2 maggio 2008

Il bivio? I deliri di un demente.

Tornato a casa stanco dal concerto del 1° maggio, dopo aver visto un quarto d'ora dei Cesaroni (che continua a proporre trame improbabili affrontando temi anche delicati con la grazia e l'eleganza di un elefante, questa volta un prete di ritorno dall'Africa ha una strana malattia, che si scopre essere il virus di Ebola, e siccome la dottoressa cattiva non dà i risultati delle analisi ai due Cesaroni, perché Ezio "non ce la fa" a ritirare i risultati di persona, entrano di soppiatto nella stanza dove sono tenuti i risultati e Cesare leggendo "RH positivo" trasecola pensando che Ezio sia positivo al virus...) attendo che inizi la puntata de "Il bivio", il programma condotto da Ruggeri, dedicata alla storia di un trans che si opera per diventare donna e che fa innamorare di sé un gay che , per amor suo, decide di "diventare" (sic!) etero.
Non vi tedio coi particolari, basti sapere che un guru indiano (c'entra l'India con tutta la vicenda...) spiega "tutti questi cambiamenti" con il fatto che, evidentemente entrambi i personaggi in questione (la trans e il gay) vogliono tornare ad essere quel che erano in una vita precedente. (Se sto svenendo io mi immagino il Santo Padre...).

Poi, in studio mentre i due in questione vedono un delirante filmato nel quale si mostra loro cosa "sarebbe successo se" (appunto la vita alternativa ipotetica ricostruita dagli autori del programma) una didascalia a scorrimento ci annuncia che i due protagonisti della puntata dovranno di lì a poco decidere se sottoporsi a "ipnosi regressiva" per scoprire che cosa erano stati nelle vite precedenti.

Ma questa è la trama del film L'amica delle 5 e mezza (Usa, ) di Vincente Minnelli, con Barbra Streisand (nel ruolo della tran... ehm della reincarnata) e Yves Montand in quello dello psichiatra ipnologo (si dice così?!). E io che mi lamentavo dei Cesaroni!!!

Ecco, sarà che ormai è di moda, ma di fronte ad atteggiamenti così disinvolti esce in me il peggiore dei miei lati fascisti, ma io Il Bivio lo chiuderei con la stessa disinvoltura con cui il programma dà per assodato che la metempsicosi sia un dato di fatto e non un modo di vedere le cose religioso, che in realtà non ha nessun riscontro scientifico (e nemmeno culturale, è come usare gli oroscopi per impostare la propria vita...) da associarlo all'ipnosi regressiva, come se, davvero, con l'ipnosi si potesse ritornare alle nostre vite precedenti... (Mi domando cosa succede sotto ipnosi se nella vita precedente eri un sasso...).

Questo programma corrompe le persone, banalizzando le religioni altrui, le discipline pseudoscientifiche come l'ipnosi, (più Giucas Casella che altro...) e spuntando quel po' di buon senso che ci rimane e invece di mostrare che spesso le parole che veicolano le nostre idee sono così piene di pregiudizi da non riuscire più a cogliere il reale (un gay non diventa (sic!) etero per amore, più semplicemente una cosa complessa come una persona, un individuo, ama altri esseri umani, in barba alla definizione di gay che vuole un uomo gay per sempre e che odia le donne (ma in realtà la trans non è una vera donna ma un uomo alterato chirurgicamente per sembrare donna... chissà forse, avranno pensato gli autori, questo aiuta...) danno per scontato che esistano delle vite precedenti e che per conoscere che cosa eravamo prima basta rivolgersi all'ipnosi.

E pensare che lo stesso Ruggeri si permette di criticare internet dicendo che è una macchina alla quale siamo attaccati (Ci attacchiamo a macchine come malati terminali di malinconia come si legge sul Corriere della Sera) e lui vorrebbe un black-out... (ho saputo di quest'articolo grazie al sito Te lo dico Io che ringrazio).

Beh io vorrei un black pout se non già di Ruggeri (che non si dice, non sta bene) almeno del suo programma.

E poi ci stupiamo se il paese deriva a destra!

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