9 marzo 2014

Quando la satira è ferocemente maschilista: sullo sketch irricevibile, discriminatorio e misogino di Virginia Raffaele contro la donna (e non la ministra) Maria Elena Boschi


A Ballarò lo scorso 4 marzo è andato in onda uno sketch  nel quale è stata presa di mira la ministra Maria Elena Boschi, Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il parlamento, ritratta come una donna priva di qualunque consapevolezza politica che, incalzata da alcune domande del giornalista, maschio, se la cava sgranato gli occhi e sorridendo mentre l'immagine diventa flou e in sottofondo vanno le note di Francis Lai tratte dal film Un uomo e una donna mentre appena accomiatatisi la ministra si trasforma in una gatta.




Non è la prima volta che nel fare satira di un uomo politico si usa un suo aspetto fisico e lo si esagera, basta pensare alla imitazione di Gasparri fatta da Neri Marcorè.




In quel caso però lo sfottò delle caratteristiche fisiche e comportamentali della persona era un dettaglio in più che sia andava ad aggiungere al motivo politico dietro la satira.In questa satira se si dipinge Gasparri come ignorante non è per offendere l'uomo ma per satirizzare sulla legge delle telecomunicazioni da lui scritta a uso e consumo di Berlusconi.

Invece nella imitazione della ministra Boschi da parte di Raffaele non ci sono contenuti politici, critiche all'operato politico della ministra ma solo una critica alla donna che è diventata ministra perchè è bella e irretisce il giornalista con la sua bellezza svagando domande semplici semplici* sul programma di governo di Renzi (come fosse lei il primo ministro).

A vedere la vera ministra intervistata da Lucia Annunziata, mi sembra che Maria Elena Boschi sappia il fatto suo.




Quella di Virginia Raffaele (o chi per lei non so chi le scrive i testi) quindi non fa satira sul personaggio pubblico ma contro la donna bella.

E questa non è satira ma linciaggio morale.

Non una imitazione dunque come scrive Repubblica,  ma  una umiliazione della donna, delle donne, della quale la ministra si è risentita.

Alle parole di protesta del suo partito Michele Anzaldi,  segretario della commissione di Vigilanza Rai, ha scritto una formale lettera di protesta alla presidente della Rai, Anna Maria Tarantola chiedendole se ritenesse opportuno che un ministro giovane, che finora ha dimostrato preparazione e capacita', fosse ritratta come una scaltra ammaliatrice.
Questa difensa della Ministra ha dato fastidio a molti maschi che sui giornali hanno difeso per principio la satira guardandosi bene dall'entrare nel merito dello sketch.

Pregiudizi sessisti? Stucchevoli stereotipi di genere che si usano contro le donne? Quote rosa o pinkwashing , il belletto maschilista? La settimana prima, la Raffaele aveva preso in giro Francesca Pascale, non si possono pretendere da lei imitazioni di uomini, e poi, in studio, quando la finta Boschi scuoteva la chioma, c’era Ale Moretti (Pd) che rideva di gusto.
Non saremo feroci come Jena (Riccardo Barenghi) che su La Stampa aveva cartavetrato la ministra: «Se esistesse il reato di manifesta incapacità la ministra Boschi sarebbe indagata».
Scrive Aldo Grasso sul Corriere che non spiega però che nello sketch non si spiega perchè la ministra sarebbe incompetente, facendo riferimenti a dichiarazioni o scelte politiche della vera ministra come Marcorè faceva con Gasparri, ci si limita a spiegare l'incompetenza della ministra con la sua avvenenza, che, in realtà, non spiega niente.
Se c’è una cosa che Maria Elena non sopporta è di essere dipinta come bella più che come brava. Proprio non la sopporta, sin da quando sfoggiò alla Leopolda un paio di scarpe tacco 12, leopardate. Non sopporta di essere oggetto di sguardi maliziosi e di pettegolezzi da bar di provincia, come se fosse arrivata in Parlamento per grazia ricevuta. Tanto che l’altro giorno un gruppo di parlamentari del Pd, capitanate da Alessandra Moretti, ha messo nero su bianco l’indignazione: “Basta battute sulla bellezza”. 
Scrive Allessandro De Angelis sull'Huffingotn post.

Mi chiedo dove sia la critica all'operato politico.

Mi chiedo perchè se una ministra indossa un tacco 12 questo tacco può esser usato contro la sua competenza professionale senza argomentazione alcuna.

Il maschilismo talmente sfacciato che rasenta la misoginia che è IL male di questo paese.

La ministra Boschi, in un twitter ha dato fatto sapere che allo sketch di Raffaele ci ha riso sopra.






Io, che sono meno signore di lei, invece ci vomito sopra, possibilmente in faccia ai suoi autori e alle sue autrici.




*domande anche ideologiche visto che il giornalista le chiede come mai hanno deciso di andare al governo senza di essere eletti secondo la vulgata ormai passata come vera che il sistema politico italiano sia presidenziale e non parlamentare...)
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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