11 giugno 2008

Il libro della settimana: La gratuità è un furto

Sto leggendo un libro interessante che dovrebbe dimostrare la necessità del mercato per la differenziazione dell'offerta culturale.

Finora (l'ho comperato iersera mentre mi recavo a vedere lo spettacolo di Giancarlo Cauteruccio) è un libro deludente, approssimativo e pieno di semplificazioni oltre che di qualche vistosissimo svarione:
(...) la musica (...) entra progressivamente nelle case grazie alle tecniche di registrazione e diffusione del suono che sono andate via via migliorando grazie al fonoautografo (Scott de Martinville, 1856), al fonografo (Edison, 1877), al grafofono (Bell, 1880) infine al grammofono (Berliner, 1898). Quelle macchine sonore si inserivano, all'epoca, nella scia innovativa del telefono, del telegrafo e della radio (...).
Denis Olivennes La gratuità è un furto edizioni Scheiwiller, Milano 2008, pag.38 il corsivo è mio.


Mentre dà informazioni sulle successive evoluzioni del fonografo toppa in pieno le date delle invenzioni secondo cui il fonografo dovrebbe immettersi nella scia.
Vediamo.

Il telegrafo (a fili)viene inventato nel 1832 da Samuel Morse.

Il telefono è stato inventato da Meucci (come riconosciuto nel 2002 anche dal congresso degli Stati Uniti) nel 1860, andrebbe dunque dopo e non prima nell'elenco proposto dal nostro...

La radio (intesa come telegrafo senza fili, cioè ancora incapace di trasmettere la voce umana ma solamente suoni, non come emittente che trasmette musica e informazioni) è del 1896 (quando Marconi presenta il brevetto in Inghilterra, e gli verrà concesso l'anno successivo).
Quindi solamente il Grammofono di Berliner è successivo al brevetto (inglese) della radio.
Ma quanti dei lettori del libro penseranno alla radio come telegrafo senza fili e non alla radio commerciale capace di trasmettere voce ("telefono senza filo" al quale, tra l'altro, Marconi cercò di opporsi...) e musica che viene commercializzata solamente negli anni 20 ?

Ecco un altro esempio di importanza della storia...


Tra l'altro il fonoautografo era una macchina che trascriveva graficamente il suono (per studi scientifici)...
L'apparecchio era costituito da un corno che concentrava il suono su una membrana cui era fissata una setola di maiale. Inizialmente il mezzo di scrittura era un vetro annerito col fumo, su cui la setola incideva il tracciato. Successivamente fu impiegato un foglio di carta annerito fissato su un cilindro, una soluzione simile a quella adottata successivamente da Edison. I
n un'altra soluzione era utilizzato un rotolo di carta.
L'impiego era limitato come strumento di laboratorio per studi di acustica, con funzione simile al moderno oscilloscopio. (fonte Wikipedia)

...ma non poteva essere letto e ritrasformato in suono in alcun modo (dunque c'entra più coi sistemi di registrazione del suono che con quelli di riproduzione...)



Purtroppo qualcuno di recente si è presa la briga di restituire suono alle vecchie registrazioni del fonoautografo, e qualcuno ha pensato bene di retrodatare la prima registrazione sonora al 1860 (normalmente accreditata al 1888 con i fonografo di Edison) come fa, sulla rete, fra tanti, il blog di mytech.

C'è anche un video su Youtube...



Bullshit. Nessuno ha mai potuto sentire quella registrazione prima d'ora perché non era stata effettuata per essere riprodotta...

Il fonografo di Edison aveva la particolarità di incidere il suono (e poterlo riprodurre) su un cilindro (Edison lo aveva preferito al disco perché la velocità tangenziale era costante , a differenza di quella del disco, maggiore verso il bordo esterno e minore verso quello interno, nel disco è la velocità angolare a rimanere costante...). L'incisione avveniva su di un foglio di stagnola (che ricopriva un solco) sulla quale venivano incise con una punta le oscillazioni causate dal suono su di una membrana.
Il suono così registrato poteva essere riprodotto facendo ripassare sulla stagnola la puntina collegata una membrana più elastica.

Quindi lo stesso apparecchio registrava e riproduceva il suono.

L'apparecchio era ancora rudimentale e venne diffuso nelle fiere.



Nel 1880 dai laboratori Bell uscì un modello implementato di fonografo ribattezzato grafofono che aveva sostituito la stagnola con la cera e grazie mentre un braccio snodabile riduceva la pressione della puntina sulla cera ottenendo solchi di minor dimensione (e dunque una maggiore durata del cilindro...).
Dopo l'uscita del grafofono Edison rimise mano alla sua idea e presentò un modello migliorato concorrenziale a quello di Bell. Ma entrambi le invenzioni hanno il limite: il cilindro non è duplicabile a differenza delle incisioni su disco di Berliner.

Il grammofono di Berliner invece incideva lateralmente oscillando a sinistra e destra, evitando così l'effetto della gravità che rendeva l'incisione del fonografo e del grafofono meno efficace...).
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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