4 agosto 2008

Tutti al mare! (500mo post!)

Grazie a Silvio (grazie Silvio, grazie!) dopo ANNI sono tornato al mare. Io che ormai ci avevo rinunciato, che mi raccontavo che il mare non faceva più per me, che il sole pizzicava la pelle per colpa del buco d'ozono, che al mare mi sentivo soffocare, quando ormai credevo che per tributare il mio immenso amore per il mare, per il sole, per l'abbronzatura, avessi solo il ricordo dei tempi che furono, quando andavo al mare tutti i gironi e Brusati commentava splendidamente la mia abbronzatura, e il rimpianto per un Alessandro che ora sentivo di non essere più ieri sono tornato al mare. Ho permesso ai raggi del sole di scaldarmi, di ricaricarmi, di temprarmi, di abbronzarmi (e, dopo tanti anni, la mia pelle si è solo abbronzata e non arrossata...), di rilassarmi, di commuovermi e capire che ieri è ancora qui, che il mare non mi ha dimenticato e io non ho dimenticato lui.
Certo tante cose sono cambiate da allora: nuovi modernissimi treni per il Lido di Ostia (e non più quei treni anni 50 dove io e mia madre, negli anni 80 ci dannavamo di caldo e di sale, al ritorno da una giornata al mare), recinti con cartelli di raccomandazione e avvertimento per le zone naturiste della spiaggia, dove puoi prendere la tintarella integrale, senza costume, senza niente come mamma ti ha fatto, tutto nudo... Una volta tutto il litorale era anche per i nudisti, che convivevano con altre realtà (ricordo un sabato mattina di mare con Mariù, nel 1984 dove, a poche decine di metri di distanza convivevano coppie etero e gay, insieme a nonne coi nipoti, ragazzi che fumavano canne e sigarette, tutti insieme, tutti legati dalla sororanza di chi non aveva bisogni di ghetti e di recinti ma si sentiva espresso nella propria individualità proprio in mezzo a un coro vario, diversissimo ma non per questo antagonista). L'autobus che una volta si fermava ai cancelli, costringendoti a una passeggiata di un paio di km sulla spiaggia per raggiungere quella di Capocotta, detta dai frequentatori "il buco" adesso arriva fino al villaggio Tognazzi e passa con una frequenza impressionante (allora se lo perdevi ti mettevi a fare l'autostop, il prossimo era capace di passare dopo 40 minuti...). I chioschi costruiti abusivamente sulle dune sono ora autorizzati ma anche omologati, uniformati, allora era una gara a chi era più fantasioso, e poi ogni zona era caratterizzata da una musica diversa (se volevi sentirla, bastava rimanere vicino al chiosco, altrimenti di allontanavi di qualche centinaio di metri i chioschi erano più radi all'epoca) ora niente musica e tanta uniformazione...

Ricordo di un articolo terribile di repubblica, del 1993, dove la spiaggia di Capocotta era descritta come un losco girone di prostituzione maschile (!!!):
Sulla spiaggia di Capocotta, seminascosto dal labirinto ondoso delle dune, il via vai è incessante sin dalla mattinata: ci sono già uomini nudi perché è luogo di nudismo, ma anche per accelerare gli incontri; ci sono i tossici, gli "strafattoni", c' è un arabo accampato sotto una tenda arancione e blu; ci sono giovanotti con pranzo al sacco, sia quel che sia.
(l'articolo, pessimo, è di a Laura Laurenzi, Repubblica - Venerdì, 2 aprile 1993).

Oggi nessun viavai, le dune sono chiuse al pubblico, per "preservare la flora locale" anche se qualche ardito, a chiappe al vento si inoltra dietro i meandri della macchia mediterranea. L'impressione non è di un girone infernale ma di una strana fauna, innocua, pittoresca e un po' naif.
Io non bado a nessuno e rimango sul mi asciugamano verde pisello (ehm...), nuovo di zecca, a prendere il sole, a leggere una bellissima introduzione al Sogno di una notte d'estate di Shakespeare e non mi manca nemmeno la musica che, allora, usciva copiosa dalle cuffie del mio walkman... E solo come la vita sa fare ritrovi le abitudini di allora e ti sembra che il tempo non sia passato.
Grazie Silvio!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo Alessandro,
per non dire della grande Gabriella come commento alla fine...
Anche a me mi ci hai portato una volta...
Ti ricordi?
Io però, timido e arrogante sono rimasto in costume...
Un bacio
anto

Alessandro Paesano ha detto...

