19 gennaio 2007

Halal? Sì, grazie!

Cavalcata per motivi xenofobi dalla Lega e dal quotidiano Padania la campagna di sensibilizzazione contro la macellazione rituale degli animali (quella Halal islamica, ma non quella kosher ebraica)* è balzata all’attenzione dei media in seguito all’interrogazione parlamentare della Lega Nord al ministro degli interni Amato, il quale si è rifatto alle norme, italiane ed eurocomunitarie, che prevedono “un'esplicita deroga per le macellazioni che avvengono nell'esercizio di culti religiosi".

A differenza della macellazione italiana che obbliga prima del dissanguamento allo stordimento dell’animale (quasi sempre per elettronarcosi vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Macellazione) la procedura Halal e quella Kasher prevedono che l’animale venga dissanguato ancora quando è cosciente.

Ora quale dei due metodi, una sorta di elettroshock che ti fa svenire o una morte per dissanguamento, sia meno cruento non so stabilire con certezza. Sull’argomento macellazione la mia possanza (la mia ciccia) non mi permette di nascondere la mia vigliaccheria, ogni volta che, consumando carne, ignoro il problema. Certo è che una visita agli impianti di macellazione occidentali renderebbe ridicola ogni accusa di crudeltà alle macellazioni rituali (d’altronde quanto contadini sgozzano il maiale dopo averlo stordito?). Insomma sulla macellazione non mi sento di dare lezioni di civiltà a nessuno. Ma non è questo il punto.

Amato conclude la sua risposta all’interrogazione parlamentare dicendo “Se devo concludere con un pensiero ammetto di dare questa risposta con un qualche disagio personale: con il massimo rispetto per tutte le fedi religiose e per i loro riti, vivrei più felice in un mondo nel quale nessuna religione attribuisse al proprio dio il bisogno di essere glorificato e celebrato attraverso la sofferenza di qualunque creatura. Ma questo lo dobbiamo rimettere alla comprensione di chi lo deve comprendere".

E qui Amato equivoca enormemente. La macellazione kasher e quella halal sono macellazioni rituali per il consumo di carne non per l’espletamento dei riti religiosi. Anzi, da un certo punto di vista, le norme religiose sull’uccisione di animali per il consumo alimentare riconoscono la sacralità della vita dell’animale, come viene ben spiegato in un articolo pubblicato da OLIR che fa bene il punto sulla questione e che riporto qui di seguito.

La religione ebraica e quella musulmana prevedono che la carne, per potere essere lecitamente consumata dai propri fedeli, debba provenire da un animale macellato secondo alcune regole precise: esse sono volte a sottolineare il significato sacro che accompagna l'uccisione di ogni essere vivente e, almeno in passato, servivano ad assicurare il rispetto di alcune essenziali condizioni igieniche e sanitarie.

La macellazione rituale è divenuta di recente oggetto di dibattiti e polemiche perché, secondo una larga parte dell'opinione pubblica e degli esperti, il rispetto delle regole religiose implica un incremento della sofferenza dell'animale: questi infatti viene immobilizzato secondo tecniche particolari e viene ucciso senza essere previamente stordito. Le leggi della maggior parte dei paesi europei (tra cui l'Italia) prevedono apposite deroghe per rendere possibile la macellazione rituale senza previo stordimento dell'animale.

Il problema è acuito dall'immigrazione in Europa occidentale di un largo numero di musulmani, che ha conferito alla macellazione rituale un rilievo quantitativo sconosciuto fino a pochi anni or sono. In alcuni paesi (per esempio la Francia) i mattatoi non sono in grado di far fronte alla domanda di macellazioni rituali in occasione di alcune festività musulmane: queste macellazioni vengono quindi compiute in maniera incontrollata, suscitando comprensibili reazioni.

Dal punto di vista giuridico il nocciolo del problema si colloca nella compatibilità tra il diritto di libertà religiosa (che sta alla base della macellazione rituale) ed il rispetto degli animali, che impone di risparmiare loro ogni sofferenza evitabile.
(leggete l'intero dossier )

Quello che mi preoccupa è che, invece di confrontarci apertamente con queste norme di origine religiosa e stabilire quali tra le due sia veramente meno cruenta (davvero non sono in grado di stabilirlo) ci si assesta sulla differenza culturale, senza mettere in discussione le proprie (in un confronto costruttivo, per migliorare sempre norme ed etica) riconoscendo all’altro il diritto alla diversità impipandosene se quel rito è migliore o peggiore. Se migliore dovremmo farlo nostro, se peggiore non dovremmo consentire venisse applicato sul nostro territorio, sarebbe un abbassamento degli standard di qualità della vita nostra e, in questo caso, anche degli animali.

