18 ottobre 2009

Col Wi-Fi dall'auditorium (cronache dal festival 2 - conclusione)

Viola di mare è un film dalla vocazione televisiva, che sa collocarsi più tra le fiction targate mediaset che tra i film italiani per le sale. Infatti la sua regista, Donatella Maiorca, dopo l'esordio cinematografico (Viol@ presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1998), si è dedicata alle fiction: La stagione dei delitti 2 (2006), Diritto di difesa (2003), La squadra (2002/2007), Cuori rubati (2002), Giornalisti (1999), Un posto al sole (1999).
Il suo cinema è superficiale, approssimativo, pressappochista. Ricostruisce un ottocento siculo oleograficamente, dipinge gli uomini come padri padroni ma poi in chiesa fa stare donne e uomini negli stessi banchi (ma figuriamoci! c'era la separazione tra masculi e fimmine), dipinge il padre della protagonista come un porco che picchia le donne ma poi gli fa accettare l'idea che sua figlia "diventi uomo" così, dalla notte al giorno. Tommaso, l'ex fidanzato di Sara, la donna che Angela, una volta diventata Angelo, sposa (una stucchevole stonata, insopportabile e fintissima Isabella Ragonese) accetta di metterla incinta, perché innamorato di lei e, quando lo fanno Sara gli dice di fare presto mette il materasso per terra, non lo bacia, eppure lui riesce lo stesso a fare l'amore/sesso con lei...
Il sesso che emerge dal film è modernissimo nei modo di guardare ai corpi che la regista ha, le estetizzanti algide asettiche scene di nudo (ovviamente femminile, dei masculi vediamo solo un paio id chiappe) incapace di restituire la percezione del sesso (la prossemica, la funzione sociale, il vissuto personale, l'importanza dell'illibatezza) quanto ridicolo nella sua implausibilità: Sara dopo essere stata fecondata non ha segni di sangue (eppure dovrebbe essere vergine) e, ovviamente, rimane incita dopo la prima scopata, Angelo/a che soffre che Sara venga scopata, eppure aveva insistito lei perché la sua donna rimanesse incinta...
Potrei continuare per ore a sputtanare le cazzate contenute in ogni fotogramma del film, ma mi fermo qui. Un'altra cosa, la più insopportabile, è la musica di commento che sottolinea ogni sacrosanto istante del film, una musica didascalica, drammatica quando il padre padrone picchia la figlia, dolce quando Sara e Angela stano insieme, e così via. Una musica moderna, con chitarre elettriche anni settanta (del novecento però) che con l'ottocento c'entra come i cavoli a merenda.
Un film così dà ragione a Brunetta (se quello che dice avesse un senso): meglio dare i soldi alle discoteche e ai piano-bar.
Viola di mare non sposta di un millimetro l'immaginario collettivo sull'omosessualità femminile: le donne a letto non si sa cosa fanno le vediamo solo strusciarsi, senza nemmeno tanta convinzione, l'una con l'altra, mentre Angela abbraccia Sara da dietro (forse la regista ha fatto confusione con la sessualità maschile...) e una volta sposati Angela fa il masculo e lavora alla cava mentre Sara non fa un cazzo tutto il giorno, tranne cantare filastrocche come una bambina deficiente quando sta a letto con lei.
Ovviamente Sara morirà di parto (si sa fare bambini era pericoloso nel'800) lasciando Angelo inconsolabile, che tornerà a vestire panni femminili (a lutto) portando il neonato alla camera ardente della madre morta.
Un'altra storia di amore che si conclude con la morte di uno dei due protagonisti, proprio come nel caso di Brokeback Mountain di Ang Lee. Un ennesimo caso di amore che finisce male. Io aspetto ancora il film a tematica col lieto fine, quello retorico e zuccheroso...

