23 luglio 2010

Melissa Ciaramella

Non la conoscevo finché non sono andato a una delle serate di sostegno alla libreria Gabi.
Sono entrato che stava già cantando, la chitarra in mano, l'aria umile di chi non sta facendo nulla di eccezionale. Mi ha catturato subito, la voce potente e sicura, la canzone melodica ma mai banale, un testo che ha qualcosa da dire, l'emozione di chi ha qualcosa da dire ma anche il pudore di stare mettendo in gioco se stessa con quel che dice, non perché faccia chissà quali confessioni, ma perchè cantando parla del suo mondo, delle sue emozioni, di se stessa.
Due minuti dopo la seguo come fossi un vecchio fan, quelle canzoni nuovissime per me erano già le mie canzoni. Il suo modo di parlare al pubblico diretto ma leggero, non timido, ma delicato, mai prevaricatore, se la ascoltiamo non è perché è è la star ma perché ha qualcosa da dire.
Ieri sera ha fatto un altro concreto alla festa dell'unità, sempre nel disperato tentativo di salvare Gabi, una libreria in difficoltà economiche, che se riesce a sopravvivere all'estate tornerà nel prossimo autunno ad essere uno dei centri culturali più vitali di Roma.
Stesse emozioni, scoperta di nuove canzoni (Melissa ha all'attivo due Ep Nessuna forma ingenua, del 2008 e Le radici, 2010, 5 brani ognuno) una modo di stare sul palco sommesso ma non per questo privo di carisma o di capacità di dialogare col pubblico, che infatti si assiepa, ingrossandosi, mentre Melissa canta, con la sua bella voce, accompagnata dalla sola chitarra, le canzoni scritte da lei.
Se guardate il bel video noterete la sua riluttanza a fare la diva, a essere il centro della scena, la ritrosia di chi vuol dire e comunicare senza prevaricare. Perché quel che conta non è lei come presenza fisica ma la sua musica e la sua voce. Eppure è bellissima, con quei capelli di rame, quel piccolo piercing al naso e io fantastico un autunno in cui diventerò suo amico e potrò parlare con lei della sua musica.


Ecco un regesto di sue canzoni (per ascoltarle tutte visitate la sua pagina su myspace

Vanità
Il coraggio in tasca (questa mi emoziona particolarmente)
e poi Compagna paura che sembra parlarmi da sempre ricordandomi un passato inesistente visto che due settimane fa nemmeno sapevo chi fosse Melissa...
eppure quel passato esiste è quello che sa smuovermi la musica quella che mi apice davvero quella che sembra parlare direttamente a me.

Ebbene sì. Sono cotto di Melissa!

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bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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