27 dicembre 2009

La seminarista spaventata? No grazie!

Quando avevo 25 anni e stavo all'università ero impegnato politicamente in un movimento glbt universitario denominato L'oro di Roma dove "oro" era l'acronimo di Orientamento Ricerche sulle Omosessualità con quel plurale del quale ci fregiavamo come di un fiore all'occhiello.
Allora, ma ancora oggi dopotutto, pensavo che omosessuale fosse un aggettivo e non un sostantivo perché non siamo tutti omosessuali allo stesso modo, così come siamo tutti uomini o donne, di razza caucasica o nera, etc.

Il 24, un giovane seminarista, dinanzi alla caduta del papa, viene immortalato dalle telecamere mentre ha un sincero moto di preoccupazione che gli fa portare una mano sulla bocca e poi, quando il papa si rialza incolume, trae un sospiro di sollievo.

Ecco il video.



Uno spavento legittimo per chi crede nell'importanza della figura del papa o no?

Per molti un gesto non da macho, subito letto in chiave gaya, non solo dal commentatore che sorride mentre fa la telecronaca, ma anche dai compagni e compagne gay e lesbiche che non sorridono per la tenerezza che questo giovane può fare, ma ridono semplicemente di lui facendo della volgare (perché gratuita) satira.

C'è chi si limita a sottolineare l'effeminatezza non solo del gesto ma dell'intera persona



C'è chi trae sputo per compilare un pamphlet politico contro la chiesa e i suoi accoliti...



I miei complimenti!
Qui non siamo solo in piena omofobia ma in pienissimo maschilismo che dell'omofobia è la premessa l'omofobia essendone il corollario.
Purtroppo da quanti lati cerchi di guardare questi video non posso non provare delusione incazzatura e nausea per il dileggio con cui è stato trattato il seminarista.
E' un po' come quel gioco fesso e superstizioso di "passarsi una suora" quando ne vediamo uno perché, "si sa" le suore "portano sfiga" (sic!).
Preti e suore sono buffi, fanno ridere, forse per quell'ammanco di autorevolezza che deriva loro dall'aver scelto di non usare il sesso (almeno nominalmente).
Son visti strane creature da guardare un po' come gli animali allo zoo, o al circo, perché si pensa che chi non usa la propria sessualità sia più fesso di chi la usa (non importa come...).

Quindi un gesto che trapeli un preciso orientamento sessuale (sic!) viene visto come distonico e fa ridere.

Ma perché un atteggiamento istintivo, spontaneo, non da macho, deve far ridere?
Perché ridiamo del seminarista?
Perché per qualcuno che mal sopporta i preti gongola nel sapere che un prete sia frocio (cosa negativa naturalmente, visto che ancora oggi si usa questo termine per offendere)?
No, peggio!
Perché per tutti il suo comportamento non è normale non è da uomo e quindi buffo e ridicolo...
Ora che lo pensino gli etero, poverini, lo capisco, son stupidi, cretini, ma che lo pensino gay e lesbiche, che sono vittime dello stesso sistema di valori (sic!) mi fa orrore mi fa venire voglia di vomitare (possibilmente addosso a loro...).

Finché anche per i froci l'atteggiamento del seminarista è da leggere precipuamente in chiave gay abbiamo poco da combattere l'omofobia degli altri... L'abbiamo in casa e non ce ne siamo nemmeno accorti...

Già in passato un ragazzo di 16 anni si è suicidato perché, non avendo un atteggiamento proprio da macho, pur senza essere gay, non sopportava il dileggio di chi ogni giorno lo inquadrava in quel modo.

Se schecchi sei frocio sembrano pensare i miei colleghi gay e lesbiche in barba a tutti quelli che, pure avendo un orientamento sessuale etero, scheccano qualunque ne sia il motivo...

Un modo di vedere (e pensare) retrogrado e, sembrerebbe, da casta.

Magari da casta! Se in quel gesto del seminarista si fosse riconosciuta una sororanza, la reazione che ci si aspetterebbe nel riconoscere un ...consimile è "Che carino! Che tenerezza! Ciao sore'" non la canzone delle sorelle bandiera (il cui immaginario collettivo non è certo gay ma eterosessista maschilista e omofobo).

Insomma se si ride del seminarista presunto frocio è perchè non solo i maschi etero ma anche i maschi gay possono prednere le distazne da lui e dire lui è checca io no.

Il diverso serve al normale per confermarne la normalità...

C'è insomma un pregiudizio anti checca da parte di molti gay e di molte lesbiche che si sovrappone al luogo comune che vuole i gay invertiti dunque effeminati dunque checche.

Insomma se schecchi sei gay se sei gay schecchi tertium non datur...
Ma che pensiero profondo da parte dei membri della comunità glbt!

Certo, mi si obbietterà, la chiesa ostacola (a dir poco) l'omosessualità, dunque fa ridere che un seminarista "evidentemente" (?!!) gay faccia parte della chiesa.

Fa ridere?

Intanto chissà se il seminarista gay lo è davvero.
Fosse così non potrebbe prendere i voti (come ha specificato di recente il papa stesso). Forse è solo effeminato...
In ogni caso e allora?

Ci si dimentica quando fino a l'altro ieri per molti gay di paese e non, diventare prete era l'unico modo (o forse solo il più facile...) per giustificare la mancanza di attrazione fisica per una donna e il non volersi sposare? ("è dedito al celibato...").

Quanti gay la chiesa ha nascosto?

C'è contraddizione?

Forse.
Ma perché prendersela col seminarista e non col Vaticano? Col papa?

Lorenzo, l'autore del primo video mette le mani davanti e tra le note del video dice:
non me ne vogliano i miei compagni della comunità LGBT, sono consapevole che potrei alimentare clichè e sostenere certe idee arcaiche, però era troppo divertente... ^_^

Ecco, era divertente...

A me non fa ridere perché le categorie che Lorenzo usa per ridere e far ridere del seminarista mi fanno vomitare. Non mi fanno ridere.

IO DIFENDO IL DIRITTO DI SCHECCARE SENZA ESSERE PER FORZA CONSIDERATI OMOSESSUALI

IO DIFENDO IL DIRITTO PER OGNI UOMO DI ATTEGGIARSI COME MEGLIO CREDE SENZA CHE QUESTO AUTORIZZI DUBBI CIRCA IL PROPRIO ORIENTAMENTO SESSUALE

IO MI SENTO MOLTO PIÙ AFFINE A QUEL SEMINARISTA NONOSTANTE LE NOSTRE DIFFERENZE DI FEDE E DI POLITICA CHE A QUEL LORENZO AL QUALE DOVREI SENTIRMI UGUALE SOLO PERCHÉ ABBIAMO LO STESSO ORIENTAMENTO SESSUALE

Intanto su facebook i fan della seminarista (lo chiamano al femminile, schifosi maschilisti) sono già oltre 2400 (a andate a leggervi i commenti per capire se è o no una cosa innocente...).