Viola di mare registra l'immaginario collettivo italiano contemporaneo mostrando la miseria culturale con cui riesce a pensare il proprio passato e la sessualità, prima ancora che l'omoerotismo (al quale non fa un buon servizio trasportando i problemi nel lontano 1800 mostrando situazioni così al limite, Angela rinchiusa per mesi in cantina dal padre padrone, da indurre a pensare che oggi sia tutto superato, mentre invece oggi lo stesso padre padrone siede al parlamento e ha un nome preciso UDC) costituendo un involontario grido di allarme perché l'Italia non è più capace di fare film degni di questo nome.
Il cinema italiano sta diventando cieco, incapace di vedere la realtà limitandosi a guardare di sfuggita l'immagine deformata che ce ne restituisce la televisione riproducendola e spacciandola per cinema e Viola di mare lo urla.

L'unico bel ricordo del film è la bellezza devastante di Valeria Solarino, stupenda sia nei panni di Angela, sguardo fiero capelli neri lunghissimi, sia in quelli di Angelo, un bel picciotto, dalla faccia intelligente meno curto e niro degli altri lavoratori.

Avrei voluto vedere Sound Of Morocco, ma tra ritardi accumulati per gli spettatori della proiezione precedenti che si sono attardati in sala, l0annuncio degli ospiti in sala fatto al buio, e poi ripetuto alla luce, il mini concerto di Noureddine, un inizio del film stentato e con imbarazzanti problemi di audio (tanto che la regista lascia la sala incazzata nera), alle 23 e 30 ancora si doveva iniziare. Me ne sono andato, tanto è un film LUCE, lo recupererò da qualche parte.

L'organizzazione del festival quest'anno lascia a desiderare, magari però un concerto più proiezione non si mette alle 22 e 30 ma prima, per permettere a tutti di vederlo... non in Italia, non nella Roma di Alemanno...

15 commenti:

Herm ha detto...

A me il film è piaciuto! :)
Anche le musiche che sicuramente erano moderne, ma proprio per questo potevano essere forse didascaliche senza essere stucchevoli.
Sai Ale, leggendo il tuo commento si avverte una sorta di compiacimento nel fare una critica negativa, quasi... l'avessi già scritta.
Intendiamoci, non partire col difenderti a spada tratta perchè non ho nessun intento polemico ti sto parlando di una sensazione suscitata dal post.
Un film col lieto fine??? Ma il grande "Banchetto di nozze"!!! :)
Ciao Herm

Anonimo ha detto...

Ciao il film è piaciuto molto anche a me,costumi musiche strepitosi tutti gli attori. Sono d'accordo con Harem, credo ci sia premeditazione in quello che scrivi... o forse hai visto un'altro film?
claudio

Alessandro Paesano ha detto...

Cui Prodest?
perché premeditazione? Casomai parole scritte subito dopo la visione ma non premeditazione.
E poi, come al solito, io almeno ho provato a spiegare perché il film non mi è piaciuto... Perché non fate voi altrettanto?

Mi farebbe anche piacere sapere dove il mio post vi ha fatto pensare che fossi prevenuto o che addirittura lo abbia scritto prima di averlo visto (che non è proprio un rilievo da poco...). Se non siete d'accordo con la mia lettura e i mie appunti bene, parliamone pure, ma così li cancellate alla base, senza nemmeno prenderli in considerazione...

Troppo facile!

Alessandro Paesano ha detto...

Per Claudio.
perché non provi ad argomentare le tue critiche alla mia critica invece di limitarti a cancellarne del tutto l'attendibilità? Mi sembra di avere spiegato il perché del mio giudizio negativo...

Herm ha detto...

