15 aprile 2006

qualunquismo qualunquismo per piccino che tu sia...

Non so voi,
ma io sono arcistufo di sentire i miei amici sedicenti di sinistra affermare che, in fin dei conti, Berlusconi e Prodi sono la stessa cosa, perchè intanto la politica è tutta un magna magna e, insomma, l'uno vale l'altro.
E' un po' come dire che andare a letto con un uomo o con una donna, in fondo, è la stessa cosa, sempre di sesso si tratta...
Sono stufo di questo pernsiero assente, di questo aprir bocca e gittar fori fiato, mi fa diventare antidemocratico, mi fa venir voglia di dire che solo chi usa il cervello ha diritto di parola, e che questo diritto si conquista con un uso critico della propria mente e non con un uso terroristico dei luoghi comuni. Già quello che penso mi sembra una minima base di partenza per affrontare un discorso critico sul mondo, figuratevi la rabbia e lo sgomento che mi investono quando mi accorgo che il mio timido punto di partenza è, per molti, un utopico, e impossibile, punto di arrivo.
Ma forse il fatto che uno gli amici se li sceglie imputa solo a me la colpa finale delle frasi che sento dire, ma questo è un altro discorso...

2 commenti:

  1. caro ale,
    quello che tu deplori è una cosa che va al di là del qualunquismo: si tratta di semplice azzeramento volontario delle proprie capacità cerebrali. Perchè avviene questo? Io credo che dipenda -in parte-dall'eccessiva quantità di stimoli superficiali a cui oggigiorno è sottoposto il cervello umano.Ogni stimolo, anche il più insignificante, ha bisogno di essere codificato, e in fretta.Tanta gente non vuole fare "il lavoro sporco", e si limita a ravanare fra i luoghi comuni che adesso sono diventati ancora più insidiosi, perchè vengono presentati con una finta patina "intelligente e trasgressiva". Basta guardare tanta stampa in edicola, piena di consigli ed opinioni che vorrebbero aiutare l'uomo a vivere meglio, e in realtà gli scavano la fossa! Qualcuno ha detto che questo dipende dall'eccessiva dose di "democrazia", che avrebbe portato alla massificazione del gusto e quindi al trionfo del luogo comune...Questo discorso potrebbe essere giusto in teoria, ma sbagliato nelle conseguenze, perchè auspicherebbe un'oligarchia del pensiero ("le masse non hanno il diritto di pensare")e dunque un impedimento a chi non è un privilegiato socialmente e culturalmente a studiare ed elevarsi. Che fare, allora?

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  2. "...mi fa venir voglia di dire che solo chi usa il cervello ha diritto di parola..."

    Infatti è cosi che dovrebbe essere! ahahah!!! Sono proprio razzista!!!

    Cmq alla fine il blog lo ho riaperto (http://www.campodgranoconvolodcorvi.splinder.com/): per ora è un po' scarno, ma lo sistemero e se hai voglia di passare sarai ben accetto!!!!

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