1 settembre 2008

dalla retorica alla realtà: aggressione fascista ai danni di tre ragazzi

E quella che doveva rimanere una chiusa retorica
Ci uniamo alle mobilitazioni adesso o aspettiamo che accada ancora?
nel post dedicato alla serata per ricordare l'assassinio di Renato Biagetti per mano (e lama) fascista, si è trasformata, purtroppo, in realtà.

Dopo la conclusione della serata, tardi, dopo le 3.30 di notte, tre ragazzi sono stati circondati da un gruppo di 10 fascisti e aggrediti con spranghe e coltelli, uno ha subito una ferita di 15 cm alla coscia e ricoverato al CTO.


«Avevano le teste rasate, erano armati di coltelli e catene: si è trattato di un vero e proprio agguato premeditato». Così Emiliano, 27 anni, descrive l'aggressione. I giovani sono stati medicati all'ospedale Cto della Garbatella: il più grave, Fabio Sciacca, ha una prognosi di 7 giorni perchè accoltellato a una coscia. «Dopo il concerto, intorno all'una di notte - racconta Emiliano - ci siamo spostati al centro sociale Pirateria che dista poche centinaia di metri dal parco dove si è svolto il concerto. Alle quattro abbiamo deciso di tornare a casa, la strada era deserta: dopo alcuni metri abbiamo sentito delle grida, dieci ragazzi vestiti con magliette nere e teste rasate hanno cominciato ad insultarci, quindi, si sono avvicinati e ci hanno aggredito». I tre, secondo quanto racconta il giovane, sono stati presi a calci e pugni e feriti con armi da taglio. «A Fabio sono state inferte almeno tre coltellate ed una lo ha ferito alla coscia e, una volta a terra, preso a calci in faccia. Anche io sono stato picchiato e scaraventato con violenza a terra». L'aggressione è durata pochi attimi. «Dopo averci colpito - spiega ancora - sono fuggiti a piedi. Si è trattata di una vera e propria provocazione di stampo neofascista, in una serata in cui ricordavamo un nostro compagno, ammazzato proprio da estremisti di destra» (fonte Corsera).

Ieri sera (sabato 30), intanto, le prime mobilitazioni. I militanti dei centri sociali, dal "Pirateria" all´Acrobax, hanno organizzato un corteo itinerante musicale che dal parco Schuster ha attraversato Ostiense e Testaccio fino a viale Trastevere. Alla manifestazione ha partecipato anche Teresa, la mamma di Fabio: «Ci siamo stancati di vedere i nostri ragazzi in terra feriti. Dobbiamo almeno difenderci e perciò questa sera sono qui». Il Comitato delle Madri per Roma città aperta, di cui fa parte anche Teresa, sta pensando di organizzare un´iniziativa davanti al Campidoglio contro quella che definiscono non una rissa o un regolamento di conti, ma una vera e propria aggressione fascista, come quella che ha ucciso Renato. «Vogliamo chiedere ad Alemanno di prendere una posizione chiara» spiega la donna «perché stanotte la sicurezza non l´abbiamo vista» (fonte Repubblica).
Il fatto grave è che queste aggressioni ci sono purtroppo da diversi anni, ma da quando Alemanno è diventato sindaco sono ancora più politicamente legittimate, nonostante quel che dica il sindaco stesso.

«Esprimo ferma condanna per questo grave episodio di violenza che, secondo le testimonianze delle vittime, sembra essere di natura politica. Mi auguro che gli inquirenti siano in grado di assicurare subito alla giustizia i responsabili di questo gesto criminale, verificando con assoluta certezza se dietro di esso esista una forma organizzata di estremismo di destra». «Alle vittime dell’aggressione va la mia piena solidarietà - continua il sindaco - e invito tutte le forze politiche cittadine a vigilare affinché non si inneschi una nuova spirale di violenza politica in città». (fonte La stampa).

Ma, come dice L'unità.

Gianni Alemanno ha condannato l’episodio dicendo che si augura «che gli inquirenti siano in grado di assicurare subito alla giustizia i responsabili di questo gesto criminale, verificando con assoluta certezza se dietro di esso esista una forma organizzata di estremismo di destra. Alle vittime dell'aggressione va la mia piena solidarietà e invito tutte le forze politiche cittadine a vigilare affinchè non si inneschi una nuova spirale di violenza politica in città». Lui quella violenza la conosce bene, fin da tenera età.

per una rassegna stampa più completa cliccate qui.

Ecco il comunicato stampa del centro sociale Acrobax

Roma. Comunicato stampa del centro sociale Acrobax sull'uccisione di Renato

A due giorni dall’uccisione di Renato Biagetti, il ragazzo di 26 anni accoltellato a morte sul litorale romano, gli amici e le amiche di Acrobax hanno diramato questo comunicato stampa: “Alle cinque di mattina del 27 agosto scorso, all’uscita di una iniziativa raggae sulla spiaggia di Focene, una ragazza e due ragazzi sono stati aggrediti a freddo da due individui.
Chi ha ucciso Renato è sceso dalla macchina con il coltello in mano ed ha mirato direttamente al petto, ferendo anche le altre due persone.
Renato, a seguito delle ferite riportate, viene portato cosciente all’ospedale Grassi di Ostia; dopo un’attesa inspiegabile e inaccettabile di circa due ore viene operato e muore alle 12.00.
Non si è trattato di una rissa tra balordi all’uscita di una delle discoteche del litorale romano, ma di uno dei tanti episodi che si iscrive dentro un clima sociale, politico e culturale di intolleranza determinato dalle destre in Italia. Infatti, la serata di sabato era organizzata da un’associazione di compagni legata a Rifondazione comunista che gestisce il chiosco Buena Onda, dove si concludeva una rassegna di musica reggae. Nel laboratorio della destra radicale romana, dove da tempo confluiscono diverse anime della destra fascista estrema e istituzionale, queste pratiche vengono legittimate, protette e alimentate.
Non sappiamo ancora se questi delinquenti abbiano legami organici con questa destra radicale, ma sicuramente queste pratiche ci ricordano da vicino le tante aggressioni a spazi sociali e alle persone che li attraversano che si sono ripetute nella città di Roma come in molte altre città d’Italia negli ultimi mesi”.
(fonte Carta)

CFR. anche Indymedia

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pochissimo
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