Ale,
pensavo di esser stato chiaro dicendo che è proprio una sensazione che trasmette il tuo post, il fatto che sia condivisa anche da Claudio (che non sono io con un altro nick :) )
Ora, magari non siamo stati bravi ad argomentarti perchè abbiamo avuto questa sensazione, ma ciò non toglie che ci sia stata trasmessa. Probabilmente nè lui nè io abbiamo indugiato a chiederci se ci fossero e quali fossero le tue recondite motivazioni ed a chi giovasse la tua recensione negativa :)
Sulle musiche ti hi risposto, ritengo che proprio il fatto d'essere moderne (coerenti forse con la giovane età delle protagoniste) abbia impedito loro di essere stucchevoli quandanche didascaliche (peraltro l'essere didascaliche può essere ma anche no un difetto).
Si, è vero, non si sono visti piselli, ma anche delle donne si sono visti solio sederi e tette.
Tra l'altro non è vero che si strusciano soltanto, in uno dei primi rapporti è evidente un orgasmo dato con le dita... a meno che tu non volessi vedere dito per dito la mano sotto la gonna mi sembra più che sufficiente.
Si, Sara è vergine, ma non è che debba avere un'emorragia per la deflorazione. Il sangue perso in questa occasione è meno di quello di un flusso mestruale... e comunque il materasso bruciato ci impedisce di vedere le macchie :)))
In realtà non ha importanza quante volte Tommaso e Sara facciano sesso prima che lei rimanga incinta, quello che ci trasmettono è l'importanza del sentimento che muove le azioni dei 3, cioè un gioco delle parti in cui tutti e vivono come tributo all'amore per un altro quello che potrebbe/dovrebbe essere un atto d'amore in sè.
"Le estetizzanti algide asettiche scene di nudo" e di sesso aggiungerei, servono a rendere l'idea del sesso come componente e non fine dell'amore che lega le 2... quanto al fatto che la abbracci da dietro (ma prima stavano faccia a faccia) mi sembra che sia tu che lamentandotene pretenda delle scene canoniche... dove è scritto che debbano avere l'una la testa nella gambe dell'altra? "Viola di mare non sposta di un millimetro l'immaginario collettivo sull'omosessualità femminile", lo sposterebbe invece con delle scene corrispondenti al più banale sogno erotico degli uomini etero? Vedere 2 lesbiche che se la lec... Se tutto ti sembra moderno quanto ti sarebbe sembrato che 2 ragazze dell'800 che già hanno rotto tabù, convenzioni ed educazione arrivino con naturalezza a quello? Forse è più storico di quanto credi perchè anche nei loro abbracci si rifanno a modelli conosciuti... cambiandosi il ruolo di maschio femmina come nei vestiti... proprio perchè nell'omosessualità non c'è o non ci dovrebbe essere necessariamente il ruolo maschio femmina.
Come dice Angela a Sara "C'è un solo modo di volersi bene".

Herm ha detto...

...
Sei deluso che sia una copia al femminile de I segreti di Brokeback Mountin? Ma ben venga, visto che i cloni al maschile sono a decine!!!
Finalmente si inizia a camminare... man mano si andrà avanti! Poi certo il fatto che finisca male trasmette meglio di un lieto fine l'idea che gli omosessuali siano come gli altri... e a quanto pare c'è davvero bisogno che questo messaggio venga trasmesso, anche se con trucchi strappalacrime come questo.
Ah, si, un'ultima cosa... il padre accetta che la figlia diventi uomo proprio perchè non cambia idea e non accetta che la figlia sia lesbica!!!
E' l'unica alternativa all'ammettere la sconfitta come padre padrone e cioè che la figlia non cambierà! Di nuovo l'errore è stato di sua moglie, come lei stessa dice per convincerlo. Lui è il padrone, che può comandare anche che tutti ammettano l'errore!
Su una cosa, sono daccordo con te, l'interpretazione e la bellezza di Valeria Solarino sono entrambe fantastiche... la Ragonesi, che pur mi piace, è effettivamente più ingessata, ma forse paradossalmente è il suo il ruolo più difficile.
Infine, Angelo che torna ad esser Angela non potrebbe che farti piacere, lei stessa quando il padre le passa gli abiti afferma "Fimmina sono!!!" cioè Donna, anche se ama un'altra Donna... non un mezzo masculo cui il padre preferirebbe una bottana!
Mah, come al solito non sono costante nel scrivere... chissà che ne sarà venuto fuori, addiruttura non posso postare in una volta sola :)
Ciao
Herm

Alessandro Paesano ha detto...

