Una canzone del 1971, minore in un certo senso, almeno per me. Troppo "da vecchi" quando la scopersi a 16 anni (fu uno dei primi dischi che comperai...) e dimenticata dopo perché troppo drammatica.
Mi ricordo una discussione in macchina, con Rosa e Sabrina, a proposito del modello di donna che Mina proponeva con questa canzone di rinuncia e di moglie che resta al fianco dell'uomo che l'ama. Rosa ne era disgustata io e Sabrina intimamente estasiati... Un amore totale da vivere o da ricevere...
Andavamo a Villa Adriana, dove avremmo incontrato una guida fantastica (alla quale strappai una mail con la scusa delle foto, mai più contattata...). Quella sera avrei conosciuto Andrea... Primo ottobre 2005, ormai preistoria...
Stasera ritrovo questa versione live e capisco del torto che ho fatto al pezzo. E' una canzone datata ma Mina ne dà un'interpretazione perfetta, tecnicamente inconcepibile (con quei fiati sul "sempre" ripetuto, senza il minimo sforzo) ma lo stesso molto sentita e interpretata.
Insomma, un capolavoro.
Eccovela.
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