6 settembre 2008

Perchè ce ne frega del bosone di Higgs.

E mentre, come un'onda inarrestabile, basata su un'eco emotiva coltivata sul pressoché totale analfabetismo scientifico di chi scrive (cazzate) sulla rete (per tacer dei giornalisti e di sedicenti scienziati), a proposito di uno degli esperimenti (sono sei) che verranno effettuati quando il LHC (Large Hadron Collider) entrerà in funzione, leggo da più parti la stessa domanda, fatta già 9 anni fa da una voce autorevole, una vera giornalista che, ahilei, è digiuna di qualunque conoscenza scientifica.

La domanda è: ma a cosa servono questi costosissimi esperimenti? Non contribuiscono a salvare dal cancro o dal buco dell'ozono, o dall'inquinamento...

E mentre gli scienziati più giovani del CERN (Centro europeo per la ricerca) hanno messo in rete un video che a tempo di rap racconta l'esperimento e rassicurare la gente (fonte La repubblicadel 5 sett)...



...e Marco nel mio post precedente dedicato al LHC risponde nei commenti a questa domanda, dimostrando che anche in passato esperimenti apparentemente privi di effetti pratici hanno avuto effetti positivi per l'Uomo, volevo riflettere su questa domanda, sulla sua natura profondamente reazionaria, misoneista, oscurantista, antiscientifica.

A che serve una canzone? O un quadro? Un film? Contribuisce alla ricerca sul cancro un romanzo? E un nuovo videogioco? Una consolle di gioco? Una bella fotografia? La divina commedia? Una scultura di Rodin? Allora rinunciamo a tutte queste cose?

Che cosa significa questo ipocrita e ridicolo utilitarismo?

La ricerca teorica produce Conoscenza, che dovrebbe essere il massimo fine dell'uomo, perché la conoscenza emancipa.

Se tutti quelli che, leggendo le ecolalie di qualche "giornalista" si sono lasciati convincere dalle sue cazzate, avessero avuto un minimo di conoscenza scientifica, si sarebbero sottratti all'umiliazione intellettuale di scrivere sciocchezze, non si sarebbero fati prendere per i fondelli, sarebbero stati più liberi, perché avrebbero saputo.

Invece non solo non sanno nulla ma vorrebbero far sprofondare la Terra nella stessa ignoranza in cui vivono loro, più o meno ignari, più o meno fieri di non sapere...

Per fortuna qualcuno, sa.

Trovo davvero umiliante dover rispondere alla domanda di chi, come Milena Gabelli, apre bocca senza aver collegato prima il cervello e chiede:

Ma quali benefici usciranno da queste collisioni? Riuscirete a trovare il modo di sconfiggere il cancro? O di risolvere il problema energetico?
.

L'unica risposta seria che mi viene in mente è:
e tu, cara Milena, col tuo programma Report riuscirai a trovare il modo di sconfiggere il cancro? O di risolvere il problema energetico?

Se questi sono gli esseri umani del 2000 varrebbe davvero la pena che un buco nero ci risucchiasse tutti quanti...
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Etichette

altri blog (41) arte (32) astronomia (1) bollettino ufficiale sullo stato del mio umore (58) capitalismo (1) celentano (1) chez moi (1) chez Tam (3) chez Tam (sans Tam) (1) chiesa (4) cinema (138) classismo (1) co (1) comunicazioni di servizio (26) controinformazione (7) cultura (76) diario (92) dieta (3) diritti (1) dischi di Mina (1) ecologia (30) elezioni (6) eventi (78) femminile dei nomi (1) femminismo (1) festival del film di roma 2009 (3) festival di cinema (1) festival internazionale del fil di Roma 2010 (4) festival internazionale del film di Roma 2009 (9) Festival internazionale del film di Roma 2011 (10) festival internazionale del film di Roma 2012 (2) festival internazionale del film di Roma 2013 (1) Fiction Fest 2009 (2) Fiction Fest 2010 (2) Fiction Fest 2011 (1) Fiction Fest 2012 (1) Ficton Fest 2012 (2) fiilm (2) film (1) foto (5) giornalismo (1) informazione (135) internet (1) kate bush (1) La tigre di Cremona (1) letture (4) libri (12) lingua (1) maschilismo (18) mina (2) Mina Cassiopea (1) mina da 1 a 50 (97) Mina Fan club (1) Mina Mazzini (1) Mina Orione (1) misoginia (5) musica (246) neofascismo (56) netiquette (6) omofobia (6) parigi chez moi (1) patriarcato (2) politica (318) politiche del corpo (202) pregiudizi (1) pubblicità (29) radio (3) razzismo (3) referendum 2011 (1) ricordi (21) ricorrenze (54) sanremo (3) sanremo 2010 (2) scienza (60) scuola (43) sessismo (60) sessismo nella lingua italiana (1) Sony (1) spot (3) star trek (1) storia (126) teatro (36) tecnologia (7) traduzioni (1) transfobia (1) tv (82) video (183) Warner (1) X-factor (1) X-factor 5 (2)