Volevo leggere il perché a voi è piaciuto non solo perché non siete d'accordo con le mie critiche. Voi invece dite solo che vi è piaciuto senza spiegare il perché e dite a me che nel film sono prevenuto al punto tale da avere scritto la recensione prima di avere visto il film... Per uno che fa il critico di mestiere (come me) non è proprio un'osservazione da poco...

Beh io ho detto anche altro però e poi, perdonami, mi fai dire cose che io non ho mai detto...

In generale io ho spiegato i motivi che mi portavano a parlare male del film mentre voi vi siete limitati a dire che invece a voi è piaciuto senza dire perché.

Come al solito alle stesse parole corrispondono cornici culturali diverse, per questo, credo, mi attribuisci pensieri che io non ho.

Si, è vero, non si sono visti piselli, ma anche delle donne si sono visti solio sederi e tette.

Esattamente!

Fai un film sul desiderio femminile e poi fai riprese così pudiche. Io non volevo vedere piselli. Anzi non avrei voluto vedere nemmeno
il sedere dell'uomo.
Dico solo che il coito è mostrato in maniera molto più esplicita visivamente del sesso tra le due donne che è accennato ma non mostrato.

Non si tratta di vedere tutte le dita si tratta di affrontare l'argomento in altro modo...

Per il sangue della deflorazione non è una questione solo fisica ma culturale; nell'800 era un momento importante la prova di fedeltà della donna, (ricordati che ancora negli anni 30 del secolo scorso Vittorini scrive "Il garofano rosso", dove la prova viene esibita sia come prova di illibatezza di lei ma anche come prova di successo sessuale di lui) invece qui la perdita della verginità è affrontata con un sentire contemporaneo (e dunque ignorata) non da 1800 per questo criticavo il carattere di fiction del film (che affronta sempre la storia con un sentire contemporaneo). Basta confrontare il ruolo che ha la mammana nel film con quello in Nuovomondo di Crialese (personaggio interpretato alla stessa attrice) basta vedere il tipo di inquadrature. Qui dall'alto, di distanza, per mostrare qualcosa che evidentemente la regista (e gli sceneggiatori) sanno di non conoscere; Crialese invece fa delle inquadrature ravvicinate sa quello di cui parla e vuole trasmetterlo allo spettatore.

Non è una questione di plausibilità, di verosimiglianza ma, di nuovo, di cultura.

In realtà non ha importanza quante volte Tommaso e Sara facciano sesso prima che lei rimanga incinta, quello che ci trasmettono è l'importanza del sentimento che muove le azioni dei 3, cioè un gioco delle parti in cui tutti e vivono come tributo all'amore per un altro quello che potrebbe/dovrebbe essere un atto d'amore in sé.


Certo ma i rapporti tra i personaggi sono abbozzati da fotoromanzo, non sono sviluppati, noi non sapiamo perché le due ragazze si amano vediamo solo che sin da piccole si guardano e si desiderano. Quindi è sesso spacciato per amore perché l'amore per non essere sesso vuol dire vita condivisa e cosa condividono queste due ragazze?

Lo stesso vale per il sesso (quello fatto col ragazzo per rimanere incinta) che non è una scelta condivisa, autentica, ma un gesto che si fa per ottenere qualcosa, cioè rimanere incinta, così come si beve un bicchierino. Magari fosse così semplice nella vita...
Dov'è 'amore di lei per lui? Gli dice pure fai presto (e nonostante tutto a lui gli si rizza...). Un po' superficiale non credi?

Dove è scritto che debbano avere l'una la testa nella gambe dell'altra? ma chi ha mai detto questo?

Perché pensi mi riferissi al cunnilingus?