I valori democratici cedono il passo ad un’identità altra con la quale non entriamo in confronto dialettico perché quello che preoccupa è l’interscambio culturale, che viene ancora oggi fascisticamente percepito come meticciato, ibridazione, mescolamento delle identità, tutte cose da evitare come la peste, a costo di creare delle deroghe ad hoc in nome di una diversa appartenenza, religiosa, etnica, culturale.

La stessa distorta idea di democrazia e di relativismo che fino a qualche tempo fa negli ospedali dello stivale induceva medici e infermieri a ricucire le donne infibulate dopo il parto per rispetto della cultura di provenienza.

Io credo che la democrazia sia confronto, conoscenza reciproca, e dove ci sono confronti e conoscenze, c’è anche uno scambio, quello che ha sempre funzionato nel mondo e ha permesso la proliferazione della cultura, d’altronde il tabù dell’incesto non si basa su evidenti ragioni genetiche? Ebbene la nostra società è incestuosa, non vuole mischiarsi con altre culture e preferisce invece che avere interscambi con esse (cosa molto diversa da chi dice “tu vieni del mi paese e devi rispettare le mie di regole”) stabilire eccezioni e deroghe alle proprie leggi così nessuno cresce, così quando un musulmano viene in Italia non cresco né io né lui ….

*alāl (حلال, alāl, halaal) è una parola araba che significa "lecito". In Occidente si riferisce principalmente al cibo preparato in modo accettabile per la legge islamica. Per un approfondimento vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Halal

*Kosher: E' l'insieme di regole religiose che governano la nutrizione degli Ebrei osservanti.
La parola ebraica kosher significa conforme alla legge, consentito, le regole principali derivano dalla lettura della Bibbia. La macellazione rituale viene detta Shechita. Per un approfondimento vedi http://www.italykosherunion.it/pages/kosher.html


12 gennaio 2007

io ...scanto*



Sarà che la si sente in radio in tutti i momenti della giornata (chissà i soldi che si sono beccati le radio per programmarla così spesso...).

Sarà che la canzone ha fin troppo successo (ma non perché la canta lei ma perché è bella) (infatti provate ad ascoltare l'originale, mille volte, meglio).

Sarà che invece il nuovo singolo di Mina non l'ho mai sentito in radio

ma se ascolto ancora una volta quella prugna secca (nel senso di lassativo) cantarla
giuro che la strozzo con le mie mani

bastaaaa



*scantare (in siculo)= spaventare

11 gennaio 2007

attenzione rischio SPOILER
si parla della trama del film THE PRESTIGE, se non lo avete ancora visto NON leggete il post....




Un film che confronta due geni della prestidigitazione, del trucco, dell'effetto speciale, entrambi pronti a sacrificare la propria vita, uno dei due dividendo l'identità con quella di un gemello (lo si score solo alla fine del film) meglio di un sosia per numeri di dislocamento spaziale, l'altro che, grazie a una macchina inventata da Tesla(chi era costui?)\David Bowie (l'unico buon motivo per andare a vedere il film...), che duplica le persone (oltre ai gatti e ai cappelli) sacrifica se stesso uccidendo ogni sera per annegamento la copia (nella vasca famosa di Houdini) o l'originale perché la macchina non si limita a dulicare ma (per effetto probabilistico della fisica quantistica, questo lo dico io non il film...) disloca a volte l'originale in un altro punto del teatro a volte la copia per cui non si sa mai quale dei due andrà a morire affogato nella vasca...