Certo che mi ricordo!
Ti avevo promesso fasti e bulli da spiaggia invece ricordo che, eravamo quasi solo noi. Pochissima gente, tanto vento, e una tristezza immensa per una magnifica estate che andava a finire. Eppure erano solo i primi giorni di Settembre!!!

Timido forse sì, era (ed è) parte del tuo fascino, arrogante n, anzi forse l'arrogante ero io a spogliarmi lì, da solo, davanti a te... L'abbronzatura non ne avrebbe risentito ma sono un fanatico dell'integrale con tutti i corollari ridicoli che ciò comporta.
Beh che ne dici? Ci andiamo insieme al mare, prima di settembre, quest'anno?

Anonimo ha detto...

Mare? Perchè quello del litorale romano è mare? Fate un salto in Sardegna, Calabria, Sicilia, Puglia, Toscana, Liguria (5 terre) e concordiamo la giusta definizione di Mare!!!
:-)))
(Giusto per rimanere in tema di timidezza ed arroganza da spiaggia)
Herm

Alessandro Paesano ha detto...

Mi sono bagnato nel mar di Sardegna, in quello di Sicilia, e di Lampedusa. In quello toscano, romagnolo e in quello delle marche, nel mare ligure e anche in quel lo campano...
Ma io cerco il sole e la spiaggia e non l'acqua. Ma ho anche imparato ad accontentarmi nella vita e in quanto al mare, se proprio dobbiamo parlare di competizione, quello italiano non è il primo che mi viene in mente per parlare di mare cristallino... meglio uno qualunque degli oceani che quel lago sporco che è il mediterraneo...
Certo fra tutti i mari quello romano è forse il peggiore ma proprio come ogni scarrafone anche ogni pozzanghera è bella al bagnante suo.
E tu Herm? In quale mare hai la fortuna di bagnarti?

Anonimo ha detto...

Io sono solo BAGNATO.... mmmm si!!

Anonimo ha detto...

Immagino che paolo m. non si riferisse propriamente al mare...
Al contrario di te Ale quando parlo di mare penso proprio all'acqua, spiaggia e sole vengono dopo. Non riesco ad apprezzare le giornate passate a fare la lucertola senza un bel bagno rigenerante. Tra l'altro alla spiaggia in particolare preferisco scogli o materassino sull'acqua...
Permettimi poi di difendere comunque il mediterraneo (ma ci sono argomenti su cui abbiamo un'opinione condivisa? :-) ) indubbiamente gli oceani sono un'altra dimensione, ma il nostro mediterraneo si veste di colori unici cui probabilmente mi legano ricordi ed affetti troppo importanti.
Il primo bagno di mare ogni anno lo considero un vero e proprio rito di purificazione e di ritorno alla vita.
Ho davvero la senzazione fisica che il corpo si nutra del contatto con l'acqua assorbendo sali, minerali, energia consumata nell'anno... quest'anno forse non ho avuto subito questa sensazione e la cosa mi ha come spaventato... poi immediatamente ho realizzato che ero così "assetato" e "scarico" da averne ancora più bisogno... come quando il cellulare è proprio scarico e se lo metti sotto carica non compare neanche l'indicazione di carica in corso...
Vabbè... avrò annoiato abbastanza te ed i lettori del tuo blog... quest'anno la Puglia mi ha già fornito il primo bagno e di nuovo Puglia e Sicilia mi aspettano per continuare a ricaricarmi... Nelle passate stagioni l'acqua di lago è stata un accettabile compromesso alla distanza da mari capaci di ricaricarmi a dovere...
Herm

Alessandro Paesano ha detto...

Il mare rigenerante. Certo. Il sole da solo non basta. Sole + acqua. Siamo più simili di quanto non credi. Però forse io mi accontento di più. E anche le acque marroni del litorale romano mi sembrano abbastanza rigeneratrici. L'importante è che siano salate. L'acqua del lago e della piscina mi sembrano meno ristoratrici, almeno, fino a ieri...

Anonimo ha detto...

ammetto il mio pregiudizio sul mare romano come su quello roma...gnolo :-)
L'acqua di lago è per me una scoperta nuova degli ultimi anni, dopo un bel pò di diffidenza reciproca ora comunichiamo con cordialità se non ancora confidenza...
Herm

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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