Ma allora che cambia se anche gay e lesbiche sono sessisti maschilisti misogini e omofobi come quelli contro i quali alzano la cresta e puntano il dito?

Un po' di umiltà intellettuale perdio!!!

Paesanini vi griderebbe di sicuro FROCI DI MERDA!

Io, suo alter ego, mi limito a citarvi i famosi versi di una poesia di Sandro Penna


Beato chi è diverso
essendo egli diverso
guai a chi è diverso
essendo egli comune

39 commenti:

ludik ha detto...

Apprezzo il tuo commento, sperando di non essere investito dal fiotto di vomito. Vorrei precisare un paio di cose, a titolo personale.

Non escludo che ci sia molta "omofobia interiorizzata", pure tra i tanti froci che affollano il gruppo di FB sul pretino di San Pietro. Secondo me il problema è pure un altro: ci sono persone (froci o meno) che sanno fare battute divertenti, e altre no. In quel gruppo c'è dell'umorismo a volte divertente e un po' cattivo com'è giusto che sia, a volte invece gratuito e un po' fuori dal vaso come facilmente rischia di essere. Poi, per carità, non voglio con questo dire che i miei canoni umoristici siano quelli universali. Di certo quelli del gruppo di FB sul pretino (o almeno di parte di quel gruppo) rientrano in codice ben preciso: l'umorismo dissacrante tra froci, la "sorellanza" perfida per usare una tua espressione.

Dici tu: ma non sta bene fare umorismo sulla seminarista sfranta, e forse nemmeno etichettarla così. A parte che qui, tra noi dodici, si fa umorismo pure sul pontefice, che non si dica altrimenti che ce la si prende solo coi più deboli e meno potenti. Ci sarebbe in ogni caso da dire una cosa, secondo me: il fatto è che le persone diverse dalla norma (e no, non ce le metto le virgolette) in contesti inaspettati fanno vari effetti, e uno di questi talvolta è quello comico. Ora tutti noi, soprattutto noi più addentro a una certa varietà umana anche frocia, ma pure il vaticanista del Tg1 per dire, abbiamo riconosciuto al primo sguardo, rivedendo il video dell'aggressione al Papa, la categoria a cui questa specie di "Bruno" versione vaticana appartiene (per quanto il termine categoria possa suonare un po' fascista). E anche noi - me, per esempio - che vogliamo bene a tutte le favolose giovani pazze di questo mondo, ovunque esse siano, non abbiamo potuto fare a meno di sorriderne vedendone una in Vaticano e immaginandone con ciniche caricature i suoi pensieri in quel contesto.

Di più: io non penso minimamente che l'immagine di un gay "checca" sia in qualche modo dannosa per l'immagine che i gay (o chi per loro) vogliono mostrare al mondo in vista di processi di accettazione e diritti su cui in Italia siamo molto arretrati. Penso che ognuno sia quello che è o quello che decide di essere e abbia il diritto di mostrarsi come tale (per quanto poi sui processi di costruzione degli stereotipi si potrebbe stare a discutere fino a domattina). Anche il giovane seminarista "pazza" in Vaticano, ambiente com'è noto un filino omofobo e sessista anche ai tempi d'oggi, tempi in cui in buona parte del mondo - per fortuna - una giovane checca può saggiamente decidere di vivere un po' più apertamente la sua personalità, senza bisogno di farsi prete per crearsi un alibi. Anche per questo, e concludo, sono fan del seminarista, dev'essere un mondo difficile pure per lui. Faccio il tifo affinché possa sentirsi libero di mostrare la sua favolosità anche di fronte al passaggio del Pontefice, in mezzo a decine di vecchi matusa cardinalizi i quali hanno imparato tante cose col tempo, tra cui sicuramente il come reprimere la propria natura e i propri veri sentimenti. Saluti.

Alessandro Paesano ha detto...

Guarda la battuta la faccio anche io ma in privato non su internet...

Così come in privato posso pure criticare un'affettazione di qualche checcha...

Ma di nuovo mai in internet

Sono d'accordo con molte delle cose che dici però vedo che dai per scontato che il prete (o seminarista che dir si voglia, ma ti prego non "pretino"...) sia gay tout court per quel gesto un po' molle.
Ecco, io no.

ludik ha detto...

Il prete è una personcina sicuramente amorevole e di ampie vedute, non si offenderà se gli viene dato del gay nell'eventualità che lui non lo sia (eventualità, a mio modesto avviso, così clamorosa che tutti i 2500 iscritti del gruppo FB dovrebbero offrirti la cena). Detto ciò, io penso che conti molto chi e come dice una cosa. La stessa battuta, questo vale in mille ambiti, fatta da persone e/o con toni diversi può assumere significati e provocare reazioni opposte. Detto ciò, penso anche io che, in generale, sia salutare distinguere i modi con cui ci si esprime parlando in privato da quelli che si usa parlando in pubblico (senza qui voler aprire discussioni su usi e abusi del cosiddetto politically correct).

Alessandro Paesano ha detto...

Il prete è una personcina sicuramente amorevole e di ampie vedute, non si offenderà se gli viene dato del gay nell'eventualità che lui non lo sia (eventualità, a mio modesto avviso, così clamorosa che tutti i 2500 iscritti del gruppo FB dovrebbero offrirti la cena).
E' proprio questo il punto...
Rispetto il contesto in cui sono state prese le immagini cosa importa conoscere l'orientamento del prete?

Non mi dà fastidio il fatto che si faccia una battuta mi dà fastidio l'ineluttabilità di categorizzare un atteggiamento effeminato solo e sempre come omosessuale...

E dando al prete della femmina quante persone e categorie si stanno contemporaneamente offendendo oltre all'intelligenza di coloro ai quali la battuta è rivolta?

Detto in altro modo sono i luoghi comuni che stanno dietro certi ragionamenti (effeminato= checca) che danno fastidio o dà fastidio solo se a usarli sono determinate persone?

Cioè il vaticano dà fastidio perché è omofobo o perché è il vaticano?

Anonimo ha detto...

ciao. sn enrico. sn gay e ho avuto 2 anni di relazione cn un prete. se mi fa ridere il video? si, da morire, è un quarto d'ora che lo guardo è rido. non perchè io sia omofobo, anzi. però quando predichi che il vino fa male mentre te ne stai scolando una botte diventi ridicolo.
è questo che rende ridicolo un colletto bianco bianco, di notte fa queelo che di giorno predica di non fare.

ludik ha detto...

