7 settembre 2007

Slave to the Rhythm













Nel 1985 Grace Jones esce con un album unico nel suo genere Slave to te Rhythm, prodotto e scritto da Trevor Horn . nel quale ripropone per ben 6 volte, con arrangiamenti diversi, la stessa canzone (precedentemente pensata per i Franky Goes to Hollywood) che dà titolo all'album.
Una sorta di concept album al contrario nel quale un bel pezzo pop diventa l'icona stessa della riproducibilità tecnica, una stessa melodia rivisitata da stili, strumenti e ritmi diversi...

and check out this one too!!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Ale,
sono arcicontenta che qualcuno si sia ricordato di quel geniaccio di Trevor Horn. Egli fu il creatore, appunto, anche dei Frankie goes to Hollywood, unico gruppo degli anni '80 a NON essere ricordato neanche un po' - e si sono ricordati di cani e porci - e che è stato uno dei veri innovatori del pop!Per quanto riguarda Miss Jones (ricordo ancora l'intro recitato di STTR :"Use your force.Use your defects. Then you gonna be a star. Ladies and gentlemen, miss Grace Jones.Jones. Slave. To The Rhythm."), credo che STTR sia un album non anni '80, ma semplicemente eterno; può essere ascoltato fra una decina d'anni e non perdere nulla della sua forza. E' infatti secondo me un album non di musica pop, ma sul senso stesso del pop. Abbiamo diverse basi ritmiche, una sezione di fiati che richiama le big bands, la voce di Grace Jones che declama e s'innalza...E'un compendio del 20° secolo.

Anonimo ha detto...

Ehm, ho dimenticato miss Shirley Bassey : la sua versione di STTR è quasi una dichiarazione di guerra, in mezzo ad un balletto di giovanotti in mutande nere e ginocchiere che più camp non si può!Grazie Ale!

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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