Insomma un'ideuzza che nemmeno a Star Trek sarebbe sembrata degna di sviluppo e che Chris Nolan affronta in un film noioso, farraginoso, smoderatamente pletorico. sviluppasenza la minima fantasia cinematografica.
Anzi quando la diegesi del film dovrebbe sostenere l'idea della duplicazione ( nel film la si intuisce benissimo ma da buon americano Nolan che considera il pubblico una massa di deficienti deve alla fine mostrarti non i cadaveri dei tanti morti affogati, ma una serie infinita di vasche con dentro ad ognuna un cadavere..., per farti capire che ogni sera si ripeteva l'omicidio. Non era più semplice rovesciare l'acqua col cadavere?!?!?!) con un impianto visivo da perfetto trucco cinematografico (quando uno dei protagonisti ricorre al sosia per l'effetto di dislocamento spaziale ed ovviamente il sosia è sempre lo stesso attore, Nolan ricorre al trucco di montaggio di usare un campo controcampo facendo vedere di spalle un sosia dell'attore!!!!) maldestro tentativo di metalinguaggio pasticciato e approssimativo, mentre c'era magari bisogno di un effetto visivo, di un trucco da vero prestidigitatore e far vedere sulla scena lo stesso attore sdoppiato (come fa star Trek TNG 15 anni fa).
Insomma un disastro un film da dimenticare e un regista da ridimensionare...
Se già Batman Forever era satto deludentissimo questo The Prestige segna la fine delle speranze per Chris Nolan propmettente regista... Memento deve essere stato l'eccezione i film successivi la sua aurea mediocritas...

3 gennaio 2007

Astarte Syriaca

Qualche tempo fa capito sul sito degli Astarte Syriaca.

Gli Astarte Syriaca è l'ex gruppo di Daniele (chi mi conosce sa di chi parlo, chi no ciccia). Dopo vicissitudini varie Daniele ha lasciato il gruppo e adesso nella biografia non viene nemmeno riportato il suo cognome... Ho postato quindi un intervento che qui riporto:

...certo che, nella "non corta" biografia del gruppo" il cognome di Daniele "amico di Alessio con il quale aveva già lavorato in passato" CORSI potevate mettercelo, visto che mettete il cognome di chiunque altro abbia contribuito al formarsi del gruppo, e tutti sappiamo quanto Daniele vi abbia contribuito, a cominciare dal nome del gruppo, che è una sua idea.

Ma d'altronde la spocchia che da sempre caratterizza la gestione del gruppo da parte dei due componenti senior della band non è acqua... Certo non è nemmeno classe, ma questo è un altro discorso...

Qualche giorno dopo ricevo, privatamente, questa risposta:

innanzi tutto Buon Natale anche a te,

procedo per punti:

1. il cognome di Daniele non c'è perchè non c'è mai stato. Evidentemente è stata una dimenticanza del 2003 perchè io ho solo fatto copia incolla da quei giorni ad oggi.

2. se dovessi raccontare ogni particolare allora dovrei anche specificare che Daniele proprio in quanto amico etc... ci ha lasciati a ridosso di un disco e di una data molto importante come spalla ai Metamorfosi (10 marzo 2006).

3. il punto 2 è stato motivo di grandi problemi logistici, organizzativi ed economici per tutti noi (non so per Daniele) perchè abbiamo dovuto bloccare tutto, trovare subito un sostituto e provare, provare provare fino al giorno prima del concerto con un cantante che, poveretto, se la faceva sotto (e lo capisco!!!).

se ben ricordi io ho deciso, d'accordo con Ale, di "riprendere" Da nel gruppo per dargli una seconda possibilità, ma la seconda volta è stato lui a decidere di darsi a gambe levate proprio sul più bello.

Insomma per farla breve non mi sembra di dovergli altro anche perchè, della sua dipartita, ho avuto solo notizia via email: non mi ha degnato neanche di una telefonata.

Comunque grazie per l'appunto, se di questo si tratta, anche se in futuro ti prego di lasciare al privato le questioni private e di discutere in pubblico quelle pubbliche. Il guestbook è pubblico.

ciao ciao

Andrea

Andrea è il tastierista del gruppo.

Allora decido di pubblicare sul guestbook (purtroppo in tre tronconi… per motivi di durata dei post consentita dal guestbook) la mia replica ad Andrea, e anche sul mio blog, tanto per gradire…!

Ciao Andrea,

ho letto la tua mail e non ci siamo proprio.

Non è in nome dell’amicizia che Daniele CORSI ha diritto ad avere anche il cognome nella biografia del gruppo, sono i lettori del sito che hanno diritto di conoscerne il cognome, per rilevanza biografica, per precisione storica, per correttezza scientifica, come si dice.