Ora io ho una certa esperienza personale in materia e, come dicono gli omofobi, ho un sacco di amici gay. Quindi non starò a questionare sul fatto che non tutti i gay sono effeminati (e ci mancherebbe), ma forse non deve essere casuale se (viceversa) fuori dal Coming o dentro un concerto di Madonna è pieno di sfrante come il nostro amico seminarista. E questo che piaccia o no a tutti quelli che devono smetterla di avere pregiudizi contro i gay, compresi i gay stessi un po' autolesionisti. Che poi, sia chiaro, a me piacciono tutti, pure le pazze groupies di Benedetto in Vaticano (ecco, per capirci: se quel pretino invece di essere un pretino di fronte allo scivolone del Papa in San Pietro fosse stato un turista di fronte a un ipotetico coccolone della Regina Elisabetta a Londra, forse non ci sarebbe stato tutto questo bailamme, il contesto conta eccome).

Alessandro Paesano ha detto...

Fino a prova contraria il seminarista ha una faccia di spavento e incredulità. Un po' poco per dire che di notte fa quello che di giorno critica.
E poi chi è che critica? Il seminarista o il vaticano?
Che cosa ti fa ridere che è checca? Che è effeminato e dunque gay che nonostante sia un prete è gay?

Cosa?

Cosa c'è da ridere che siccome predica bene e razzola male è da sfottere?

Prima dimostratemi che sia gay, secondo che non sia casto
terzo che ha parlato male dei gay
Nessuno lo conosceva prima di questo video eppure tutti lì a giudicare.
Siete tutti degli sciacalli.

Alessandro Paesano ha detto...

se quel pretino invece di essere un pretino di fronte allo scivolone del Papa in San Pietro fosse stato un turista di fronte a un ipotetico coccolone della Regina Elisabetta a Londra, forse non ci sarebbe stato tutto questo bailamme, il contesto conta eccome). Allora non conta l'omofobia di per sé. Conta chi la dice...
E questo è davvero triste
Perché vuol dire che in fondo anche gay e lesbiche pensano che dare della checca sia offensivo...

Massimo ha detto...

Perché ridiamo del seminarista?...
Esistono, credo, due possibili motivi:
1) Chissà, forse per invitare il papa (o la papessa) ad essere un po' più giulivo appena si rialza in piedi, e a riprendere a far piangere gli/le/il/lo/la omosessuali con le sue assurde discriminazioni, quanto meno con il sorriso sulle labbra?
2)in alternativa, per aiutarlo in altro modo, memori della sua solerzia di ex inquisitore (o Capo della Congregazione per la Dottrina della Fede - tutto maiuscolo, tutto uguale), segnalando l'inefficienza dei selezionatori vaticani che non applicano la decisione pontificia di tenere le nuove aspiranti seminariste fuori dai seminari...per non uscire troppo dal già abbondantemente travasato "seminato" - pedofilia e problemi texani a parte, beninteso...

Alessandro Paesano ha detto...

Dunque, se ho be capito, usate il seminarista come strumento per un discorso politico.
E qual è il discorso politico?
Che la chiesa è omofoba e non dovrebbe esserlo.
E per farglielo capire usate la stessa ideologia omofoba:
1) ve la prendete col più debole (il seminarista) e non con le alte sfere del vaticano
2) ve la prendete col seminarista perché ha compiuto un gesto che reputate effeminato (già solo questo è omofobo), che vi autorizza a giudicare il seminarista gay,e sottolineate la sua (presunta) omosessualità per far arrivare un sollecito al suo superiore, il papa.
Però siete gli stessi che magari, a scuola, volete vengano fatte lezioni contro l'omofobia perché qualcuno giudicando un giovane come effeminato, lo prende in giro dandogli della checca.
Oggi quegli omofobi hanno una scusa in più: possono dire di prendere in giro il malcapitato per far arrivare al preside (che magari è un grande omofobo) un messaggio anti omofobia...

Qual è il discorso politico che fate? Chiamare il papa papessa? Che significa? Cosa volete sottolineare? Pensate di insultarlo dandogli della donna? Allora siete maschilisti e misogini come lui.Volete sottolineare che il Papa è è checca? E allora?! Il papa è gay e gli date della donna?! Ma che bravi omofobi che siete!!!

In ogni caso dando del la papessa al papa cosa volete esattamente comunicargli?
Che siete anche voi omofobe quanto lui? Cos'è una dichiarazione di simpatia? Di sorellanza?

Le discriminazioni omofobe del papa sono solo teoriche hanno ripercussioni pratiche solo grazie (sic!) alla genuflessione degli italiani tutti che non sanno prescindere dalla chiesa (nemmeno voi, tutti pronti a dileggiare un seminarista ma nessuno si lamenta della trans morta ammazzata, VERGOGNA)
Perché non usate la stessa acrimonia contro chi in Italia non muove un dito?
Ah già, lo fate, sono Rosi Bindi, e le date della lesbica, Carfagna, e le date della pompinara... Allora solo perché siete gay potete fare i maschilisti e i misogini solo perché siete discriminati, poverini?!?! Potete fare gli omofobi perché siete gay mentre chi non lo è no? Ma che razza di idea politica ed etica è questa?
L'omofobia è il male SEMPRE oppure non lo è...
Siete i primi inquisitori cinici, nazisti nel cuore (o dovrei forse dire nel culo?), che non vi fermate di fronte a niente, nemmeno a martirizzare una presunta sorella solo per arrivare a chiamare il papa Papessa.
Mi fate orrore.



P.S. La pedofilia non c'è solo nella chiesa. E i vostro cinismo non è giustificato un minimo dalla pedofilia. Non tutta la chiesa è pedofila, non lo è nei sui principi. Mentre i suoi principi sono omofobi e sessisti oltre che maschilisti.
E' facile criticare la chiesa sbattendole in faccia la pedofilia. Ma politicamente serve a poco... Sono eccezioni in una chiesa almeno nei principi sana rispetto la pedofilia.
Combattiamola sui principi omofobi misoneisti oscurantisti reazionari...

Se non capite questo che è l'abc della politica...
aveva proprio ragione mia sorella (un tantinello omofoba pure lei, quindi dovrebbe esservi simpatica...) Nel culo vi c'entra in testa no....