Dico solo che secondo me la regista ha un evidente imbarazzo nel mostrare delle scene di sesso fra donne degne di avere questo nome.
Il cunnilingus l'hai pensato tu non io...

Alessandro Paesano ha detto...

prosegue il commento precedente


ritengo che proprio il fatto d'essere moderne (coerenti forse con la giovane età delle protagoniste) abbia impedito loro di essere stucchevoli quandanche didascaliche (peraltro l'essere didascaliche può essere ma anche no un difetto).

Di solito l'aggettivo didascalico ha valenza negativa quindi se le musiche sono didascaliche è un male e non un bene...

Beh trovo strano che in un film ambientato nel passato non cerchi con la stessa cura per i costumi di far sentire musica d'epoca.

Stucchevole la musica lo è ripetuta sempre in ogni scena non c'è mai uh momento senza musica...
E di solito un film che fa così ampio uso della musica lo fa per suscitare emozioni che solo con le immagini non riesce a fare...

Forse è più storico di quanto credi perché anche nei loro abbracci si rifanno a modelli conosciuti...

Può darsi. Però è strano che giustifichi tutta la modernità del film e poi adduci la precisione storica... quella o c'è o non c'è...

Non pensi che potrebbe dipendere dal fatto che l'argomento alla regista non è proprio consono? Non nelle sue corde?


nell'omosessualità non c'è o non ci dovrebbe essere necessariamente il ruolo maschio femmina.
Come dice Angela a Sara "C'è un solo modo di volersi bene".


Esatto e allora c'è o non c'è questo ruolo? Il film lo usa o no?


Sei deluso che sia una copia al femminile de I segreti di Brokeback Mountin?

Io non ho detto che il film è una copia al femminile
ho detto che entrambi finiscono con la morte di uno dei personaggi gay o lesbico...

Poi certo il fatto che finisca male trasmette meglio di un lieto fine l'idea che gli omosessuali siano come gli altri...

Confuto questa idea che chi soffre è più vero di chi gioisce. E' la scusa per cui i film a tematica finiscono sempre male.


il padre accetta che la figlia diventi uomo proprio perché non cambia idea e non accetta che la figlia sia lesbica!!!

Sbagli.
è chiaro fin dall'inizio che il padre ( gli uomini a quel tempo, ci dice il film) non ha alcuna considerazione delle femmine viste come un disonore. Solo un figlio maschio era un figlio (non ti spiega il perché, che c'è, ma lasciamo stare)

Se una femmina è un disonore come può un uomo con queste idee accettare che una femmina interpreti il ruolo di maschio? Non sarebbe un disonore ancora più grande?
Non è psicologicamente plausibile. Ora capisco che sulle pagine di un libro risulta meno implausibile che in un film ma questa idea nel film è trattata sbrigativamente...
Non credi?

E' l'unica alternativa all'ammettere la sconfitta come padre padrone e cioè che la figlia non cambierà!

I padri le ammazzavano le figlie se voleva se ne disfava. Solo che non c'era più il film!...
A proposito dei ruoli. Il film fa confusione tra identità sessuale e orientamento sessuale giustificando l'errore collocando il film nel 1800. Per questo dico che non contribuisce alla causa anzi conferma in chi oggi va a vedere il film questa confusione...

In generale nulla del film è approfondito. Tutto detto tutto è accennato.
Sembra un film anni 50 ma con molta più ingenuità di allora.

Non dico che devo avere più peso per quel che dico solo perché lo faccio di mestiere ma mi dispiace pensare che chi mi conosce e anche chi non, possa addirittura arrivare a pensare che sia premeditato (come nell'omicidio...) solo perché parlo male di qualcosa che a voi è piaciuta...

Herm ha detto...

