17 luglio 2006

what ever happend to baby jane????

...beh lo sapete come sto qui a Parigi; o li' a Roma, solo; cio�, single e, solo ora mi rendo conto, ho reso la mia vita, con ridicola coerenza, una sequela di rinunce: ad amici (perdonami Tamara, credo tu sia quella che ha pagato di pi� questo mio celibato alla padre brown), a gioie varie (quelle dello spirito almeno perch� in quanto ai piaceri della tavola....), al rispetto del mio corpo...
Una solitudine che ora non mi parla, non mi rappresenta, non mi conduce pi� come prima, ma che, al contario, mi spaventa, mi mette paura, mi toglie il respiro... come se dopo Parigi non ci fosse ancora vita ma l'oblio.
E' la prima volta che ammetto di non sapere come risolvere una difficolt� oggettiva, nemmeno la morte di mia madre mi aveva tolto la sicumera che ora mi manca, mi fa cadere, mi fa esitare...

o forse � solo il couscous au mouton di ierisera ....

1 commento:

  1. Caro Ale,leggo proprio adesso il tuo post e sono un po' spaventata. Sì, perchè pensavo che una volta a Parigi avresti trovato non dico la risoluzione a tutti i tuoi problemi (quella nessun soggiorno all'estero la garantisce), ma almeno un momento di felicità nello stupore della vita quotidiana...Tu scrivi questi pensieri, li comunichi a noi: e non ti sembra questo un motivo per essere in comunione con gli altri? Capisco che quando lo stato d'animo non è dei migliori queste sono solo belle parole, ma sforzati, ti prego, di vedere gli altri non come "altri", ma come se fossi te stesso.Ti mando il mio abbraccio più stritolante mentre le zanzare ti acclamano con una coreografia alla Busby Berkeley. Salut!

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