltrinelli e mi rivolgerò solo a librerie piccole con persone prima che librai amanti dei libri prima che commercianti.

Nel nostro piccolo possiamo fare molto quel poco di risparmio che perdiamo lo conquistiamo in cultura, in pluralismo e in librerie più a dimensione di lettori e non di clienti.


Le bellissime immagini per questo post sono tratte dal sito I love Roma che a Rinascita ha dedicato un bell'articolo.

14 gennaio 2009

Ma che campo a fare?

La febbre mi tiene a letto da domenica sera. Annoiato, dormo, mangiucchio, vado in bagno e faccio zapping.

Un telefilm targato Usa (e getta...), dove recita in un ruolo ridicolo l'attrice che ha interpretato Willow in Buffy, l'ammazzavampiri (aah che bello sentire la sua doppiatrice, cioè quella di Sarah Michelle Gellar, un po' dappertutto sull'etere...) racconta di un ragazzo picchiato dalla fidanzata (che sta mollando, il giorno del compleanno...) e i futuri figli del tipo commentano "papà, ti sei fatto picchiare da una ragazza" e il padre che balbetta una scusa qualsiasi... fine dell'epispdio (come dire nessun contraddittorio, nessuna ironia, è così).

Al TG UNO di stasera due delle notizie riguardavano un farmaco che fa crescere le ciglia (ma se smetti di assumerlo le ciglia smettono di crescere...) e il fatto che molti non usano più l'orologio (i giovani usano quello del cellulare...). Badate non in una rubrica di moda o costume ma proprio tra le notizie su Gaza e quelle sul compleanno del senatore a vita Giulio Andreotti.

A Gira la ruota la frase da indovinare contiene la parola po' che viene contata con due caselle "pò" con l'accento, come ti fa scrivere il t9 dei cellulari e non "po'", come va scritto, con l'apostrofo, perché è la contrazione di "poco"... E nessuno che contesta, nessuno che batte ciglio...

Su MTV un programma sui nerd famosi (cioè i brutti secchioni sfigati) parla di attori cantanti e miliardari classificandoli come nerd perché andavano bene a scuola, sono fan di Star Trek, non avevano molti amici (e no io non andavo bene a scuola...), ma poi vengono compensati dai milioni (di dollari) che hanno guadagnato malgré la loro condizione di nerd.

Sempre a gira la ruota, le due concorrenti donna gufano contro l'unico concorrente uomo (una evidente criptochecca) come due becere burine senza che Papi o il pubblico lo trovino disdicevole. Fosse stato un alto esempio di virilità le dure ragazze lo avrebbero annusato come fanno i cani...

Intanto, nel mondo, Israele ammazza bambini barricati nelle scuole dell'Onu, Berlusconi scavalca il parlamento senza che nessuno lo fermi, a Ballarò non ricordo più chi dice che Berlusconi ha risolto il problema Alitalia senza che nessuno lo contraddica...

Ci sto mettendo un po' a guarire dall'influenza. Ma se penso che è a tutto questo che devo tornare mica lo so se voglio...

Mi sento sempre di più come il protagonista del Buon soldato di Brusati (Chi? Direte voi? Stavolta non vi aiuto...).
Se il mondo fa così schifo non so mica se mi va di viverci...

Non so mica se continuerò nemmeno a scrivere su questo blog sempre più inutile (se mai lo è stato, utile...) l'unica soluzione a portata di mano è il tasto di reset, un reset generale del genere umano...

Concludo con una battuta tratta dalla serie tv americana Queer As Folk a proposito di dio. Siamo gli unici esseri in questo gelido universo a sapere della sua esistenza. Senza di noi dio non è nulla...


Meditate gente. Meditate.

6 gennaio 2009

Befanìa



dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani



I Re Magi, mentre si dirigevano a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchina. Invitata dai Magi a unirsi a loro per far visita a Gesù, la vecchina di rifiutò di uscire di casa per accompagnarli. Ma poi si pentì di non essersi unita a loro. Preparò quindi un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, ma non li trovò. Decise allora di fermarsi in ogni casa che trovava lungo il cammino, per donare dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù.

Da allora gira ancora per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.

La notte tra il 5 ed il 6 gennaio, a cavalcioni della sua scopa la Befana passa sopra i tetti delle case, si cala dai camini e distribuisce nelle calze lasciate appese dai bambini, giocattoli, cioccolatini e caramelle.
Oppure carbone e cenere per i bambini che hanno fatto troppi capricci...

E' tradizione lasciare per la Befana un piattino con un mandarino o un'arancia e un bicchiere di vino in modo che la vecchina possa rifocillarsi.
Il mattino dopo insieme ai regali i bambini trovando il pasto consumato e l'impronta della mano della Befana sporca di cenere lasciata sul piatto avranno la certezza che sia stata proprio la Befana a riempire la calza.
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte;
viene, bussa e scappa via,
la befana è mamma mia.



Con la Legge 5 marzo 1977 Numero 54 l'Epifania cessa di essere giorno festivo (eeeh l'austerity!!!). La festività viene ripristinata per il 1986 con Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985 Numero 792 in seguito all'intesa tra la Repubblica italiana e la Santa Sede ai sensi dell'art. 6 dell'accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984 e ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121.
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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