Anonimo ha detto...

io credo che (come mi è già capitato di dire sul tuo blog) l'omofobia (termine che neanche mi piace - è inventato dai media e assunto acriticamente dalle tante associazioni per il tempo libero: le cosiddette LGBT),riguardi prima di tutto le persone che si definiscono gay, e anche i cosiddetti loro amici. Divertente Alessandro, la citazione che riporti del tale Lorenzo e che incollo sul mio commento: 'non me ne vogliano i miei compagni della comunità LGBT, sono consapevole che potrei alimentare clichè e sostenere certe idee arcaiche, però era troppo divertente... ^_^ '. Divertente perché parla di un mondo fatto di invenzioni retoriche che servono prima di tutto a lui: i compagni innanzitutto, la cosiddetta comunità LGBT (una nuova chiesa?), e la consapevolezza forse da parte sua di alimentare clichè ed idee 'arcaiche'... Però appunto: 'fa troppo ridere...'. In questo ridere sul giovinetto che si atteggia, come una fanciulla, in questo notare che sul ragazzo c'è qualcosa di femminile, (già che lo si è potuto notare è significativo), sta tutta la cultura profondamente maschilista e terra terra ( e certamente per niente emancipata cari 'compagni' 'gay') che molti si portano dentro... In un certo senso trovo eccessivo il tuo post, Alessandro, ma contemporaneamente lo trovo abbastanza centrato. Il ragazzo che fa 'la checca' (altro termine odioso e certamente più colpevolizzante per il poverino del suo opposto ovvero 'il macho'), vorrebbe essere assunto immediatamente come 'strumento' di 'lotta politica'. Non ci si rende conto però che proprio nell'aver scelto lui, simbolo di tanti di cui suscita il riso e che sicuramente gli assomigliano, ci si trova esattamente nella stessa posizione del presunto aggressore (la chiesa cattolica, il papa e altro)... La femminilità è il problema. In questo come in tanti altri campi i cosiddetti 'gay' e i cosiddetti 'cattolici' sono alla pari: ognuno perso nel proprio oltranzismo culturale.
Ciao, Gendibal

Alessandro Paesano ha detto...

Per Gendibal

perfettamente d'accordo, su tutto, anche sull'eccessività del mio post, doppia eccessività, nei toni (ma io sono eccessivo un difetto che rivendico...) e nel dare attenzione a un fatto marginale e secondario se non fosse cartina tornasole dell'ideologia nella quale siamo tutti sommersi... e semi affogati.

Anonimo ha detto...

Diceva anche Pirandello che l'umorismo nasce dalla percezione del contrario... Ora, è evidente che il video in sé è buffo proprio per ciò che fa trapelare, ovvero che in un'istituzione seria e antiomosessuale (almeno a parole) come la chiesa un giovane pretino incarni ciò che viene costantemente avversato...
E ciò a prescindere dalle reali inclinazioni del povero seminarista che ne ha fatto le spese... Tutto qui, un fatto buffo e ridicolo che il popolo di Internet valuta forse in maniera meno politica o esistenziale di quella che voi attribuite... Il problema, tutto sommato, nasce quando si vogliono leggere delle cattive intenzioni dietro fatti banali e disintenzionati...

Rj ha detto...

Discorso condivisibile o meno, a seconda dei punti di vista. Ma tutta 'sta solfa per un pò di ironia: non staremo mica esagerando? Questo astio maniacale è quasi peggio dell'omofobia stessa.

Anonimo ha detto...

Per i 2 commentatori sopra:
Vediamo, ecco 'buffo e ridicolo'. E ancora tutta sta solfa per un po' (non pò caro Rj) di ironia. Certo che questo 'astio maniacale' è peggio dell'ironia: vi farebbe troppo male notare il frocio che è in voi. Ammesso che se uno schecca è automaticamente frocio. Ma che dico? E'così ovvio per voi... Altro che Pirandello.
Gendibal

Alessandro Paesano ha detto...

a prescindere dalle reali inclinazioni
un fatto buffo e ridicolo
Buffo ci posso stare, ma perché il seminarista sarebbe ridicolo?

Tutto il tuo lessico è intriso di omofobia!
Un orientamento non è una inclinazione...
Un seminarista effeminato non è ridicolo, e perché dovrebbe?
Perché rappresenta una distonia nella chiesa o perché di per sé, a priori, prima, il pretino effeminato è l'opposto del maschio?

Poco importa se si ride del frocio in chiesa o si ride del frocio tout court è sempre del frocio che si ride...
nespà?

In ogni caso perché leggere in chiave gay un uomo effeminato? E' questo che io condanno. Infine non mi sembra che i commenti su facebook inneggino alla chiesa omofoba... E' tutto un birignao di froceria ovvia dunque volgare e politicamente misera, povera, uguale a zero!

Alessandro Paesano ha detto...

A proposito di Pirandello poi
forse è il caso che ti ricordi il contesto in cui Pirandello usa la parla umorismo:
Il 'comico' viene inteso come «avvertimento del contrario», quindi come pura intuizione di una contraddizione, l'umorismo è inteso come «sentimento del contrario», l'elaborazione razionale e successiva del comico, una riflessione che porta ad un sentimento di identificazione e compassione nei confronti della persona di cui ci si prende gioco.

E dove sarebbe la compassione per il seminarista?

Di più perché un uomo che è effeminato è il contrari del maschile?
Questo è maschilismo puro, o no?

Alessandro Paesano ha detto...

per Rj
il qualunquismo qui non è di casa...
Anche l'ironia può essere omofoba...
In quanto al fatto che il mio astio maniacale è quasi peggio dell'omofobia spero tu non incontro mai uno tipo svastichella...

Rj ha detto...

Credo che il video sia stato postato con le "dovute precauzioni".

Ma se ne deve per forza fare una questione di insostenibile importanza. Perchè noi senza discutere non sappiamo stare.

Anche se a volte dovremmo parlare di meno: mi è stato dato del gay ("il frocio che è in voi") e del superficiale ("e'così ovvio per voi").

Tutto questo senza neanche conoscermi. E tantomeno sapere qual'è il mio orientamento sessuale e cosa me ne frega dell'altrui orientamento (nulla).

Direi che non c'è bisogno di aggiungere altro.

A volte bosgnerebbe discutere di meno e ridere di più.

Alessandro Paesano ha detto...

Noi chi???

Mi sembra chiaro che l'orientamento sessuale non ci lega nemmeno un po'...

mi è stato dato del gay ("il frocio che è in voi") e del superficiale ("e'così ovvio per voi").

Gendibal, che ti ha scritto quelle frasi, ti risponderà.

Direi che più che superficiale presuntuoso andrebbe meglio...

In quanto al darti del frocio non credo volesse darti del gay...
ma dirti una cosa ben diversa...

Tutto questo senza neanche conoscermi. E tantomeno sapere qual'è il mio orientamento sessuale e cosa me ne frega dell'altrui orientamento (nulla).
Deciditi o dell'orientamento sessuale bisogna interessarsene oppure no, non puoi accusare noi di non farlo e tu vantarti di farlo...

