26 luglio 2006

...meno quattro!

Mancano quattro giorni alla mia partenza.
Cio� al ritorno a Rome, Italie.
Casa...
Chez moi.

Oh si'! L'emozione c'�, il ritorno, il rientro, gli amici da chiamare le foto (poche...) da fare vedere, le (dis)avventure da raccontare... i ricordi che mi struggeranno il cuore, soprattutto quella vista del Centre Pompidour e, pi� in l�, Notre Dame che ho ogni mattina appena mi immetto in rue Rambuteau, pochi metri dopo casa "mia" qui a Parigi...
.... Le prime sere ero sempre li', a Notre Dame, seduto a contemplare i ragazzi parigini, cosi' pieni di joie de vivre, sia che rimorchiassero una ragazza, o facessero i giocolieri col fuoco...
Mi sono anche chiesto come possa essere la vita da boh�mien... tutte le sere in piazza a fare il tuo numero, contare i soldi guadagnati in piazza... e poi cosa? Una birra e la tua ragazza? mmmm

Mi sembra davvero tanto tempo fa e non solo due settimane, quando mi sentivo mancare il respiro, all'idea di essere solo... Non solamente in senso fisico (ora invece � tornata Rosa... e poi ci sono due sue amiche fantastiche, Maria e Mano), ma esistenziale. Solo, solo con me stesso....

Ora invece che inizio ad abitruarmi a questa vita Parigina, a sentirmela addosso, a sentire che mi si conf�, ora, la devo abbandonare...

Penso a Cirillo che dopo due settimane di vita patrizia a casa di Daniele e Bruno (e, a quanto pare, anche di Carla e Gino...) � tornato a casa sua (mia) solo anche lui per ginta...
Ma almeno a casa mia a Roma a giorni alternati qualcuno viene ad annaffiare il gatto e a dar da mangare alle piante... A me chi mi annaffia? Parigi... quando si mette a piovere come stasera...
Almeno mi seccassi o dimagrissi...

Insomma....

Sono tornato normale (se mai lo sono stato...) con la pigrizia che impera...
dovevo (dovro'?) scrivere almeno tre post: uno sul viaggio nel viaggio... � Bruxelles, dove due miei amici si sono sposati... Uno sul comportamento conviviale dei parigini.... e un'altro... boh, non ricordo! e che diamine un po' di sorpresa!!!

Invece non ho scritto nulla... non ho nemmeno risposto alle mail... (vero Silvia?) mannaggia a me!!!!

Tornero' a Roma pi� stanco di prima, provato, ma psicologicamente pi� in equilibrio di quando son partito...

Meno quattro!

17 luglio 2006

what ever happend to baby jane????

...beh lo sapete come sto qui a Parigi; o li' a Roma, solo; cio�, single e, solo ora mi rendo conto, ho reso la mia vita, con ridicola coerenza, una sequela di rinunce: ad amici (perdonami Tamara, credo tu sia quella che ha pagato di pi� questo mio celibato alla padre brown), a gioie varie (quelle dello spirito almeno perch� in quanto ai piaceri della tavola....), al rispetto del mio corpo...
Una solitudine che ora non mi parla, non mi rappresenta, non mi conduce pi� come prima, ma che, al contario, mi spaventa, mi mette paura, mi toglie il respiro... come se dopo Parigi non ci fosse ancora vita ma l'oblio.
E' la prima volta che ammetto di non sapere come risolvere una difficolt� oggettiva, nemmeno la morte di mia madre mi aveva tolto la sicumera che ora mi manca, mi fa cadere, mi fa esitare...

o forse � solo il couscous au mouton di ierisera ....

10 luglio 2006

Le mal de tuoi (Michel Jonasz)

J'ai eu le mal de toi fallait qu'j'te l' dise
Et je l'ai gard� longtemps
Avant que cette blessure d'amour se cicatrise
Il m'en a fallu du temps

Mon coeur ne battait plus que pour me dire
Mais qu'est-ce que tu fais j'attends
Si j'ai plu personne � aimer
Qu'est-ce que qu'on va d' venir
Fais gaffe on n'ai plus vingt ans

Il en a fallu des heures o� l'�me s'enlise
Comme dans des sables mouvants
Avant de retrouver le go�t aux heures exquises
De la doucer du printemps

C'�taiat un ciel de pluie une ombre grise
De l'aube au soleil couchant
Comme une pr�sence de toi qui s'�ternise
Qui n' peut plus s'oublier vraiment

Mon coeur s'arr�tait quelquefois
comme pour me dire
Un jour ce sera fini vraiment
C'est de ne plus savoir aimer qui fait vieillir

Il en a fallu des heures o� l'�me s'enlise
Comme dans des sables mouvants
J'ai eu le mal de toi fallait qu'j'te l' dise
Et il revient de temps an temps

Pane e cioccolata....