Non offendere la mia intelligenza cercando di giustificarne l’omissione dicendo che “il cognome di Daniele non c'è perchè non c'è mai stato”. E allora? Ché forse une errore perché è di vecchia data è meno errore? Evidentemente – continui – è stata una dimenticanza del 2003 perchè io ho solo fatto copia incolla da quei giorni ad oggi”. Ma dai Andrea, che considerazione hai di te stesso? Pur di non ammettere, non dico la deliberatezza dell’omissione, ma l’atto mancato, il lapsus, preferisci definirti uno distratto, impreciso, pasticcione, che fa copia incolla senza rendersi conto di quel che pubblica?... L’alibi (infantile) del «Non è colpa mia ma di chi ha scritto il pezzo» non regge: poco importa chi è l’autore dell’omissione (Alessio credo), essendo il sito intitolato all’intero gruppo ogni membro è responsabile dei suoi contenuti. Infatti ti preoccupi subito di giustificare l’omissione del cognome adducendo motivi di brevità o di opportunità (“se dovessi raccontare ogni particolare allora dovrei anche specificare che Daniele proprio in quanto amico etc...), ma neanche questi reggono: davvero le cinque lettere del cognome CORSI avrebbero allungato la biografia in maniera irreparabile? Qualunque sia il “crimine” commesso (lasciarvi a ridosso di un disco e di una data molto importante), fosse anche solo per la cronaca, il cognome del …criminale va riportato!

È evidente che tu (e forse Alessio, non so, sei tu che mi scrivi, non lui…) hai del rancore nei confronti di Daniele per come si è comportato nei confronti del gruppo e tuoi (non mi ha degnato neanche di una telefonata). Che Daniele abbia avuto dei comportamenti discutibili è indubbio ma questo non giustifica l’omissione del suo cognome, e il tono piccato della tua replica dimostra che ho colto nel segno: sei arrabbiato con Daniele e ti “vendichi” eliminando quasi del tutto la sua presenza dal sito. Ma così facendo non è solo a Daniele che manchi di rispetto ma, cosa ben più grave, manchi di rispetto ai visitatori del sito e ai fan del gruppo privandoli di un’informazione completa, per dei motivi personali (è stato cattivo, e quindi gli faccio un dispetto, tie’!) nemmeno foste adolescenti alle prime armi… È per questo che io sono intervenuto sul guestbook e mi meraviglia la tua intimidazione finale: “Comunque grazie per l'appunto, se di questo si tratta, anche se in futuro ti prego di lasciare al privato le questioni private e di discutere in pubblico quelle pubbliche. Il guestbook è pubblico. Sei tu che per dei motivi personali, per rancore, derubrichi il cognome di Daniele dal sito e vieni a dire a me di non parlare di cose private nel guestbook che è pubblico? Il fatto stesso che mi hai scritto una mail privata, invece di rispondermi sul sito, dove la reprimenda, se davvero il mio intervento fosse stato di natura privata, avrebbe avuto maggior efficacia, esponendomi al pubblico ludibrio, dimostra la considerazione che hai dei tuoi fan e dei visitatori del sito, che è praticamente nulla. L’altissima considerazione che hai invece di te stesso traspare benissimo quando dici: “se ben ricordi io ho deciso, d'accordo con Ale, di "riprendere" Da nel gruppo per dargli una seconda possibilità, ma la seconda volta è stato lui a decidere di darsi a gambe levate proprio sul più bello”. Che magnanimità!!! Tu e Alessio (gli altri due componenti del gruppo contano meno dei turnisti…) avete deciso di “riprendere” DA(niele) nel gruppo e Daniele invece di esservene eternamente grato vi lascia prima di un concerto! Che cattivo!!!!

Ma siamo onesti. Quando avete buttato Daniele fuori del gruppo, perché, secondo te e Alessio, non studiava abbastanza e non cantava sufficientemente bene (anche questo avete omesso ai vostri fan), lui ha accettato la decisone senza fiatare e non vi ha mai chiesto di rientrare nel gruppo. Siete voi che (per dei motivi che ignoro) lo avete richiamato e gli avete chiesto di rientrare negli Astarte. Certo se il vostro atteggiamento nei confronti degli altri componenti del gruppo è gestito dall’alto di cotale spocchia (proporzionale al successo che il gruppo riscuoteva, quando, ti ricordo, il cantante era ancora Daniele), capisco che Daniele (e anche molti altri componenti del gruppo a quanto pare… chissà perché?), sia fuggito a gambe levate lasciandovi alla vigilia di un concerto importante.