Neanche tu conosci me o Gendibal. Ma qui sono in ballo ben altre questioni...

Sei tu che la metti sul personale. Qui si fa un discorso che va al di là, ben al di là della tua e di qualunque altra singola persona...

ah... qual è si scrive senza l'apostrofo...

Anonimo ha detto...

L'ironia è sinonimo di grande apertura mentale. Chi ironizza non è un fanatico e non vuole nemmeno il male di nessuno. L'ironia relativizza ciò che per altri è assoluto. L'ironia in questo caso è dire alla chiesa: il vostro oscuro fanatismo non può vincere.
La mancanza di ironia e di autoironia è quello che manca a tanti discorsi da radical-chic sinistrorsi.
E per favore nessuno si permetta di parlare per Sandro Penna ma lo faccia solo per se stesso.

Anonimo ha detto...

ma hai mai visto il grande fratello e Maicol?
sai quanto può essere efficace nel messaggio quel programma nel divulgare il luogo comune del gay checca?
perchè non ci fai un bel pezzo?

Anonimo ha detto...

stiamo messi proprio bene ragazzi eh?
(Ciao Ale, un saluto)
Gendibal

Alessandro Paesano ha detto...

Ciao Gendibal, ti leggo sempre molto volentieri.

Massimo ha detto...

"Beato chi è diverso
essendo egli diverso
guai a chi è diverso
essendo egli comune"

"Cioè il vaticano dà fastidio perché è omofobo o perché è il vaticano?
"

Bene. Direi che queste due frasi (la prima una citazione con all'interno un gioco di parole, la seconda, un gioco di parole con all'interno non molto) riassumano bene il gusto per i distinguo tipico di chi spezza il capello in quattro ("colpire il peccato [il cattolicesimo], ma non i peccatori [i preti] ecc. ecc.") mentre qualcun altro gli sta tagliando la testa (la Chiesa Cattolica Apostolica Romana e tutti i suoi affiliati e sostenitori - diretti, indiretti, di terzo, quarto e quinto grado)

...A beneficio di chi ama così tanto la paranomasia si può forse metterla così:
"Il Vaticano è omofobo perché è Vaticano?" - o, in alternativa: "Il Vaticano è Vaticano perché è Vaticano?", "L'omofobo è omofobo perché è Vaticano?", "L'omofobo è omofobo perché è omofobo?"... (se qualcuno trova altre combinazioni, almeno si chiude il cerchio...)

Dopo aver recitato questo mantra qualche ora - nell'atroce dubbio di aver salato anche una sola delle accoppiate di opposti [sic] possibili -, andiamo al sodo.
Potremmo forse concludere: "Vaticano e omofobia intrattengono un qualche rapporto di affinità". Sì, direi che ci siamo...(è abbastanza moderato, carino, pulito, politicamente corretto). Dunque:
1) se la povera seminarista è stata infilata dentro quel tonacone come fosse un burqa per "celare-lo-scandalo-della-famiglia-ben-pensante-tutta-casa-e-confessionale-una-volta-a-settimana", una risata stempererà un po' la boria dei Soliti Maestri della Santa Ipocrisia puntando il dito contro chi l'ha costretta a questo;
2) se la seminarista è una piccola pretessa in erba... con la pretesa di fare poi di tutta l'erba un fascio (da grande) ed è contenta di lavorare per il suo Capo, una risata le riproporrà davanti la storiella della pagliuzza o della trave nell'occhio.

Il punto, infatti, non è in nessun modo che vada bene, male, così-così o appena-un-po' essere sfrante, machi, camioniste, dattilografi o minatori; il punto è che se un obeso pubblicizza un prodotto dimagrante gridando "Ciccioni schifosi!" ai potenziali clienti invitandoli all'autodenigrazione psicologica, oltre a fare ridere (e anche un po' cagare, diciamocelo...), DEVE far ridere. E questa è l'immagine perfetta di un prete cattolico (non dissidente) omosessuale (o, come qualcuno ebbe a dire... di un "ebreo nazista"). Non è un bel vedere, via, tutta questa melassa ed acribia nel "fare le pulci" a questo o quello sberleffo sulla "checchezza" della Nostra ("Non profante la Sacra Checchezza"!). Non è una cosa seria, quando c'è molto di concreto da fare:
S-M-A-S-C-H-E-R-A-R-L-I! (per esempio...)
Anche perché, se la piccola è passata attraverso le maglie dei selezionatori vaticani (e forse attraverso le grinfie di qualche pretone importante "double-face" [omofobo/omofilo] - dietro il confessionale) e, di per sé, non ha colpe immediate... ha tutte le colpe tipiche di un prete cattolico (dove l'aggettivo "cattolico" conta più del sostantivo "prete" - cfr il vescovo luterano di Stoccolma: femmina, lesbica, sposata con una donna prete e madre di una bambina adottata).
Riconosciamo per lo meno chi sono i veri nemici, e poi (solo poi) passiamo alle disquisizioni su "checca è bello" - "No, meglio mezza-checca" o - "No, di checche non ne voglio mezza!"...

Alessandro Paesano ha detto...

