8 agosto 2008

08/08/08

Si aprono i giochi olimpici di Pechino...

Dopo il mare, la piscina!

Ieri, grazie alla gentilezza di un mi amico (grazie Stefano, di tutto!) che mi ha ospitato nel suo albergo, sono andato in piscina. Un bagno, un po' di sole, la ricerca del mio enneagramma... ho passato una bella giornata ...in piscina!!! Quest'estate 2008 è la violazione (il superamento?) dei miei tabù, delle mie pozioni prese, dei miei "dati per scontato" (no al mare... il sole pizzica... No alla piscina il cloro m'infastidisce). Una elasticità che non s'addirebbe a un quarantatreenne e invece... Una bella estate!

C'era una volta Paso adelante

Cos'era? Settembre 2003, quando Italia uno propose alle 14.30 Paso Adelante, una serie spagnola, prodotta da Antena 3 che aveva spopolato anche fuori dai patri confini approdando anche in Italia?
Quella sigla era un richiamo al pranzo, alla mia nuova vita da convivente nella casa nuova (ristrutturata l'estate appena trascorsa) dava gioia di vivere e soddisfazione di aver raggiunto qualcosa... Lo so sentimenti un tantinello borghesi eppure sentiti davvero.
Ancora oggi mi struggo nell'ascoltarla, anche se la mia vita non è più quella di allora (o forse proprio per quello...) fa lo stesso effetto anche a voi?


Paso adelante
è stata una serie diversa, incentrata sulla danza, sul canto (che fu il primo a uscire di scena...) sul teatro, su rette da pagare, esercizi da fare, lavori da assolvere, sul sonno perso, sulla stanchezza e sulla paura di non arrivare a fine anno, ancora sui problemi di chi studia e su quelli di chi insegna e delle relazioni tra i due, che virò, ahimè, nelle stagioni successive, in una banale soap incentrata sul pettegolezzo e sulle relazioni sentimentali (la stessa sorte toccata alla serie statunitense Closer che nella terza stagione lascia troppo spazio alla vita provata di Brenda e del suo convivente, mentre nelle serie passate c'erano solamente dei piccolissimi flash rimanendo per il resto incentrato sull'indagine dell'episodio).
Al posto della passione per la danza e il canto troviamo la brama di diventare non già bravi ballerini ma famosi vip (come succede a Pedro, che si adegua subito al nuovo status sociale...), un tradimento dei principi delle prime due stagioni...

Vittima di un luogo comune internazionale, transculturale, Paso Adelante divenne l'ombra di se stesso, con ragazze incinta, uomini nudi, e niente più società (problemi lavorativi di Lola, del padre disoccupato, della mancanza di una madre etc...), cultura o orientamenti sessuali altri (l'unico perosnaggio gay venne bocciato e scomparve alla fine della prima stagione...).
Stanno dando le repliche su Italia uno guardate da voi e ditemi se esagero.

Paso adelante ha caratteristiche iberiche, diverse dagli standard americani cui siamo abituati: lunghezza maggiore per ogni episodio (quasi il doppio di quelli statunitensi) 80 minuti l'uno, con un'articolazione delle storie più radicale. Nel senso che in 80 minuti la nuova problematica dell'episodio viene risolta completamente (a differenza del telefilm da 45 minuti, o da 30 minuti, nel quale o ci sono problematiche più semplici da raccontare oppure una stessa problematica si dispone ad arco in più episodi (facendo diventare ogni episodio un po' puntata).
Italia uno ha pensato bene di trarre da ogni episodio originale delle puntate di 30 minuti dando alla serie l'aspetto di un racconto a puntate e operando dei tagli per meglio raccordare le varie parti (dati i tempi diversi in coda a un episodio italiano poteva esserci l'inizio di un episodio originale...).
Questo pessimo esempio di macelleria fatto da Italia uno (con il beneplacito di Antena 3 che poteva pretendere una riduzione più intelligente e meno grossolana) ha reso l'edizione italiana di Paso Adelante sensibilmente diversa da quella spagnola (e da quella francese altro paese in cui la serie, col nome di Un, Dos , Tres ha spopolato) e la dice lunga sulla considerazione che Mediaset (ma siamo certi che la Rai avrebbe fatto lo stesso) ha per i prodotti culturali che ammannisce al suo pubblico.


Basta confrontare la sigla italiana con quella italiana per rendersi conto della differenza.

sigla originale della sesta e ultima stagione

sigla italiana della quinta stagione

La paso adelante mania propose calendari album di figurine, diari... Sembra 20 ani fa invece sono solo una manciata di anni... ma il merchandising ha già scordato la serie. Non il pubblico italiano che continua a parlarne a vederne gli episodi e ad amarne i personaggi.
E io?....

Eureka!



La vignetta è vecchia, almeno del 1992 (data in cui mi è stata mandata via fax dalla mia amica Laura Tolomei)

Il senso della vignetta è chiaro. Mentre alcuni scienziati stanno guardando dentro un microscopio alle pareti sono appese le foto di alcuni geni ritenuti responsabili di alcune caratteristiche umane: fat gene (gene dell'obesità), gay gene (gene dell'omosessualità) worry gene (gene dell'ansia), alcoholic gene (gene dell'alcolismo).
Intanto irrompe nella stanza un altro scienziato che urlando Eureka annuncia ai colleghi di aver trovato il gene che ci fa credere che tutto sia causato dai geni.

Rido sempre quando leggo dell'origine genetica di un comportamento soggettivo (come quello dell'omosessualità) di comportamenti cioè che non sono riscontrabili oggettivamente (Come la dipendenza da alcool o l'obesità che hanno parametri certi, verificabili tramite i quali si può facilmente dire sei dentro o sei fuori) ma come si fa a credere che esistano geni della delinquenza, dell'ansia, dell'omosessualità quando sono comportamenti sociali con dei parametri variabili determinati non da fattori oggettivi e matematicamente determinati ma da fattori culturali determinati storicamente (Uno che sciopera è un delinquente? Per i padroni sì...).

Trovo questa vignetta la migliore critica che, prima ancora di entrare nel merito della genetica, rimane sul piano della logica, della cultura, della storia, del buonsenso.
Ma magari non per tutti.
Chissà forse dipende dal gene dell'imbecillità...
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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