25 novembre 2008

...di quella pira

...possiam bruciare tutti.
E' già cominciata!
Non si limitano più ad attaccare i cinesi, i froci (che, si sa, appartengono ad un'altra razza) ora attaccano i diversi tout court magari quei senza tetto, barboni, clochard... Quelli che si pensa sono lì per sfiga, o perché scansafatiche... Mai che qualcuno pensi che c'è anche,chi, in quel mucchio, ha scelto quella come stile di vita.
Intanto il barbone ha un nome Andrea Severi.
E' italiano, anche se terrone.
Siamo tornati alle origini di un paese campanilista e razzista... E' cominciata ora gli italiani danno fuoco ad altri italiani, basta poco per essere considerati inferiori, diversi, sacrificabili.
Gli inquirenti hanno subito precisato che non si tratta di un gesto con matrice politica. Solito equivoco lessicale. Volevano dire partitica. Perché la matrice politica c'è, eccome. Bruciare un essere umano è un gesto politico. L'enormità del gesto fatto da 4 ragazzi qualunque è talmente incommensurabile che non c'è pena che possa dirsi adeguata, non c'è progetto rieducativo che tenga.
E di fronte a quel gesto io non vedo una vittima e 4 aggressori ma 5 vittime.
Perché quei ragazzi sono vittime quanto il barbone. Sono cellule cancerose di una società che rimane in vita solo per l'accanimento terapeutico dei potenti di turno.

La prossima volta basterà un elemento non conforme ancora più irrilevante per essere bruciati.
Anzi è già successo, sempre al nord, nella fascistizzatissima Verona.
E' cominciata, i normodotati iniziano ad aggredire tutti i reputati diversi. Già il vostro vicino vi guarda strano e voi guardate strano lui...
Ricordate il finale amaro di Un borghese piccolo piccolo?

Cominciate a metter sacchi di sabbia alla finestra...

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bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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