La poesia è di Sandro Penna, uno dei più grandi poeti del novecento. Può non piacerti, certo, ma non puoi liquidarla con una battutina da due soldi.
Tra un secolo di Penna si parlerà ancora, di noi no di certo, quindi un po' di considerazione per favore.
Mi pare di capire che hai dell'acrimonia verso la chiesa. Comprensibile, condivisibile. Se avessi letto dei miei post contro il papa e il vaticano sapresti che la pensiamo allo stesso modo.
Solo che io ho rispetto per le classi più umili, per gli ultimi e no, questo non è solo appannaggio della cultura cattolica, ma è anche marxismo...
Io potrò spaccare il capello in quattro quando disquisisco (e che male c'è in un mondo così complesso?) ma tu tagli via direttamente la testa con l'accetta con le tue semplificazioni.
Infatti il seminarista (il, non la è banale, misogino e maschilista, vuol dire che siccome il seminarista è effeminato ha un ammanco di virilità e dunque è omosessuale cioè donna...) non ha mai detto pubblicamente che i froci sono la rovina della società.
In quel caso non avrei nulla da ridire (o quasi).
Ma tu avochi a lui, fra tanti, le stesse responsabilità del suo capo (sic!) non già perché omofobo (se lo è lui lo sono tutti) ma solo perché secondo certi parametri maschilisti potrebbe essere gay dunque ipocrita, dunque in contraddizione, dunque da deridere.
Io capisco l'ironia del chiamarsi al femminile. Avrei capito se aveste chiamato al femminile un prete presunto omofobo che non reputaste checca. In quel caso gli avreste detto "guarda che non c'è niente di male ad essere gay cara".
Ma così come sono le cose io non vedo un attacco alla chiesa vedo un attacco una un uomo la cui unica colpa è di essere effeminato. Se non è maschilismo questo...
E poi nel dileggio contro il seminarista si è mai parlato di tutti i mali che la chiesa fa? No, si fanno battute da shampiste. Allora dov'è la critica alla chiesa?
"C'avete anche voi i gay pappappero"?
La chiesa ti fa spallucce perché accetta i gay, basta che siano casti, e il seminarista sicuramente lo sarà... Ecco cosa ti risponde, la chiesa. Anzi, paradossalmente, da questa vicenda la chiesa ci fa la figura della tollerate mentre tutti voi che avete dileggiato il seminarista (senza pensare ai danni che potete avergli causato) ci fate quella dei veri mostri omofobi.
Sì, mostri, PERCHE' VE LA PRENDETE CON UN VOSTRO PRESUNTO SIMILE LA CUI UNICA COLPA E' DI VESTIRE L'ABITO TALARE.
Quindi ci sono gay da difendere e gay da accusare...
Meglio, per voi basta essere un po' effeminati per essere tacciati di omosessualità. Omofobia più luoghi comuni dalle stesse vittime di quei luoghi comuni... Complimenti!
Io non vedo nel seminarista una criptochecca (I barba a tutti i gay nella chiesa che non sono effeminati o che nascondono la propria effeminatezza) solo perché ha fatto un gesto di spavento.
Siete cinici, maschilisti e superficiali se deducete la sua omosessualità da un gesto tenero.
E lo fate in quanto gay! Cioè accusate gli altri dello stesso pregiudizio che vi portate dentro. Quindi, Massimo, fattene una ragione, tu e i cattolici avete la stessa ipocrita morale.
Puoi darmi del cattolico (c'è chi mi ha dato de radical chic di sinistra). Io non devo presentare le mie credenziali rivoluzionare a nessuno ma ti assicuro che sei molto più comune tu di quel prete con il polso molle.

Anonimo ha detto...

Provo a rispondere a Massimo:
La Chiesa Cattolica non mi taglia la testa, perché non è importante nella mia vita;
Se il Vaticano sia omofobo mi sembra una domanda che parte da una grande semplificazione culturale; il Vaticano non vuole modelli familiari altri, rispetto a quello tradizionale: si discuta su questo più che sui preti gay o sui seminaristi 'effeminati'; si discuta sul fatto che i politici che votiamo alla fine si genuflettono; si discuta su come la Chiesa culturalmente ha tanto potere nella mentalità delle persone (compresa la tua che ti accalori tanto e che pensi di 'smascherare il nemico')
Io però in questa storia, ho trovato più interessante smascherare il disprezzo di quelli che si dicono 'gay' o 'presunti amici dei gay' (quanti direbbero sono etero? quanti direbbero sono amico della comunità eterosessuale?) per un uomo che ha un atteggiamento femminile. Nel tuo commento infatti parli di questo ragazzo sempre al femminile; mi verrebbe da chiederti - ma come ti permetti? Non lo vedi che è un uomo? - E vorrei domandarti: - Una volta che abbiamo visto tutti il video, cosa cambia? Cosa hai smascherato chiamandolo al femminile? - Se il tipo fosse stato macho, nessuno l'avrebbe notato- E forse sarebbe stato anche più 'gay' di quanto con assoluta certezza avete presupposto. Ma ora ecco. Avete trovato la preda che dimostra il teorema: in Vaticano ci sono i gay! Non mi interessa sapere che in Vaticano ci sono 'gay'. Piuttosto direi che la ricchezza e contraddizione umana è talmente vasta che al limite difenderei il diritto del tipo in questione di essere prete, e di essere anche 'effeminato'? 'Gay'? E poi, quando usi il termine 'la piccola'... Ma che ne sai della vita di questa persona? Ed ora che è stato messo in rete ed esposto alla gogna di tutti i commentatori di FB... Ma ti rendi conto che stai parlando di una persona? Quante semplificazioni inutili nel tuo commento: smascherare i nemici, cattolico come sostantivo... Io credo che il tuo commento dimostra una rabbia verso la chiesa giustificabile solamente come bisogno di accettazione... Sei cattolico nell'anima: infatti a tuo modo di vedere 'paga il giusto per il peccatore'.
Gendibal

Anonimo ha detto...

A testimonianza futura copio e incollo da FaceBook, dal Fan Club della Seminarista Sfranta. Copiate e incollate le discussioni, credo che siano uno spaccato incredibile di cosa è adesso l'Italia e di cosa significano certe cose... Ognuno si faccia un'opinione


FAN CLUB DELLA SEMINARISTA SFRANTA DURANTE LA CADUTA DEL PAPA!Categoria:Interessi Comuni - Religione e spiritualitàDescrizione:
http://www.youtube.com/watch?v=bCgl5AJZX9w _____________________Secondo te, cosa avrà pensato in quel momento la seminarista sfranta? SCRIVILO SULLA BACHECA!
(Rigorosamente in accento romanesco)_____ Sia chiaro.. A NOI QUESTO SEMINARISTA E' INCREDIBILMENTE SIMPATICO E PROBABILMENTE MOSTREREBBE PIU' AUTOIRONIA DI TANTI BACCHETTONI CHE STANNO PARLANDO DI QUESTO GRUPPO COME SE FOSSE UNA SPECIE DI RIUNIONE DI FASCISTI OMOFOBI MASCHILISTI. Quando il saggio indica la luna, il giornalista guarda il dito. ^_^ . 2 : La comicità non sta nel fatto che il seminarista è effemminato, dato che di preti gay ecc ecc ne vediamo a bizzeffe.. ma nel fatto che c'era un seminarista effemminato, in diretta mondiale, mentre il Papa cadeva, durante un enorme cerimonia religiosa aulica e seria. Questo è comico. Vedere una COSA FUORI DALLE PREVISIONI. Qualcosa che spezza la monotonia di una diretta televisiva di regime. Questo è divertente. E comunque di preti e frati gay che ci provano col sottoscritto, ne vedo a decine ogni giorno. E sinceramente non sono simpatici quanto questo seminarista. 3: Evviva i gay effemminati, evviva i gay maschili, evviva le lesbiche, i trans, gli eterosessuali, i terroni e i polentoni. Abbasso i giornalisti coglioni! (Ps. : non sono responsabile delle cazzate che la gente scrive su questo gruppo e lascerò che chiunque possa esprimere le proprie opinioni. Si chiama democrazia. ) (visualizza meno contenuto)
Tipo di privacy:Aperto: i contenuti sono visibili a tutti.