Ho scorso al volo la tua risposta, devi scusarmi, sono al lavoro ed è una giornataccia. Ti prometto che la leggerò con l'attenzione che merita (lo meritano tutte le risposte, intendo maggiormente in quanto molto mi appare molto curata.)
So che è quello di critico cinematografico/teatrale è il tuo lavoro e che potrebbe non aver neanche senso che io disquisisca su quanto dici naturalmente devi prendere la mia come la risposta di un profano o di un semplice spettatore...
Come dicevo ri risponderò dopo averla letta, ci terrei però a precisare una cosa:
Per me, ma oserei dire che fosse lo stesso pensiero di Claudio, non è che ci fosse premeditazione in quello che hai scritto... ovvero non ho mai messo in discussione la tua onestà intellettuale o la tua integrità deontologica... (non lo faccio mai con nessuno, figuriamoci con chi conosco :) )
Intendevo dire, ma non era neanche una critica quasi piuttosto una rifelssione da condividere, che sembra quasi che fossi contento che il film fosse brutto in modo da poterlo dire...
Forse per post è difficile rendere il pensiero, ma confido che mi farai la cortesia di colmare le lacune nell'espressione del mezzo "limitato" ma anche proprie di chi scrive...
Herm

Anonimo ha detto...

Ma veramente qui si parla di verginità e di sangue?? non ci posso credere! Certo il film è ambientato nell'800 ma questo non significa che non si possa scegliere una narrazione moderna. Con questo, il film, per cui avevo diverse aspettative, mi ha deluso non poco e sono abbastanza d'accordo con la critica fattane. Un'ultima cosa: ma chi ve lo dice che sara debba essere vergine al momento del rapporto con tommaso??????voi vi riferite a una verginità fisica (sulla quale oltretutto ci sarebbero da dire molte cose) e supponete sia la condizione di sara, dato che non ha mai fatto sesso con un uomo....scusate se rido ma siete ridicoli, vi assicuro che bastano due dita..sara era sposata e non doveva dimostrare all'inseminatore nessuna illibatezza.

Alessandro Paesano ha detto...

Ma veramente qui si parla di verginità e di sangue?? non ci posso credere! Certo il film è ambientato nell'800 ma questo non significa che non si possa scegliere una narrazione moderna.

Essendo un film che affronta tematiche legate alla sessualità mi risulta difficile vedere come ignorare questo argomento che, come ho già ricordato, in Italia si è spinto almeno fino agli anni 60 del secolo scorso e ancora oggi, almeno in certi ambienti è di estrema rilevanza...

Un'ultima cosa: ma chi ve lo dice che sara debba essere vergine al momento del rapporto con tommaso??????

Nessuno. Ma questo richiedevano i canoni morali dell'epoca. Che poi qualche donna, avendone la possibilità, poteva comportarsi altrimenti ma questo, se è il nostro caso, andava almeno spiegato. Di uovo, dato l'argomento del film, in un modo o nell'altro, penso che l'argomento avrebbe dovuto essere stato affrontato.

Voi vi riferite a una verginità fisica (sulla quale oltretutto ci sarebbero da dire molte cose)

Perché "voi"? L'autore del post (e del blog) è un uomo, un singolo essere umano, che si firma, pure...

Quali cose da dire? Mi piacerebbe conoscerle...

e supponete sia la condizione di sara, dato che non ha mai fatto sesso con un uomo...

Ripeto, non sappiamo i trascorsi sessuali di Sara, ma in quel periodo era tacito presupporre la verginità sino al matrimonio. E' ovvio (ma forse no) che io non condivido questi "valori" ma ciò non toglie che la mentalità era (era?) quella...

scusate se rido ma siete ridicoli, vi assicuro che bastano due dita...

Di nuovo quel voi...

Perché ridicolo?

Non metto in dubbio che bastano due dita o un oggetto adeguato per perdere la verginità. Ma perché farlo se allora era un valore? O no?

sara era sposata e non doveva dimostrare all'inseminatore nessuna illibatezza.

Dimostrare certamente no, infatti io criticavo il fatto che il film non si ponesse il problema tout court... Forse nel post non era sufficientemente chiaro.

