31 maggio 2008

Sebastiano del Piombo

Una mostra folgorante. Le opere cioè, non la mostra...
Quadri del 1500 di una modernità stravolgente.
Come al solito guardate per credere.

Iniziamo dal quadro che ha fatto da poster alla mostra.



Di questo quadro Ritratto di uomo in armi del 1512,
a un certo punto, nel pannello con note esplicative, parlando della dolcezza virile con cui è ritratto l'uomo, si adduce un sospetto di omosessualità (fosse viva mia madre direbbe che penso sempre a quello... Ma non è colpa mia se lo hanno scritto!!!). IL motivo, si legge nella nota, è un ragazzo o un putto
"adorante" posto sulla spalla sinistra dell'uomo e poi cancellata (a guardar bene la si intravede), eccovela qui ingrandita e coi colori alterati per meglio evidenziarlo.



Peccato che gli stessi curatori non abbiano pensato all'omosessualità per quest'altro quadro

Triplo ritratto 1510 ca.
olio su tela, 84,5 x 69,2
Detroit, The Detroit Institute of Arts

Dove la donna di sinistra tocca il petto di quella a destra...
Ma si sa l'omosessualità femminile non fa notizia....

Quadro notevole, firmato da Tiziano (la donna sulla sinistra), Giorgione (l'uomo al centro) e Sebastiano del Piombo (la donna a destra riconoscibile per la delicatezza dell'incarnato...

E cosa dire di quest'altro quadro? Anche questo non potrebbe esser letto in chiave omosex?

Ritratto del Cardinale Ferry Carondelet,
1511 olio su tavola, 112,5 x 87 Madrid, Thyssen


Ma a parte queste ...amenità, la mostra è splendida. Peccato solo di non poterveli mostrare tutti (soprattutto quelli della controriforma), quando l'arte di Sebastiano si astrae in un ascetica atemporalità che si trasforma, oggi, in una sorprendete modernità, nella figura del Cristo.



Ritratto di uomo, 1515
olio su tavola, 115 x 94
Budapest, Szepmuveszeti



Ritratto di Anton Francesco degli Albizzi,
1525
tavola trasferita su tela, 134,6 x 98,7
Houston, Museum of Fine Arts


Giudizio di Salomone, 1509
olio su tela, 211,5 x 320
Kingston Lacy, National Trust


Flagellazione, 1525
olio su tavola, 247,5 x 166
Viterbo, Museo Civico


Ritratto di donna come vergine saggia*, 1510
olio su tavola, 53,4 x 46,2
Washington , The National Gallery of Art


Tutte le immagini sono tratte dal sito mondomostre


(*)1Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo.
2 Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute;
3 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio;
4 mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi.
5 Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono.
6 Verso mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro!"
7 Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade.
8 E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono".
9 Ma le avvedute risposero: "No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!"
10 Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa.
11 Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, Signore, aprici!"
12 Ma egli rispose: "Io vi dico in verità: Non vi conosco".
13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
(Matteo 25, 1-13)

Mina da 1 a 50 (1)

Inauguro una serie di post, cinquanta, per la precisione, per rendere omaggio ai 50 anni di carriera di Mina.
Questi primi 5 mesi sono rimasti, mediaticamente parlando, in sordina. Forse perché i 50 anni verranno effettivamente compiuti solo in autunno e non prima.

Anche la serie di cd e dvd che dovevano uscire da marzo col Corsera sono stati spostati in autunno come riportato dal sito del Mina Fan club:
Come già si era ventilato nel post di febbraio, la pubblicazione allegata al Corriere della sera dei 10 DVD della collana Mina Gli anni Rai - Le canzoni e degli altrettanti CD con il meglio della radio non avverrà prima del prossimo mese di settembre. La nostra Mina, infatti, non ha ancora terminato di visionare e selezionare il materiale sin qui raccolto - ma altro se ne aggiungerà -. Quel che è certo è che le emissioni inizialmente distribuite nelle edicole saranno raccolte, con l'aggiunta di un libretto illustrato e di extramaterials vari, in un elegante cofanetto che vedrà la luce nei negozi di dischi entro Natale. Per ottobre, inoltre, è confermata l'inaugurazione della mostra organizzata a Roma per i 50 anni della carriera di Mina.