No,
non è la mia dieta qui a Parigi, ma la sensazione di stare dentro un film (Pane e cioccolata di Brusati, appunto) che ho provato stasera tornando a casa dopo la proiezione di Star Trek...
I parisien erano un po' già (chissà come avrebbero festeggiato avessero vinto loro...) tranne qualcuno che inneggiava all'Italia e qualcun altro no... Davanti a Notre Dame la piazza ha fischiato a un inopportuno gruppo des italiens che gridava forza Italia!!! (o forse erano berlusconiani e io non ci ho capito niente...).
Comunque.
Mentre tornavo a casa (scusate se insisto ma fa la sua porca figura dire tornato a casa mentre sto a Parigi...) camminando per via Beaubourg, incrocio due gruppi di Italiani, con tanto di bandiera e/o visi dipinti col tricolore (qualcuno pù sobriamente solo tre strisce sugli zigomi...) che urlavano a squarciagola rispettivamente: La società dei magnaccioni; O sole mio.
I parigini sorridevano a tanto folclore, io mi dissociavo e facevo finta (di non essere italiano, di non essere...), ridendo tra me e me (mica tanto, anzi piuttosto sguaiatamente, vuoi vedere che agli occhi parigini il vero spettacolo sono stato io...?) perché, una volta di più, mi immedesimo in Nino, il personaggio interpretato da Manfredi nel film di Brusati che, sul treno che dovrebbe riportarlo in patria dalla Svizzera non riesce proprio a rassegnarsi ai suoi compatrioti che sono più veri del peggiore cliché sugli italiani (pizza e mandolino, 'na voce e 'na chitara...).
Non è per mania di protagonismo ma, come Nino, non mi sento rappresentato nemmeno un po' da slogan e bandiere, non sopporto l'adeguarsi a un sentire banale, perché serializzato, prevedibile, standardizzato dove, insomma, l'individuo scompare nel peggiore prodotto della società industriale, la massa...

E poi... la società dei magnaccioni... ma che volgarità!

8 luglio 2006

... volevo suicidarmi a Parigi ma il cinema mi ha salvato...

...mi capita tra le mani un programma di una rassegna cinematografica e tra i titoli che ti vedo? Ma si! proprio lui STAR TREK The Motion Picture, il film che conosco by heart e che non mi capita di vedere in pellicola da almeno 18 anni e lo fanno domani sera, alle 21... dove? A Parigi. Ah... A Parigi. Un momento!!! MA IO SONO A PARIGI!!! Riguardo il programma e sono troppo contento per rendermi conto che la proiezione fa parte di una rassegna (ahimè già cominciata, e pensare che io ero già qui... quasi quasi mi deprimo... No, meglio di no) dedicata al grande Robert Wise!!!! (se non sapete chi è avete tempo fino al 29 luglio per infomarvi, che il 30 torno e vi interrogo!!!). Cincischio nelle tasche generose del pantalone lungo taglia XXL (son due-tre giorni che a Parigi piove e fa nuvolo...) per prendere il cellulare e vedere l'ora e mi accorgo che anche oggi riesco a vedere due film, in versione originale con sottotioli francesi...
Rue Champollion... dov'è?! Ecco allora che entro in un Kiosque e chiedo informazioni in francese con la mia pronunica timida e malsicura... (devo suonare qualcosa come: "Scuzi, signuara... uno informaziona... dofe e via Champollion?) La signora è di mondo e mi capisce subito. Mi spiega dove andare. Io vado. Strada facendo mi asserraglio in un capannello e scopro che distribuiscono bibite gratis (ah la pubblicità!) cosi' dico merci e prendo la mia lattina, poi scorgo un altro capannello e, messa la prima lattina nella tasca dei pantaloni (sono generose, ricordate?), ne agguanto un'altra, la apro e la bevo, conteporaneamente a una signora sulla sessantina che, entusiasta come me della fresca novità, mi dice: "C'est bon, non?" commentando con una risata sincera (io, con gran finezza rispondo con uno oue, invece che oui, cosi' burino ma cosi' burino...). Ma ormai la magia è fatta. La vieille dame mi parla come fossi un parisien, sto andando al cinema (e cosa c'è di meglio al mondo? NULLA) a vedere DUE film di Robert Wise ed ecco che improvvisamente la depressione sembra sparita (come sono volubile...) Parigi non mi sembra più cosi' odiabile (la petite... come ho potuto???) anzi sembra mi parli di nuovo benevolmente e sono felice.... Dentro alla sala, mentre aspetto che le luci si spengano, penso che il cinema mi ha salvato la vita (e la vacanza) e mi sento stupido a non aver visto prima una soluzione così a portata di mano....

2 luglio 2006

La ville Lumiére 2


Finalmente sono arrivato...
Nulla è come me l`ero immaginato (né l`aereo, né la casa, molto parisienne ma anche molto spartana), ma il bello delle vacanze é anche l`imprevisto, presumo.
Intanto canticchio "Amore, io ti conosco appena e già ti devo dire addio... (chi sa leggerà e capirà...)

1 luglio 2006

La ville lumière!

... ascoltando Angel Eyes, mentre il cuore pensa a qualcuno e la mente è tutta rivolta a Parigi dove, finalmente, dopo un viaggio programmato sin dall'agosto del 2005, arriverò domani pomeriggio, scrivo due righe per annunciare una serie di post parisiens (anche se apprezzo l'augurio di Antonio che mi ha detto che non ne avrò il tempo...).
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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