Alessandro Paesano ha detto...

Troppo lunga la risposta per metterla nei commenti..

Ho scritto un post nuovo di zecca. Potete leggerlo cliccando qui

Massimo ha detto...

Ma un po' di concretezza, ogni tanto? (Solo per variare).
1) Quesito: "Come andare da A a B?"
CASO MEDIATICO = SE NE PARLA = LA DISCUSSIONE E' APERTA = tu dici "il prete fa l'operaio nella fabbrica che fa le bombe giocattolo che esplodono in mano ai bambini, quindi è buono (perché è operaio)", io dico "il prete che fa l'operaio per il proprietario di una fabbrica che fa le bombe giocattolo che esplodono in mano ai bambini non è meno colpevole perché non ne regala nenache una a suo nipote"; un altro ne dice un'altra e così via... SENZA "CASO", NON CI METTI IL NASO... understand?
2) "Omofobia (interiorizzata/esteriorizzata/esternalizzata/liofilizzata/spray/nelle tonalità pastello ecc.)"

a) Sandro Penna è una buona penna, ma tu non fare impennate ("c'è chi può e chi non può... io può!" – io non so affatto quanto ”tu può” e gli altri “non può”). b) "Sorellanza" lo dici a... tua sorella omofoba - come tu stesso dicevi). c) a discettazione sul genere grammaticale è tutta da vedere. Fra l'altro, traduco le norme dell'Unione europea dal tedesco. In Austria dicono "montatori/montatrici di componenti meccaniche applicate", "spuragatori/spurgatrici di pozzi neri comunali" e via via sessulizzando in nome del "distinguiamo sempre". Altrove, se dai dell'"avvocata" o dell'"avvocatessa" a una femmina, ti prende a borsettate assumendo un'aria da estasi di Santa Teresa peggio della Seminarista Sfranta di cui sopra. Come la mettiamo? E tu, parli di "femminilità" o di "effeminatezza"? ...Poi resterebbe la questione del sesso degli angeli, ma la lascerei alla Sfranta, a te e chi non ha ancora capito che la vista è un senso più forte dell'olfatto (traduco: se SI VEDE che la Semy e frocia, funziona meglio mediaticamente). Il mio ragazzo è una dolcissima checca per cui mi butterei nel fuoco, anticattolica quanto è acconcio esserlo per una giovane checca italiana di qualche onore. È molto "donna". Io, no. Il mio adorato Alessio pensa che l'idea di sputtanare un po' la pretessa sia piuttosto buona. Io, pure... (O è "istigazione all'odio"?)

Alessandro Paesano ha detto...

E tu, parli di "femminilità" o di "effeminatezza"?

Io parlo di effeminatezza? Io critico chi vede nel seminarista dell'effeminatezza!

Critico l'uso del luogo comune che vuole il gay femmina o l'effeminato gay.

I tuoi esempi grammaticali poco c'azzeccano perché si riferiscono a persone di fatto di sesso maschile o femminile mentre il seminarista nonostante il vostro ludibrio sempre di genere maschile è!

Sputtanare la pretessa non è istigazione all'odio è maschilismo e omofobico. Fattene una ragione.

Anonimo ha detto...

per massimo, non resisto, devo evidenziarti e citarti:
'Il mio ragazzo è una dolcissima checca per cui mi butterei nel fuoco, anticattolica quanto è acconcio esserlo per una giovane checca italiana di qualche onore. È molto "donna". Io, no. Il mio adorato Alessio pensa che l'idea di sputtanare un po' la pretessa sia piuttosto buona. Io, pure... (O è "istigazione all'odio"?)'.

INCREDIBILE il campione umano che esce fuori. Complimenti Ale, il tuo post ha colto nel segno.
Gendibal

Massimo ha detto...

Una "ragione" devi fartela tu per queste supponenti pillole di "frocismo applicato" e per la solita, autolesionistica capziosità tipica di chi abbia problemi di ego. Prima fai la teoria del frocismo collettivista (la "sorellanza" [sic]), poi dici "a me, i preti, la testa non la tagliano!" Ad altri la rompono - eccome - però! E non m'importa un piffero di identificarmi in base all'orientamento sessuale: m'importa che valgano i diritti di tutti - quindi, ANCHE quelli dei froci (conculcati dai fondamentalisti). Se ti va, continua pure con questi contorsionismi sillogistici sul fatto che "prima viene il fatto che è frocia, poi che è prete". Un po' di sano distacco non guasta mai e (per chi è in grado di coglierlo), la disinvoltura con cui uso termini "tabù" dipende dal fatto che trovo quanto di più controproducente arrendersi all’imperio molliccio del "politicamente corretto" (e me ne sento tanto più autorizzato, visto che il mio amore è per una persona "speciale" - e speciale NONOSTANTE o GRAZIE alla sua chiamala-come-ti-pare-che-ricorda-le-donne). Quello che ora in italiano suona "bravo", in latino era "pravus" - e non era un complimento: voleva dire il contrario. Gli omosessuali svedesi, fra loro, si danno del "bög" ("frocio") - chiaro e tondo. Quello che ora è "nice" in inglese, prima significava "colui che non sa > idiota" (mentre ora è un complimento). Non dirò mai "necroforo, ovvero trasportatore regolarmente stipendiato di rispettabili individualità diversamente vive", ma sempre e solo "becchino". Il barocco e le pippe (anche mentali) non sono poi male. Magari dopo, però. Piuttosto che "cellulostaminalisti", "frocisti", "abortisti" o "eutanasisti" (con tanto di pagelle che tutti sono sempre prodighi ad assegnare per le varie specialità), occorre forse, più sobriamente, essere profondamente laici. Cosa che, in Italia, non è purtroppo possibile fare (nel silenzio di tutti) senza una qualche aggressività verso chi sappiamo (ma lo sappiamo?). E se, per strada, ci rimette qualche pretessa... vorrà dire che, poi, magari si sveglia e passa ufficialmente... all'"altra parrocchia" ;-)

PS: Woody Allen e Moni Ovadia sono ebrei DOCG...e raccontano spassose barzellette su tizi avari dai nasi adunchi. Le parole sono contenitori da riempire di qualcosa (perché il contenuto può perfino cambiare - guarda un po'!). Eppoi, un pizzico di autoironia attiva la circolazione e aiuta a non cedere al ricatto della "parola forte". Che diventa debole solo se la uso anch'io.
..................
Citazione finale d'obbligo (anche se non mi fanno impazzire... ma è adatta al caso): "Chi vuole sempre il bene, fa sempre il male" (J. W. Goethe)

Alessandro Paesano ha detto...

e me ne sento tanto più autorizzato, visto che il mio amore è per una persona "speciale" - e speciale NONOSTANTE o GRAZIE alla sua chiamala-come-ti-pare-che-ricorda-le-donne

Sei omofobico misogino maschilista patriarcale fin nel profondo del buco del culo.
E di questo amico mio devi fartene una ragione.

