12 agosto 2012

Antropologia dell'estate romana

Così, alla terza volta che vado a vedere i corti lgbtqi di Shape Shifter al Glamda al Vintage (Eh? Eeh? Eeehh???) mi sono ormai scafato e mi siedo davanti lo schermo alle 22 e 25.
I corti dovrebbero cominciare alle 21, cominceranno alle 22 e 20.


Dopo un paio di video che vedo da solo arriva mio cugino e nemmeno un video dopo anche il mio amico M. Mi ha invitato a vedere una mostra assieme, martedì prossimo,  e io oltre ad accettare il suo invito l'ho invitato a unirsi a me per vedere i corti  di stasera. La sua presenza è per me un indizio evidente che ha accettato.
I shift place con mio cugino (che mi dice stronza perchè preferisco M. a lui) e mi siedo vicino a M. che mi saluta e mi dice, ti ho scritto un messaggio su faccialibro, io penso si riferisca alla risposta al mio invito per stasera e gli rispondo non l'ho letto.
Poi vediamo tutti i corti, che sono in replica, ma, avendo io perso le prime due serate di Shape Shift (eeeh?) per me sono nuovi.

Intanto passa un mucchio di gente, un po' perchè dove fanno le proiezioni è un luogo di passaggio, una elevazione per la pista da ballo secondaria, che porta, tramite una discesa, a quella principale, un po' perchè si avvicinano le 23 (ora da cui si inizia a pagare) e la gente si accalca ai lati in attesa che finiscano i film e si cominci a ballare.

Così alcune ragazze, fregandosene che c'è gente che sta guadando moving pictures urlano nel fare le presentazioni, o nel rispondere al cellulare, o quando ridono, cosa che, si sa, si fa sempre gridando...

Non dico niente anche perchè per lamentarmi dovrei fare ancora più casino di loro (io sono uno.... va beh, pure due... ma loro sempre tante so'!) e poi quello è il tratto distintivo del posto. Infatti anche nelle serate delle settimane precedenti gli addetti e le addette all'annesso bar (questi posti si sostentano coi soldi delle vendite alcoliche...) nonostante non ci fossero avventori al bancone (visto che le persone presenti erano tutte a vedere i film) o forse proprio per quello, non avendo niente di meglio da fare, gridavano, urlavano, starnazzavano beatamente senza curarsi di noi. Soprattutto una faccia da cazzo con la barba che, lo potesse colpire una dissenteria amebica, urlava per intere conversazioni perchè l'audio dei film sovrastava la sua voce!!!

Da questo punto di vista il Gay Village ha personale molto più rispettoso e professionale. Che lavora, in silenzio, come gli schiavi. Ehm.

Tra gli astanti anche Toni, il mio megne ex boyfriend (va beh siamo stati insieme più di 20 anni fa ma gli ex non hanno scadenza, no?) che compare dal nulla e me lo vedo a 20 cm dal mio viso che mi dice buonasera e mi schiocca un bacio sulle labbra (ah questi ex!!!).
Intanto tra un corto e l'altro spero che replichino anche quello che ho visto venerdì scorso, del quale non ero riuscito a prendere gli estremi e che, dunque, sulla rete non avevo trovato. Così è e io esulto anticipando a M. e mio cugino che quello che stanno per vedere è un capolavoro (come so essere camp io nemmeno Amistad Maupin).

Poi i corti finiscono, una ragazza altissima e bellissima mi passa accanto senza nemmeno notarmi e io commento ad alta voce, e mica se po' fa così!
Inorridisci, guardami con ribrezzo ma non passar oltre senza curarti di me.
Mio cugino che da quando sa che non sono più un 6 assoluto nella scala Kinsey, ché anche io ho avuto la mia esperienza etero (unica, so far) dopo questo commento, lui che continua a tenere aggiornato il mio punteggio Kinsey,  mi fa scendere addirittura sotto il 5! Per un commentino! La ragazza era proprio notevole, avrei voluto vedere voi al posto mio... No, meglio di no.