Nella sua carriera Mina ha cantato canzoni in tv e in radio (oltre che nei concerti dal vivo) che poi non hanno mai visto luce su disco. A questo dovrebbe rimediare la collezione di cd dvd curate da Lei stessa.
Aspettando l'autunno con trepidazione (e sempre un po' di nostalgia... io vivo bene solo destate) partiamo proprio da una canzone impegnativa (notate la faccia di Mina subito dopo aver concluso la canzone), E POI VERRA' L'AUTUNNO (di A.Amurri / Bascerano) che Mina interpreta magistralmente a Canzonissima 68.




La canzone era stata presentata nel 1965 da Timi Yuro, cantante americana di origini abruzzesi dalla notevole voce e timbrica, come ben racconta Christian Calabrese nel sito hitparade Italia(con una piccola imprecisione: la versione su disco di Timy ha una introduzione, è quella di Mina a partire subito con la frase che porta all'acuto).


La versione di Timi finisce con un acuto ancora maggiore rispetto quello di Mina ma a comparare le due versioni è uno scontro fra titani...


Di recente Orietta Berti in un suo disco di cover fatte per buona domenica, il contenitore domenicale di canale 5 ripropone una versione alquanto più blanda (per l'arrangiamento non certo per la sua verve interpretativa) di questa splendida canzone.

Non osate ridere di Orietta Berti, una delle cantanti migliori che abbiamo mai avuto penalizzata solo da un repertorio non alla sua altezza. Ma quando Orietta sa azzeccare la canzone non ha nulla da invidiare alle altre grandi.
Guardare per credere.

Conigli sulla luna

Mentre mi documentavo sulla Phoenix sono imbattuto su you tube in un video ancora più "sorprendente" di quello che ho già postato.



Nei commenti al video si parla di costruzioni sulla Luna!!!
Mi ricorda alcune trasmissioni che, nei tardi anni 70, sulle neo-nate tv "private" concionavano su conigli sulla Luna !!!
Oppure, in tempi più recenti, la pubblicazione di un libro che dubitava l'uomo fosse mai andato sulla Luna puntualmente finito poi anche su internet...




Ora, se proprio ce ne fosse bisogno, potete leggere una accurata confutazione di tutte le "prove" addotte dai complottisti sul sito Gruppo Astrofili Columbia.

E' sorprendente come, sia nel caso in cui si adduca al complotto per affermare che certe conquiste scientifiche non sono mai avvenute (niente luna, etc..) o, al contrario, che i governi nascondano verità tenute nascoste dalla scienza ufficiale, in tutte le persone che credono ci sia un oltre al di là della scienza commettono lo stesso errore concettuale: questo oltre è contraddittorio, alieno, altro rispetto la scienza ufficiale.

Sono forme malamente camuffate di oscurantismo, di chi, in nome di una scienza a più ampio spettro in realtà vuole reintrodurre forme incontrollabili di superstizione e non democratiche: c'è sempre una sorta di esoterismo in queste rivelazioni; esoterismo, cioè verità rivelata, tenuta nascosta ai profani, ai non adepti.
Una vocazione antidemocratica che è aliena alla scienza: chiunque può verificare le affermazioni di uno scienziato, i progressi di una disciplina scientifica e se gli strumenti per fare scienza (e dunque anche le verifiche) sono complessi, lo sono non per una sorta di ermetismo esoterico (come vogliono i denigratori del sapere, scientifico o meno) ma per un'oggettiva complessità del mondo.

La causa di questo atteggiamento mentale è una sorta di diffidenza nei confronti della scienza che ha radici antiche e vari motivi ma che credo finiscano tutti nell'alveo del potere: il sapere rende liberi e meno controllabili.
Questo dà fastidio a molti, non solo ad agenti sociali come la Chiesa ma anche a singoli che limitati nei propri pensieri da una inesistente alfabetizzazione scientifica trovano più facile denigrare la scienza per poter continuare parlare di cazzate che studiare apprendere gli strumenti scientifici e parlare in termini corretti di delicate questioni.

Non c'è infatti bisogno di affossare la scienza ufficiale per affermare che l'universo pullula di vita oltre ala nostra e che se non abbiamo ancora ricevuto visite lo dobbiamo solo all'immensità dell'universo (e alla velocità massima in esso consentita...).

Un'alfabetizzazione scientifica assente in tutto il mondo occidentale ma qui in Italia pi che altrove...

Se poi aggiungiamo che nella visione paracrociana la scienza rende aridi e privi di sentimento (nella sempiterna e assurda opposizione con le materie umanistiche) il quadro della nostra ignoranza (e della nostra credulonità è bello che chiarito.
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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