Vorrei avere la prontezza di riflessi, la forza d'animo per criticare ogni mostruosità, ogni orrore intellettual-grammaticale che i nostri quotidiani e tg ci riversano in casa, sul posto di lavoro, a scuola, ma non ce la faccio... E poi, cui prodest? Io continuo a fare la figura del pignolini e gli altri non mi capiscono, non tanto chi gli strafalcioni li fa e si becca le mie reprimende, ma chi dovrebbe indignarsi come me e invece è più assuefatto dei sedicenti giornalisti che hanno ucciso una professione e, nuova versione dei baccelli siegeliani, lobotomizzano le nostre menti (beh, la mia ancora no, ma non è mai detto...!).
Non ce la faccio ad avere la leggerezza e la prontezza per riportarvi ogni associazione mentale (lessicale) indebita, ogni deduzione che cela un pregiudizio, una ideologia, un occhiale culturale.
Non ce la faccio eppure devo continuare, selezionando i casi più evidenti, più clamorosi, quelli più pericolosi per la salute pubblica e mentale dell'Italia e non solo...
"Finché il mio cuore, ce la faaaaaaaaaaaaaaa"