10 aprile 2011

Sidney Lumet: e lo stillicidio continua.

Anche nel suo ultimo film aveva ancora un modo sempre nuovo e contemporaneo di girare, di raccontare una storia. tanti suoi film sono degni di nota e di una visione, per me quel che mi ha dato l'imprinting, quel che mi è rimasto dentro per sempre, è Assassinio sull'Orient Express che vidi tanti anni orsono da solo in terza serata su Canale 5 quando andavo ancora al liceo. Molti altri suoi film mi sono rimasti dentro molti dei quali visti sul grande schermo, da Un'estranea tra noi (1992) a Prove apparenti (1996), da Prova a incastrarmi (2006) a Onora il padre e la madre (2007) che vidi al cinema con Silvio. Se ne va all'età di 86 anni (ad arrivarci...). E lo stillicidio continua.

1 commento:

  1. Caro Ale,
    Assassinio sull'Orient Express lo ricordo benissimo, il Poirot di Albert Finney (irriconoscibile!) era il più vicino a quello ideato da Agatha Christie. Per non parlare del montaggio alternato indagine/rompighiaccio, vero colpo di regia... Comunque Lumet non ha quasi sbagliato un film, anche una produzione che allora si poteva denominare "commerciale" come Orient Express era perfettamente dialogata e recitata. Qui ho trovato un estratto dal suo saggio Fare un film (ed. Minimum Fax, 2010): una confessione di grandezza e semplicità.
    http://www.ilpost.it/2011/04/10/fare-un-film-lumet/3/

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