3 ottobre 2008

un paese che non ha memoria storica non è un paese

Se dei quindicenni del 2008 possono davvero pensare che i cinesi (o qualunque altro straniero) vengano in Italia per rubare lavoro agli italiani, come se la colpa di questo, ammesso e non concesso fosse vero, dipende dai cinesi che sono contenti a esser pagati poco, e non a connazionali che preferiscono i clandestini che non hanno diritti, se nessuno ricorda loro, perché non vuole ricordalo lui stesso, che fino a 40 anni fa gli extracomunitari ERAVAMO NOI vuol dire che l'Italia ha perso la propria memoria. E un paese senza memoria cessa di esistere non è un paese, non è nulla.
La comunità europea deve buttarci a calci fuori dal suo consesso perché noi non siamo cittadini europei, non siamo nemmeno dei semplici cittadini, non siamo nemmeno bestie perché le bestie, tra di loro, si aiutano.
Siamo delle merde, dei fascisti, qualunquisti, schiavisti, razzisti, sessisti, imperialisti, vigliacchi, forti coi deboli e deboli coi forti.

In una parola siamo ITALIANI.

LA MERDA DELL'OCCIDENTE

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ogni volta che sento Gaber... Un magone! Perchè comincio a pensare a quanto abbiamo perso, in luogo di quel che ci rimane... Abbiamo perso Gaber, Manfredi, Battisti, Gaetano, De Filippo, Totò, Rosso, Mia Martini, Ivan Graziani, Sordi, Gassman, Tognazzi, De Andrè... E chi ci rimane...? Ma, prima di divagare ti volevo dire la mia...

Secondo me la vera sconfitta non è la perdita della memoria, si sa un paese che non ha memoria è destinato a rivivere sulla pelle gli errori commessi nella sua storia (e questo si intravede già, dato il ritorno al " pugno di ferro " eccecc), ma la perdità dell'etica, della morale, delle conquiste sindacali, in una parola: dei diritti umani.

Voglio dire siamo arrivati al punto in cui siamo partiti: agli schiavi, dagli schiavi. E questo perchè? Perchè costano meno, perchè la gente guadagna, perchè la qualità paga meno, perchè ciò che costa più e magari e fatto meglio (o solo perchè costa di più per via del fatto che il lavoratore viene giustamente remunerato e non restribuito una miseria) in certi segmeti è fuori mercato...

Come se ne esce? Intanto boicottando (non acquistando) merce non equo solidale, prodotta dietro sfruttamento: merce a basso costo - tanto guadagno. E il resto, verrà da sè. Anche la Cina imparerà a valorizzare le risorse umane (come la Francia) e i mocciosi/ le mocciose impareranno che nessuno gli sta rubando il lavoro, anche perchè criminalizzare o malmenare un consimile e prendersela tanto con lui per via del lavoro sottratto e poi andare dal " negro " sotto la metro a prendersi la borsetta con la griffe che costa 10 volte meno dell'originale (peraltro comunque prodotta in Cina)... E' quantomeno incoerente a mio avviso!

Poi che l'Italia è la merda dell'occidente c'è poco da discutere, ci calpestano a destra e sinistra, tengono conto di noi nel panorama internazionale come di un giocatore " per pera " comandiamo come un un ministro senza portafoglio, per dirla in altro modo... E dire che in quanto stivale dovremmo essere noi a calpestare... Anche se non mi piace questa parola!

Ale, scusa se ho fatto un secondo post anziché un commento...! un saluto, Daniele.

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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