2 novembre 2007

The Manhattan Transfer

La prima volta li sentii di notte, alla radio, quando la Rai trasmetteva raistereontte. Era il 1983 e avevano appena pubblicato l'album (come si diceva allora...) Bodies and Souls. La canzone trasmessa era This Independence".




Fu un colpo di fulmine che, come si dice, non è ancora finito.
In tutti questi anni da vero fan li ho visti in concerto una quindicina di volte. La prima volta fu nel 1986 ad Umbria Jazz, l'ultima quasi un anno fa, all'auditorium, in quel di novembre.



Dei Man-Tran ho sempre ammirato la capacità di passare con disinvoltura da brani decisamente pop come Who, What, When, Where, Why a brandi decisamente jazz, o fusion, o a classici della canzone. Anche loro, come Mina, hanno costellato la mia storia da quel lontano 1983 fino ad oggi (anche se il repechage del dixieland degli ultimi dischi non mi ha convito molto, d'altronde allora andavo matto per i Subsonica, figuriamoci!!!).
eccoli nella vecchia formazione con Laurel Masse al posto che sarà di Cheryl Benthyne

Laurel è di origini francesi... ed eccoli a interpretare un brano scritto da Michel Jonasz... prima che sapessi persino chi fosse!!!


estate 1983 "riparavo" latino, studiandolo con una professoressa buffa, un po' pazza, che abitava, credo vi abiti ancora, a piazza Pio XI. Una sera io e lei a cena fuori e questa canzone a suggellare due cuori soli, due anime incuriosite del creato ma senza qualcuno con cui condividere l'ebbra gioia che la curiosità sa dare...





Un piccolo omaggio a un gruppo che ancora c'è, anche se quei tempi sembrano andati per sempre....

Bollettino ufficiale sullo stato del mio umore n° 10

Questa mattina, mi son svegliato,

e, mentre facevo colazione, ho sentito su rainews 24 (trasmesso da raitre) un deficiente (non so chi sia...) affermare che oggi il nucleare è pulito (sic!).

Faccio un giro su internet e tutti dicono che, ma sì dai, il nucleare ha fatto progressi da gigante negli ultimi vent'anni (da quando cioè gli italiani si sono espressi con ben 4 referendum per interrompere la produzione di energia nucleare nel paese) e oggi può essere considerato sicuro.

Nessuno però parla delle scorie radioattive (quelle messe nei fusti, recentemente scoperchiati da un terremoto in Giappone...) e che, insomma, le centrali saranno pure sicure (ma il film Sindrome Cinese dovrebbe aver detto una parola definitiva sull'argomento) ma le scorie dove le mettiamo?
Ma già, che ci frega, tanto sarà un problema che risolveranno figli e nipoti (e poi dicono che la famiglia è un valore in crisi per via dei gay!, mah!). domani sul sito di rainews dovrebbe essere disponibile l'intervista, così potrò essere più preciso su quanto affermato dal deficiente.

intanto eccovi un po' di link per meditare e ragionare informati.
sul referendum
sulle posizioni di chi ancora oggi vuole il nucleare
sull'incidente in Giappone e un altro in Francia
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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