Il fatto che tu consideri questi miei rilievi privati la dice lunga sulla gestione non democratica che tu e Alessio avete nei confronti del gruppo (ti ricordo che le canzoni dei Beatles restano dei Beatles anche se sono state scritte quasi tutte da John Lennon e Paul McCartney).

L’omissione del cognome del primo cantante del gruppo, oltre al mancato riconoscimento di quanto Daniele abbia fatto durante gli anni in cui ha cantato per gli Astante (facendovi vincere concorsi e riscuotere recensioni favorevoli nelle quali la sua voce non era giudicata malevolmente come avete fatto tu e Alessio), è un falso storico, un’omissione ingiustificabile della quale dovrete rendere conto ai visitatori del sito e i vostri fan. Per questo motivo pubblico la tua risposta e questa mia replica sul guestbook del sito. Che i fan e i visitatori del sito sappiano come sono andate le cose e siano loro a giudicare se questi rilievi sono personali o no.

Neanche mezz'ora fa ricevo un'altra risposta, sempre per mail privata che riporto di seguito.


Ciao Alessandro,
innanzi tutto volevo specificare che delle tue elucubrazioni non credo importi a qualcuno nè tantomeno ai visitatori del nostro sito e quindi ho appena cancellato i tuoi interventi dal guestbook.
Che dire, non sei il primo che scrive i fatti propri sul guestbook e non sarai neanche l'ultimo, ovviamente la maggior parte dei messaggi che riceviamo indica la pochezza tutta made in italy dei nostri amati conterranei che invece di essere contenti quando qualcuno comincia ad ottenere piccoli risultati, rosicano e ti rovesciano addosso tutta la loro violenza.
Per questo ho sostituito il guestbook vecchio con uno nuovo a prova di spam e di volgarità varie, ma non basta.
Beh, tu almeno sai scrivere e non ricorri a questi mezzi per farci arrivare la tua... come la dobbiamo chiamare ? Boh, sinceramente non lo so nemmeno io ma credo che ti roda per qualcosa, comunque non sono affari di coloro che visitano il nostro sito
Tornando alle puntualizzazioni: io non cerco scuse adducendo ad una dimenticanza del 2003, ma ti spiego come è andata sottolineando che non è per cattiveria ma per sbadataggine che la parola "Corsi" non compare nel sito.
Di solito nella band si prendono le decisioni insieme ma, quando è rientrato Daniele, gli unici membri rimasti eravamo io e Alessio, quindi non è spocchia ma necessità se solo noi due abbiamo deciso di ritentare (ritentare ti piace di più di "dare una seconda possibilità" ?) con Daniele
Quando parli dei Beatles rileggi bene la biografia ufficiale, sul discorso chi ha scritto cosa etc... ci sono opinioni assai divergenti.
Se ti ho risposto per email non è per nascondere qualcosa, ma per evitare a tutti quanti una scenata modello "isola dei famosi" e via dicendo e qui ritorniamo alla bassezza dei nostri amati connazionali. Io ti credevo un po' più originale, senza offesa, per carità !!!
Mi sembra di aver detto tutto.
Se vuoi scrivine un articolo da qualche parte ma sappi che i messaggi sul guestbook verranno cancellati da me personalmente anche perchè ritengo i mezzi di comunicazione l'espressione meno azzeccata di democrazia e quindi li gestisco come tali. Non mi sembra che stampa o TV si comportino tanto diversamente quindi non stupirti: se vuoi spiattellare in giro i fatti nostri fallo ma non sul nostro sito.
Bye
Andrea


La mail si commenta da sé.

Comunque sta di fatto che sono stato censurato....

Qualcuno dirà che me la sono cercata.... e avrebbe ragione...

Ecco cosa gli ho risposto (ad Andrea intendo non all'ipotetico qualcuno!!!)

Prendo atto.
Non credere di spaventarmi né di zittirmi perché hai cancellato il mio post sul guestbook.
Non scriverò "un articolo da qualche parte" e comunque ti ringrazio per la concessione che mi fai "autorizzandomi" a scriverlo...
Vedi, gli idioti come te si puniscono da soli, dimostrando, coi loro comportamenti, la propria nullità.
Ti compatisco.
Augurandoti ogni bene perché la tua lunga vita testimoni la tua pochezza, umana e professionale.
Alessandro

Accetto suggerimenti per non lasciare cadere la cosa...






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