Come al solito accetto ben volentieri critiche e anche aggettivi coloriti ma rispondo solo delle mie affermazioni e non quelle degli altri come me (a cosa si riferisce quel Voi?).
Certo il coraggio delle proprie opinioni e la conseguente firma, anche con un semplice pseudonimo, mi convincerebbe meglio della buona fede di chi interviene e mi distoglierebbe della spocchia che mi pare di scorgere tra le righe.
Naturalmente potrei sempre sbagliarmi...

Anonimo ha detto...

Probabilmente mi prenderò un altro spyware comunque…
Nessuna boria. Mi scuso per il “voi”.
Senza dover conoscere i trascorsi sessuali delle due protagoniste, che certamente si immagina considerino la verginità come un valore, Sara potrebbe benissimo aver perso la tanto discussa verginità fisica facendo l’amore con la sua compagna nonché sua sposa a tutti gli effetti.
In ogni caso, probabilmente, la regista ha voluto porre l’attenzione su altro, scegliendo di non considerare un aspetto (quello del sangue come simbolo di illibatezza) abusato dalla letteratura… e io dico meno male!!! Forse come donna sa che realmente non è il simbolo di niente, non essendo sempre necessariamente presente, forse come donna sa il peso che questo simbolo ha rappresentato e non ha sentito il bisogno di inserirlo nel film, cosa che, ripeto, secondo me, non si pone, in nessun modo, in contrasto con la storia, Sara è sposata, innamorata di Angela e, nel contesto del matrimonio, libera di fare e di sperimentare, con la donna amata, il sesso che più le piace, sesso che si sa (senza regole per carità!) coinvolge i propri organi sessuali. Per il resto il film non è piaciuto nemmeno a me.

Anonimo ha detto...

Se posso permettermi un'ultima considerazione (sono l’anonimo degli ultimi due commenti) nel contesto di una storia d'amore in cui la prima scena di sesso corrisponde al primo rapporto sessuale delle protagoniste (questa scena già rappresenta uno smascheramento dell’ipocrisia di certi valori, entrambe in seguito avrebbero potuto sposarsi e non essere in nessun caso vergini), nel contesto di una storia d’amore al femminile che, usando quella stessa ipocrisia, arriva a rendere accettabile il matrimonio tra due donne, che senso avrebbe avuto mostrare del sangue? nel momento in cui, all’interno del proprio matrimonio, le protagoniste chiedono, di nascosto, l’aiuto di un uomo per avere un figlio? (scena che già rovina il senso del film a parer mio). Come si può affermare che l’argomento doveva essere affrontato? Io proprio non capisco. Anzi credo che mostrare una cosa del genere nel contesto di una storia “al femminile” sarebbe stato del tutto fuori luogo. Per due donne quel sangue non ha nessuna importanza, essendo un prodotto del maschilismo a cui solo il Tommaso sposo avrebbe molto probabilmente dato importanza. Ma in questo caso Tommaso non è lo sposo e le due protagoniste sono “libere” e liberate da questo archetipo. Libere anche da ogni rappresentazione della loro sessualità che l’ennesima rappresentazione di quel modello, in quella scena del film, avrebbe negativamente limitato.
Gofly

Alessandro Paesano ha detto...

Senza dover conoscere i trascorsi sessuali delle due protagoniste, che certamente si immagina considerino la verginità come un valore, Sara potrebbe benissimo aver perso la tanto discussa verginità fisica facendo l’amore con la sua compagna nonché sua sposa a tutti gli effetti.
verissimo.
Ma perché il film non ce lo mostra?

la mia domanda non nasce solo da un principio di realisticità del film ma di aderenza all'argomento scelto (la sessualità femminile


In ogni caso, probabilmente, la regista ha voluto porre l’attenzione su altro, scegliendo di non considerare un aspetto (quello del sangue come simbolo di illibatezza) abusato dalla letteratura… e io dico meno male!!!