Poi mio cugino se ne va per altri lidi (certi sardi a san Giovanni che non ho capito bene quale appeal abbiano su di lui...) e io e M. restiamo soli. Dopo una birra rinfrescante (5 euro in bicchieri di plastica, sì, ma generosi) scendiamo in pista, non quella dove ci troviamo, dove suonano Lorella Cuccarini e  Viola Valentino, e a me e M. già vengono le bolle, ma la pista principale dove Tyler De Naag propone le sue selezioni.
Non mi occupo di DJ, di musica da discoteca (già questa definizione tradisce la mia estraneità a certi percorsi musicali) questa, mi spiega M. è musica elettronica so solo che la sua musica, le sue selezioni, lei suoi interventi al mix mi hanno fatto ballare per ore come non facevo da tempo immemore (almeno prima della storia con Dani, quindi parliamo prima del 1998!!). Inzio a muovermi, a volteggiare, usando le braccia per dipingere disegni immaginari nell'aere. Circondato da pischelli (molti)  e pischelle (poche). M. mi è vicino,  mi guarda e mi sorride, poi anche lui si abandona al flusso della musica. E' stato lui a condurmi ai piedi del palco (io la musica o la ascolto da qua oppure niente...)
La selezione di Tyler è un flusso organico di suoni, vibrazioni, emozioni e pura energia che ti prende, ti sostiene, ti suggerisce come muoverti, come respirare e ti fa guardare all'energia che ti accomuna alle persone che ballano lì con te. Ti senti parte di un evento più grande di te nel quale sei collegato (collegata) con altre persone, tutte più belle e più giovani di te. Già, le persone. A parte una certa uniformità negli accessori (e-phone e smart phone a go-go) e nel vestiario, canotte scollacciate, camicie aderenti, pantaloncini a pinocchietto che lasciano scoperti polpacci tonici pelosi e abbronzatissimi (su scarpe da ginnastica con rigorosi fantasmini bianchi) questa gioventù non potrebbe essere più varia. Si va dai diciottenni con la pischella agli efebi esteti e gai, dai trentenni bamboccioni cui piacciono uomini e donne, ma uno sguardo all'altro sesso non è disdegnato, anzi... Dove una mente patriarcale e  luogocomunistica fraintenderebbe una certa libertà nel vestire e nel comportarsi e scambierebbe spinzettatissimi, tonicissimi, narcisi metrosexual ai quali piace la gnugna (e anche qui tradisco la mia vetustà. Io con gnugna intendo dire le per ragazze, à la South Park, non la cocaina...) per dei gay e dei pelosi, baffuti, calvi, rudi maschiacci gai per degli etero incalliti. Anche le ragazze si sbizzarriscono in mise da femminucce con tanto di minigonne ascellari o abitini lunghi, capelli cotonati, scie di profumo che ti inebriano, ovvero senza trucco, capelli cortissimi e delle canotte attillate su corpi così tonici che solo la forma leggermente diversa del seno tradisce il sesso di appartenenza (e io, leggendole come ragazzi, non mi infastidisco di scoprirle ragazze, mi piacciono nello stesso modo).
Qui ognuno bacia chiunque, certo solo dietro stretto invito, così io rimango a bocca asciutta.
Ragazzi che baciano ragazzi.
Ragazze che baciano ragazze, ragazze che baciano ragazzi senza soluzione di continuità, senza steccati, o argini, o diverse prossemiche della seduzione.
Così quando mio cugino, che ci ha raggiunti da quel di San Giovanni, nota l'ormone educatamente selvaggio commenta, col suo solito guizzo di genio, ecco qui siamo davvero liberi e mi sento gay anche io non come al mucca dove ti chiedono con voce melliflua e scheccante siete gay? e tu rispondi no!

Qui siamo davvero tutt* insieme ognuno col proprio portato di indentità diversamente esibita: diversamente etero, diversamente lesbiche diversamente gay, perchè qui ognuno esprime davvero se stess* in barba agli stereotipi di genere e di orientamento sessuale. e così anche le rare, rade e spaesate checchine da Mucca assassina si muovono con la stessa tranquillità, perchè qui ognuno ha davvero diritti di cittadinanza per quello che è non per il gruppo cui appartiene.

 Poi Tyler se ne va è già il turno di uno dei Dj residenti (cioè fissi) D_HANGERche ci fa ballare sì, ma non ha quella persuasione ipnotica di Tyler... Datride basta vederli dietro la consolle. Tyler balla con te, non sta mai fermo ha più energia di un vulcano, D-Hanger sembra impagliato... come la sua selezione musicale... opinione personale NATÜRLICH...


Oppure sarà che ormai M. se n'è andato e quindi , come insinua malignamente il cuggi per me la serata è finita (Ma che fai ? Lo lasci andar via così?! mi chiederà... 

Intanto si sono fatte le 4 e 30. Io sono decenni che non faccio così tardi a ballare. Per fortuna quella sera il cuggi ha la macchina invece che la solita sportiva ed ecologica bici e mi riaccompagna a casa.

Una serata così non si ripeterà. O si?
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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