28 luglio 2007

Un anno fa (3): la conclusione


Un anno fa mi accingevo all'arduo rientro in patria dopo una notte (!) di festeggiamenti per la mia partenza. E, dopo aver (appena) visto una Parigi che per un mese avevo ignorato esistesse fatta di locali, discoteche, gente, amici, birra, popper (no, non Karl...) e sigarette (ebbene sì quell'ultima sera ho fumato come un turco...) ecco come Parigi, alle 6 di una domenica mattina, mi dava il suo personale saluto. Io stordito dall'alcool e dalla musica, e lei che mi suggeriva la strada per rientrare a casa (sarà che dopo un mese di bazzicamenti sempre nello stesso quartiere sapevo ritrovare la strada di casa anche brillo).
Certo non sapevo quello che mi aspettava dopo (non sono andato a dormire per tema di non sentire la sveglia e perdere l'aereo; la mia amica Rosa che doveva accompagnarmi all'altro capo della città per prendere il pullman che mi portava all'aeroporto stava peggio di me e quindi non è venuta a prendermi; il taxi che ho prenotato alle 11.30 in sostituzione NON è mai arrivato; appena fuori Parigi si è messo a diluviare e io indossavo infradito e pinocchioetto; le due valigie stracolme + lo zaino mi sono costati all'areoporto 248 euro di tassa per sovrappeso), ma quella mattina nonostante i fumi vari che mi avevano annebbiato la mente non me la dimenticherò tanto facilmente...

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