Io critico le equazioni
gesto di spavento= poco virile
poco virile=effeminato
effeminato=gay

Non ho mai parlato di politically correct.
Io ho criticato l'uso di certi luoghi comuni coi quali avete etichettato il seminarista.
Tutto il resto me lo fai dire tu... Non lo dico io...

Massimo ha detto...

Questa volta, penso che vada bene solo Nanni Moretti: "continuiamo così, facciamoci del male!"
In ogni modo, avere 1,80 di altezza rischia di essere un buon modo - anche se solo in certe circostanze - per voler significare di non essere alto 1,90 o 1,70. E di questo, caro frocista ortodosso apostolico, "ebreo-nazista" mio, devi farne un nodo al fazzoletto (per ricordartene quando serve).
Politicamente "col-retto" è il tuo modo stesso di porre le questioni, che trasuda un perbenismo da bon ton (fra l'altro molto frequente e frusto) che vuole che tutto vada preso con le pinze (ma se non ti sporchi un po' le mani e vai al sodo, non è che si combini granché - sai com'è). Fare pace con questo, può essere un buon inizio per accettare senza complessi e senza farti saltare le ovaie quel che di connesso c'è fra una movenza e un'essenza (o, se vuoi, fra come sembri e come sei). Negare che esista un rapporto fra questi due aspetti significa (ora sì, e al massimo grado)sentirsi in obbligo di fare il contrario speculare (e, cioè, confermare appieno) la vulgata popolare che vuole il maschio omosessuale una mezza donna ("checca", "maricón" ecc.) e la femmina una camionista, fingendo (credo, fra l'altro, con pochissima convinzione - cfr quando dici "in privato, può scapparmi una risata sull'effeminatezza") che l'abito non faccia MAI né il monaco né... il prete.
Le varianti ci sono tutte: dal più al meno "evidente"; dalla persona dai modi nettamente virili al suo opposto (e gli opposti spesso si attraggono). Ma, se ci sono tutte, c'è anche la variante della Sfranta - alla quale auguro la più ampia notorietà su internet per poter far esplodere una contraddizione che costa cara a milioni di persone in Italia (la legislazione vaticana), della quale tu e la gente come te siete implicitamente corresponsabili con questa puttanata della "sorellanza" (ma come ti viene in mente, certa roba?). Se Dolce e Gabbana mi stanno sulle balle, sono costretto a preferirli per forza a Tiziano Terzani solo perché i primi se lo buttano un po' là e l'altro non lo faceva?

Alessandro Paesano ha detto...

Le varianti ci sono tutte: dal più al meno "evidente"; dalla persona dai modi nettamente virili al suo opposto (e gli opposti spesso si attraggono). Ma, se ci sono tutte, c'è anche la variante della Sfranta - alla quale auguro la più ampia notorietà su internet per poter far esplodere una contraddizione che costa cara a milioni di persone in Italia (la legislazione vaticana), della quale tu e la gente come te siete implicitamente corresponsabili con questa puttanata della "sorellanza" (ma come ti viene in mente, certa roba?). Se Dolce e Gabbana mi stanno sulle balle, sono costretto a preferirli per forza a Tiziano Terzani solo perché i primi se lo buttano un po' là e l'altro non lo faceva?


Mai detto questo. Mi dispiace che tu lo abbia capito così. Se per "sorellanza" intendessi davvero quello che dici tu farebbe orrore anche a me.
Con sorellanza intendevo più semplicemente solidarietà di classe. Invece di ridere della (e non con) la seminarista ci si sarebbe potuti mettere al suo fianco e prendere in giro le alte sfere vaticane dicendo "Ehi c'è una di noi in mezzo a voi!"... Invece continuate a usare luoghi comuni credendo di prendere in giro il vaticano mentre prendete involontariamente in giro solo voi stesse...

Io non devo certo presentare le mie credenziali anti cattoliche a te, ma se ti fossi degnato di leggere qualche altro mio intervento sul mio blog invece di limitarti a interpretare tutto secondo il tuo modo di capire e intendere e non il mio, sapresti che tutto puoi dirmi tranne che sono "apostolico". EHEHEHHEHE
La superficialità con cui distribuisci giudizi mi fa capire che continui a scrivermi solo per verve polemica non perchè vuoi davvero confrontarti con me. E che quindi so solo perdendo tempo. Quindi mia cara buona vita!

Massimo ha detto...

Con chi non capisce qual è l'occasione di una simile bomba mediatica su Internet c'è poco da confrontarsi. Si tratta di un chiaro caso di collaborazionismo che è giusto contrastare perché GLI ALTRI sappiano e perché sia reso GIUSTO ONORE a chi ha sfruttato l'opportunità per portare alla ribalta un tema molto attuale in Italia - non perché io sia "frocista" ("apostolico" vale non solo per il cattolicesimo), non perché personalmente mi voglia sposare con qualcuno del mio sesso, ma solo e semplicemente perché destesto chi impedisca a CHIUNQUE di godere di diritti inviolabili e fondamentali. Se proteggi chi discrimina sei un collaborazionista. C'è poco da fare. Ma per fortuna c'è tanta gente che si dà da fare nel modo giusto e che farà montare il caso come è giusto che sia. AMEN

Anonimo ha detto...

Caro Massimo dici:
'Il mio ragazzo è una dolcissima checca',
- chi te lo ha chiesto? -
'anticattolica',
- e allora? -
È molto "donna".
- altra notizia non richiesta, ma evidentemente la cosa ti tocca davvero nel profondo, se poi senti il dovere di aggiungere:
- Io, no -
Cioè spiegami: - Tu non sei molto donna? -
Nessuno ti chiesto nulla, ma ti sei sentito in dovere di fare queste precisazioni, che evidentemente ti riguardano molto, e che forse rivelano un rapporto per niente pacificato con 'la femminilità', anzi la tua retorica e lo sfoggio che ne fai, servono solo a contenerti. Una piccola domanda, visto che ha sentito il bisogno di parlarne in pubblico - come mai dici che sei gay, e poi stai con una 'donna'?
Gendibal

Anonimo ha detto...

E' tutta una clamorosa pippa mentale quella che vi state facendo.
La seminarista sfranta e' un mito e spero per lei che un giorno riesca a liberare la propria sfrantitudine al di fuori dei colpevolizzanti confini della sacra romana chiesa.

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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