Sarà anche abusata come dici tu ma era un fatto imprescindibile nella vita di una donna non lo si può semplicemente ignorare...
Almeno io la penso così.


Forse come donna sa che realmente non è il simbolo di niente, non essendo sempre necessariamente presente, forse come donna sa il peso che questo simbolo ha rappresentato e non ha sentito il bisogno di inserirlo nel film,
qui non sono d'accordo. Proprio come donna, proprio per quello che dici avrebbe dovuto mostrante in qualche modo l'artificio, l'arbitrio maschile.
Il fatto che nel film manchi del tutto mi fa pensare a un'espunzione che mutila la sessualità femminile...

cosa che, ripeto, secondo me, non si pone, in nessun modo, in contrasto con la storia, Sara è sposata, innamorata di Angela e, nel contesto del matrimonio, libera di fare e di sperimentare, con la donna amata, il sesso che più le piace, sesso che si sa (senza regole per carità!) coinvolge i propri organi sessuali.

Ma questo lo dici con l'etica di oggi non di quella del 1800. La critica che facciamo ai personaggi la facciamo con la nostra etica,ma la critica alle relazioni interne dei personaggi no. Quella è legata al periodo storico.
In ogni caso ripeto trovo strano non che l'argomento non sia stato trattato come io credo andasse trattato ma che non ci sia alcun accenno...


Comunque partiamo dallo stesso presupposto.
ma proprio perché, come dici tu, Per due donne quel sangue non ha nessuna importanza, essendo un prodotto del maschilismo a cui solo il Tommaso sposo avrebbe molto probabilmente dato importanza la rottura dell'imene mostrata in un contesto femminile e quindi vissuto con un altro significato avrebbe davvero dimostrato quel che dici tu.
La semplice cancellazione di un dettaglio fisico che per quanto strumentalizzato esiste per me è comunque una forma di violenza simbolica sul corpo delle donne anche al di là del contesto storico.
L'importanza comunque di quel sangue non era certo per Tommaso ma per lo spettatore (la spettatrice del film).
Comunque mi rendo conto quanto sia difficile parlare di sessualità in un blog senza che le proprie sovrastrutture ideologiche (le te, ma anche le mie) non ci facciano intendere il senso di quel che scriviamo in un modo diverso dallo spirito chi scrive.

Tu hai creduto io parlassi di lacerazione dell'imeneo perché per me è un valore, e non è così, io credevo che tu fossi una donna che ridicolizzava il modo di vedere maschile il copro femminile.
In realtà partiamo invece dallo stesso presupposto. A me avrebbe fatto piacere vedere quel sangue come momento di complicità tra le due donne (oppure no, poteva non succedere mai la rottura) ma non mostrarne per niente l'esistenza mi dà come ho già detto della mutilazione del corpo femminile...

Scrivimi ancora, ogni volta che credi che dico cazzate. Anche se questa volta credo di non averne scritte questo non vuol dire che no l'abbia già fatto e che non possa rifarlo in futuro.

Anonimo ha detto...

Grazie di avermi risposto e di avermi permesso di esprimere la mia opinione sul tuo blog.
Tu parti dal presupposto che questa perdita di sangue debba esserci per forza e sia imprescindibile nella vita di una donna. Io tra le altre cose volevo dire che non è così! La conformazione fisica varia, spesso non c'è nessun sangue, a volte addirittura non c'è nessun imene. Non so come risolvessero questo "problema" nell'800. Comunque è inutile entrare nei dettagli. In fondo certi modelli purtroppo persistono ancora oggi ma non ho motivo di non credere che non facciano parte del tuo sentire. Forse quel sangue, come momento tra le due donne, poteva avere un significato, non so.. Sono sicuramente d'accordo sul fatto che il film poteva osare molto di più e non mi riferisco solo all'aspetto sessuale. Peccato. Significativo il personaggio interpretato dalla Solarino, delusione per tutto il resto.
Gofly

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